Rendere più semplici le crescenti sfide dell’Internet of Things grazie ai principi e ai punti di forza delle applicazioni decentralizzate di maggior successo, fornendo un’infrastruttura sicura e interoperabile che permetta ai dispositivi smart di comunicare e cooperare senza confini.
La mission di UniquID, startup specializzata in blockchain con il cuore diviso fra San Francisco e Roma, è una di quelle che punta a sbloccare il potenziale inespresso della tecnologia madre dei Bitcoin.
Fondata da Stefano Pepe, che oggi guida la società in qualità di ceo, e da Giuseppe Cardinale Ciccotti, seasoned cto che porta in dote anni di esperienza da head of IT infrastructure dell’Inail, la compagnia dalla doppia bandiera italo-americana sta concentrando i suoi sforzi sulle nuove frontiere dell’identità digitale con una soluzione decentralizzata creata da zero per gestire gli accessi in modo affidabile, ispirandosi al sistema che regola la criptovaluta più famosa del mondo con l’obiettivo di favorire un ecosistema IoT brillante e sicuro. Tutto questo preservando l’identità e i dati preziosi dei device connessi da punti di concentrazione remoti e potenzialmente vulnerabili.
Dal wallet alle Api, le armi blockchain di UniquID
Alla base del business di UniquID, che animerà assieme ad altri player l’evento Blockchain Business Revolution organizzato da Blockchain4Innovation ed EconomyUp, c’è un team che integra giovani talenti e professionisti IT esperti e che si sta facendo guidare da tre principi chiave: identità prima della sicurezza, indipendenza dei device e niente più password. Sfide che la giova azienda vuole vincere con altrettante soluzioni.
A partire da UniquID Wallet, un portafoglio elettronico che fornisce una gestione sicura dell’identità, integrata con impronte digitali e altre biometrie su dispositivi personali. E pronta per essere distribuita su hardware personalizzato, server, personal computer o smartphone e tablet. Ma c’è anche UniquID Appliance, un servizio che sfrutta la blockchain pensato per funzionare su macchine virtuali e workstation, on demand e personalizzabile in base alle esigenze di sicurezza, costi e scalabilità.
Infine le Api (application programming interface, ndr) di UniquID Supervisor, che sono progettate per creare, ispezionare o revocare le relazioni tra i dispositivi, fornendo gli strumenti necessari per gestire i diritti di accesso alle risorse digitali. Integrato con le piattaforme di gestione delle risorse esistenti, è in grado di aggiornare senza soluzione di continuità le relazioni sulla catena a blocchi, preservando gli investimenti IT e le best practice.
Un mix che compone una suite di servizi innovativi con cui UniquID è pronta a conquistare un mercato blockchain che, stima Markets&Markets, crescerà dagli attuali 210 milioni a oltre 2,3 miliardi nei prossimi 5 anni.