Non fungible token

Con il Triplo Cheese Burger, McDonald’s incontra l’arte digitale attraverso gli NFT

La cryptoart apre le porte alla famosissima catena di fast food, che festeggia l’uscita del suo nuovo Triplo Cheeseburger nel mondo delle criptovalute e mette a disposizione di 300 fortunati clienti altrettante copie di tre opere d’arte digitali convertite in Non Fungible Tokens.

Pubblicato il 16 Mar 2022

Opera di Nicola Laurora

Con un valore complessivo che nel 2021 ha raggiunto i 26,9 miliardi di dollari di scambi e la previsione di arrivare a 80 miliardi entro il 2025, il mercato dei Non Fungible Token (NFT) è fra i settori più in crescita a livello globale. Ma a parte la rilevazione economica di Chainalysis, società specializzata in analisi su blockchain e cripto asset, il mondo delle opere digitali certificate introduce una modalità completamente nuova di concepire la sfera dell’arte, abbattendone barriere fisiche e concettuali e rendendola fruibile da un pubblico più ampio e dinamico. Gli NFT rappresentano un’opportunità unica attraverso cui i brand possono valorizzare i propri asset contenutistici, fra cui immagini, video e audio e creare valore aggiunto.

Alla base di questo fenomeno ci sono inclusione e democratizzazione, princìpi cardine di McDonald’s che da oggi entra nel mondo degli NFT anche in Italia, dopo averlo recentemente sperimentato oltreoceano (in America, per esempio, dove sono stati distribuiti degli NFT tramite Twitter e l’annuncio dell’apertura di ristoranti nel Metaverso). Una scelta che accresce l’offerta esperienziale dedicata ai consumatori, apre nuove strade in linea con le principali tendenze sociali e tecnologiche e parla efficacemente con i più giovani, pubblico elettivo del brand.

La nota catena di ristoranti fast food inaugura il lancio di un nuovo panino, il Triplo Cheesburger, e mette a disposizione di 300 fortunati clienti altrettante copie di tre opere d’arte digitali convertite in NFT. Opere che rimandano al valore della stratificazione, della diversificazione e dell’arricchimento di gusti, idee e stile di vita. A realizzare le tre opere d’arte, altrettanti artisti digitali emergenti specializzati in diverse aree tematiche dell’illustrazione, chiamati a realizzare delle opere che esprimano il concetto del “Level Up”, ossia il “salire di livello”, la filosofia alla base della concezione del triplo cheeseburger che vuole portare il consumatore verso un  ulteriore livello di gusto.

Opera di Nicola Laurora

McDonald’s sceglie gli NFT per potenziare loyalty e bonding

OMD – Digital Unit del Gruppo Omnicom – ha gestito gli aspetti tecnici di produzione e distribuzione degli NFT, in collaborazione con il partner Smiling – Innovation Company che sviluppa piattaforme software proprietarie in ambito MarTech e AdTech e tra i pionieri in Italia nella realizzazione di progetti NFT – affiancando McDonald’s durante l’intero processo di organizzazione e gestione delle risorse.

“Guardiamo al mondo NFT con l’obiettivo di diversificare e innovare l’offerta esperienziale dedicata ai nostri clienti più giovani, sempre un passo avanti nell’individuare i nuovi trend. Siamo orgogliosi di essere stati i primi nel settore ad aver colto il potenziale degli NFT, investendo nel talento di giovani artisti e rendendolo accessibile a tutti – commenta Raffaele Daloiso, Chief Marketing Officer McDonald’s Italia – Un’esperienza vicina ai principi di accessibilità e inclusione che da sempre caratterizzano il nostro brand e coerente con i valori di accoglienza e ascolto dei consumatori”

Questo panino è una nuova limited edition del McDonald’s, sarà disponibile fino al 5 aprile prossimo, e vuole essere proprio un simbolo della salita di livello dal momento che nel catalogo stabile di McDonald’s il cheeseburger arriva solamente alla versione “double”. Invece anche grazie al popolare rapper Ghali, testimonial della novità e volto della campagna McDonald’s, cibo e arte si fondono insieme promuovendo i valori dello stare insieme, dell’inclusione e della multiculturalità.

Ludovica Federighi, Head of FUSE, racconta: “Questo progetto nasce dalle sperimentazioni che in FUSE stiamo portando avanti con McDonald’s e che studiano il Web3 come fonte di nuovi stimoli per il branded entertainment. In questo caso, un progetto di arte digitale si ibrida con la presenza di un testimonial forte come Ghali, promotore di creatività e innovazione, e dimostra quanto le varie forme di intrattenimento possano diventare sempre più un asset fondamentale di comunicazione per i brand”.

Ma anche diversificare e innovare l’esperienza diretta ai più giovani

I tre artisti scelti per realizzare le tre opere d’arte digitali sono tre giovani con stili differenti: Daniele Tozzi, specializzato in calligrammi; Serena Gianoli, illustratrice e Nicola Laurora, designer. Tutti e tre si sono trovati alla loro prima esperienza con gli NFT e le loro opere digitali che, una volta realizzate, resteranno esposte sul marketplace di settore OpenSea. Ognuna sarà riprodotta in 100 copie per un totale di 300 NFT certificati e autentici e potrà essere vinta da altrettanti clienti fruitori di triplo cheeseburger partecipando al concorso dedicato valido fino al 5 aprile. 

Opera di Serena Gianoli

Per vincere una di queste opere, dal 12 marzo al 5 aprile, si dovrà essere registrati alla app di McDonald’s, acquistare un triplo cheeseburger e inserire la prova d’acquisto (un codice presente sulla ricevuta) nell’apposita sezione dedicata al concorso. Se il codice risulterà vincente, l’utente vedrà il trasferimento dell’NFT sul suo wallet per criptovalute (unica conditio sine qua non per poter fruire del premio) e da quel momento ne potrà fare ciò che preferisce: tenerlo, cederlo o venderlo.

La tecnologia è già da tempo parte integrante del mondo McDonald’s. Infatti, da molti mesi le ordinazioni anche in store vengono effettuate mediante degli schermi touch attraverso i quali i clienti interagiscono solo col computer per ordinare e pagare il loro pasto, mentre nei McDrive questo stesso processo avviene mediante totem digitali. Inoltre, gli approvvigionamenti di cibo nelle cucine vengono fatti in base alle stime di afflusso registrate mediante i big data e l’intelligenza artificiale che studia le statistiche di vendita e afflusso di clientela e aiuta a non sprecare scorte di cibo altrimenti deteriorabili.

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