Mauro Bellini @mbellini3 Linkedin
Non è corretto parlare di contrapposizione tra Blockchain e professione notarile. Non è necessariamente vero che i Distributed Ledgers Technologies mettono a repentaglio la professione notarile soprattutto nello scenario di sviluppo legato al fenomeno degli Smart Contracts. Ma è certamente vero che a fronte delle opportunità offerte dalla Blockchain è necessario trovare un nuovo equilibrio e soprattutto è necessario identificare il ruolo che il notaio può svolgere proprio in stretta relazione con la diffusione della Blockchain. I temi che sono oggi sul tappeto attengono anche ai rischi collegati alla Blockchain. Ci sono domande alle quali è necessario riuscire a dare una risposta che non può arrivare solo dalla tecnologia. I temi legati al rischio di frode, alla scarsa trasparenza, il rischio di una possibile manipolazione. E la prima domanda alla quale rispondere riguarda il grande tema della sicurezza della Blockchain e il ruolo che può svolgere una figura come il notaio per portare affidabilità e sicurezza a questo tipo di soluzioni. In questo senso si colloca il manifesto presentato da Federnotai Lombardia e BocconiBocconi: “Smart contract and Blockchain” che affronta i temi delle potenzialità e dei rischi legati allei transazioni finanziarie senza intermediari.
Il ruolo del notaio in relazione alla Blockchain
Il presupposto di questa presa di posizione e legato ai rischi che accompagnano la visione di uno scenario che vorrebbe intendere il notaio come una istituzione inutile superata dalle soluzioni Blockchain.
Dal presidente di Federnotai Lombardia Dario Restuccia arriva un forte segno di attenzione verso la blockchain che rappresenta certamente una importante opportunità, che non può però essere vista solo come fenomeno tecnologico, ma deve considerare con la massima attenzione tutti gli aspetti economici e naturalmente legali dove continua ad essere determinante il ruolo e la competenza del notaio.
Anche perché in assoluto, in condizioni evidentemente difficili e con un forte dispendio di risorse tecniche ed economiche, la Blockchain può correre il rischio di essere manipolata, ovvero forzata. Laddove dovessero presentarsi determinate situazioni, collegate allo sviluppo delle potenzialità economiche della Blockchain stessa, occorre considerare questo fattore di rischio e come può essere governato.
Una Governance per la Blockchain
Siamo nell’ambito della governance e siamo in un ambito che compete proprio alla figura notarile che a fronte di questo scenario può identificare il proprio “nuovo” valore aggiunto. Ad esempio in termini di affidabilità e sicurezza. A fronte di una deregolamentazione delle transazioni attuate con la eliminazione del ruolo del notaio il rischio è quello di eliminare anche il numero delle operazioni fraudolente sulle quali non c’è possibilità di intervento e di tutela. Al netto del rischio “personale” sul singolo utente c’è poi un rischio di sistema, a livello di traffici commerciali che va naturalmente esaminata e valutata. Il ruolo del notaio permette di ridurre le asimmetrie informative e contrattuali e nel caso di problematiche permette di risparmiare costi e tempi giudiziari.
Dalla Bocconi e in particolare dal professor Oreste Pollicino arriva una considerazione legata ai rischi di una immagine un po’ astratta della tecnologia e del digitale che non può risolvere in autonomia tematiche di tipo legale sulle quali resta necessario l’intervento di competenze e figure come appunto il notaio.
Per maggiori informazioni sul Manifesto e sulle iniziative di studio della Bocconi e di Federnotai sulla Blockchain vai a questo sito