Sono i due fenomeni che stanno l’innovazione tecnologica del 2016 e che si candidano per contrassegnare i piani di sviluppo di tantissime aziende nel 2017: Internet of Things e Blockchain. Pochi hanno intravisto sin da subito che il destino delle cose intelligenti e dei Distributed Ledger si sarebbe intrecciato, ma pochi avevano previsto che da questo connubio sarebbero arrivate tante nuove spinte all’innovazione nei rapporti tra le aziende.
I “libri contabili” che nella forma di Distributed Ledger permettono di dare vita a una forma completamente nuova di collaborazione e a una maggiore velocità negli scambi grazie alla diffusione di un nuovo concetto di fiducia se applicati anche agli “scambi” tra le cose possono accelerare lo sviluppo di progetti che hanno bisogno soprattutto e prima di tutto di un nuovo “trust”.
Una conferma di questa prospettiva per la Blockchain arriva dallo studio “Fast forward: Rethinking Enterprises, Ecosystems and Economies with Blockchains” redatto dall’IBM Institute for Business Value (IBV) nel quale si evidenzia che le reti basate sulla Blockchain saranno nella condizione di modificare il funzionamento dei mercati e favoriranno il movimento dei capitali abbassando radicalmente il costo delle intermediazioni e garantendo a tutti gli attori un migliore accesso alle informazioni. Dallo studio emerge poi che la tecnologia Blockchain, permette di disporre di un nuovo tipo di database delle transazioni che è condiviso e immutabile e che è in grado di ridurre o eliminare le problematiche legate alle transazioni abbassando il livello dei rischi collegati.
I Distributed Ledger saranno alla base di un nuovo concetto di trust e potranno essere configurati come una piattaforma decentralizzata che permette di attivare nuove forme di collaborazione e che abiliterà le aziende a una serie di nuove opportunità come:
- La possibilità per le imprese di operare in autonomia e come parte di una rete cognitiva auto-regolamentata
- La possibilità di mantenere dimensioni ridotte ed eseguire transazioni con la massima efficienza.
- La possibilità di integrarsi verticalmente o trasversalmente in una rete o un ecosistema, o entrambi
- La possibilità di dare vita a coalizioni di individui che si riuniscono occasionalmente
- La possibilità di superare le complessità in favore di una scalabilità senza limitazioni
Si può dire che la Blockchain permette di dare vita a nuove forme di creazione di valore. I nuovi servizi forniti attraverso le reti basate sulla Blockchain accelereranno l’accesso ai mercati e ai servizi, anche a tutte quelle realtà che non potevano sostenere i costi di gestione collegati alle attività transazionali. In questo modo la Blockchain è nella condizione di dare vita a una vera e propria forma di economia “all-in” non solo collegata al mondo bancario o a quello dei pagamenti.
Lo studio”Fast forward: Rethinking Enterprises, Ecosystems and Economies with Blockchains” mette a disposizione anche delle linee guida per le imprese che sono interessate ad integrare la Blockchain nelle proprie attività:
- Innanzitutto è necessario identificare i punti di frizione che posso costituire un freno nello sviluppo dell’azienda. Una volta identificati è importante attivare una forma di sperimentazione in aree separate, in cui le caratteristiche delle Blockchain possano avere un impatto rapido e visibile
- E’ poi opportuno lavorare sul ruolo delle alleanze nella prospettiva delle imprese di rendere le reti Blockchain scalabili, aperte e inter-utilizzabili
- E’ infine fondamentale analizzare le modalità con cui le reti Blockchain possono integrarsi con l’Internet of Things, con i Big Data e con il cognitive computing
aggiornato al 29 gennaio 2017
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