È una sorta di lento avvicinamento il percorso intrapreso da Microsoft verso la blockchain.
Nel corso dell’ultimo anno, la società ha fatto i primi passi, con il lancio del suo blockchain development kit e poi con il rilascio di Azure Blockchain Workbench, che semplifica la prototipazione della blockchain in cloud, ma è con Build 2019 che arrivano le vere novità.
Azure Blockchain Services: la blockchain come servizio gestito
In occasione dell’evento annuale dedicato alla community degli sviluppatori, di cui abbiamo scritto anche in questo servizio, Microsoft ha annunciato Azure Blockchain Services, un servizio gestito che consente a formazione, la gestione e la governance di un consorzio di reti blockchain.
Si tratta di un servizio di classe enterprise, che abilita le aziende alla creazione di applicazioni costruire sulla tecnologia blockchain, integrato con Azure Active Directory e corredato di tutti gli strumenti necessari per aggiungere nuovi membri, definire i permessi, monitorare lo stato di salute e le attività in corso sulla rete.
Il primo ledger disponibile su Azure Blockchain Service è Quorum di J.P. Morgan, considerato scelta naturale, dal momento che è basato su Ethereum, vale a dire sul protocollo che vanta la più grande community di sviluppatori al mondo e, come spiega Mark Russinovich, CTO di Azure, “Si integra con un ricco set di strumenti open source e supporta anche le transazioni riservate, cosa che i nostri clienti aziendali richiedono”.
Da Microsoft anche altri strumenti per gli sviluppatori
Ma non c’è solo Azure Blockchain Services: sempre in occasione di Build 2019 Microsoft ha lanciato una estensione a Visual Studio Code per aiutare gli sviluppatori a creare smart contract e distribuirli su una blockchain pubblica o su un consorzio su Azure Blockchain Service. Il codice viene gestito da Azure DevOps.
Il servizio si integra con Logic Apps e Flow, i due servizi di integrazione dei workflow di Microsoft e con Azure Functions per lo sviluppo event-driven.