Una piattaforma di gestione della cartolarizzazione del credito end-to-end basata sulla tecnologia blockchain di Ibm, sviluppata secondo le indicazioni di Centotrenta Servicing per soddisfare le principali esigenze del settore finanziario, tra cui la qualità dei dati, la sicurezza dei processi, la tracciabilità dei flussi, la riduzione dei tempi di elaborazione e dell’utilizzo della carta. E’ HyperMast Sts, piattaforma messa a punto da Ibm e Centotrenta Servicing, società italiana di servizi finanziari che gestisce attualmente circa 200 operazioni di cartolarizzazione per un ammontare di asset gestiti pari a 15,6 miliardi di euro. Nel suo ruolo di servicer iscritto all’albo degli Intermediari Finanziari, si legge in una nota della società, Centotrenta Servicing è responsabile della gestione del flusso di asset a portafoglio, dell’incasso dei crediti, della fornitura di servizi di cassa e di pagamento e del monitoraggio della conformità dell’operazione di cartolarizzazione rispetto alla normativa vigente e al prospetto informativo.
HyperMast Sts ha l’obiettivo di fornire al mercato finanziario uno strumento per connettere l’intero ecosistema coinvolto nelle operazioni di cartolarizzazione e consentire ai vari attori di interagire nelle diverse fasi in modo trasparente, sicuro e tracciabile. Basata su Distributed Ledger Technology, fornisce agli stakeholder un miglior livello di interazione, una maggiore condivisione dei processi e fiducia negli stessi, oltre che un più elevato grado di garanzia degli asset finanziari.
I partner tecnologici dell’operazione sono, insieme a Ibm, Blockchain Reply, fanno parte dell’ecosistema Bnp Paribas Securities Services come banca depositaria e paying agent, insieme ad altre banche, advisor e studi legali.
La piattaforma si occupa dei processi fondamentali nelle operazioni di cartolarizzazione, come la compilazione e la firma dei contratti iniziali (blocco cessione) e dei contratti sottostanti le attività di emissione dei titoli (blocco emissione) mediante una prima definizione di “smart contract”.
Il prototipo è stato completato a novembre 2019, e a partire da febbraio 2020, il progetto entra in una fase di industrializzazione per accogliere ulteriori partecipanti all’ecosistema, tra cui paying agent, originator, servicer, intermediari, istituti di credito, investitori, studi legali e aziende tech.