Gli investimenti in tecnologie, soluzioni e competenze blockchain continuano a crescere con tassi sempre più rilevanti. La nuova edizione della Worldwide Blockchain Spending Guide di IDC (vedi l’articolo la blockchain in Europa verso i 5 miliardi nel 2023 legato all’edizione 2019) prevede un passaggio, a livello mondiale, da una previsione di 4,1 miliardi di dollari per il 2020 a una previsione che porta questo volume di investimenti a 17,9 miliardi di dollari entro il 2024. IDC prevede un compound annual growth rate (CAGR) in questi cinque anni del 46,4%.
Secondo IDC sono in particolare due i mercati che più stanno contribuendo a questo sviluppo: banking e manufacturing. Il mondo bancario pesa qualcosa come un quarto degli investimenti in blockchain e in particolare gli use case sui quali si concentrano primariamente i progetti ci sono gli ambiti del cross-border payments & settlements; tutta la componente del trade finance, del post-trade e tutto il mondo del transaction settlements e transaction agreements. Nello specifico, nelle stime di IDC gli investimenti in blockchain nel complesso del mondo banking è destinato a crescere con un CAGR of 45.3% sui prossimi cinque anni.
Le potenzialità per l’industria di processo e per il discrete manufacturing
Ancora più significativo e forse meno prevedibile la prospettiva di sviluppo legata alla blockchain per il mondo manifatturiero. Sia l’industria di processo, sia il discrete manufacturing stanno guardando alla blockchain e a loro volta arrivano a coprire una quota vicina al 25% della spesa complessiva degli investimenti blockchain a livello mondiale. La “parola chiave” per questo settore è tracciabilità e gli use case blockchain per questo mondo sono legati alla gestione della provenienza degli asset, delle materie prime, dei prodotti e in generale verso soluzioni di asset management. In termini di numeri IDC prevede poi un CAGR del 50,3% per quanto riguarda l’industria di processo e del 46,5% per il discrete manufacturing.
Healthcare, Government e servizi professionali
Ma le risposte legate alla blockchain sono sempre più importanti anche in altri settori che per ragioni diverse hanno vissuto l’impatto del Covid-19 e uno sviluppo profondo in termini di evoluzione nei rapporti con gli utenti o meglio ancora, nello specifico, con i cittadini. Il settore della sanità e dell’healthcare che già sono avviati nell’adozione di soluzioni blockchain e il mondo della Pubblica Amministrazione, sia a livello centrale che locale. Nello specifico IDC stima per l’healthcare un CAGR in 5 anni del 49,3% e per Central e Local Government un CAGR del 48,2%. Una voce altrettanto importante è poi rappresentata dai servizi professionali il cui contributo a questa crescita è misurato in un CAGR sui cinque anni del 54%.
In termini di composizione della spesa i servizi IT e i servizi legati al business rappresentano il 70% degli investimenti. Per gli IT services è previsto un CAGR del 51.4% nei cinque anni mentre le piattaforme Blockchain rappresentano l’altra “voce” di investimento più rilevante, a sua volta con una crescita che sui anni della ricerca raggiunge un CAGR del 48.0%.
Ma quali sono i paesi più interessati alla blockchain o più interessanti per lo sviluppo di questo paradigma? Certamente, come segnala la nota di IDC, gli Stati Uniti dove gli investimenti in blockchain dovrebbero raggiungere 1,6 miliardi di dollari quest’anno confermando quest’area geografica come la più importante dal punto di vista delle dimensioni della spesa. L’area Western Europe dovrebbe raggiungere un valore pari a 1 miliardo di dollari mentre la Cina dovrebbe attestarsi a un valore di 457 milioni di dollari. In prospettiva la crescita più significativa è sul mercato cinese con una previsione CAGR sui cinque anni del 51,7%.
La composizione della spesa in termini di use case
Se si guarda agli “ingredienti” di questa spesa in termini di use case si vede, sempre nella nota di IDC, che un terzo della spesa blockchain è rappresentata da tre tipologie di use case: cross-border payments & settlements; lot lineage/provenance e da trade finance & post-trade/transaction settlements. In termini di sviluppo sui cinque anni per l’asset/goods management è previsto un 49.7% di CAGR, per trade finance & post-trade/transaction settlements la previsione è di un CAGR del 49.4% CAGR.
Una osservazione e considerazione importante attiene all’impatto Covid-19. Secondo James Wester, research director, Worldwide Blockchain Strategies, in una nota emessa da IDC, sottolinea che il “lockdown e il Covid-19 hanno indotto tutte le principali industrie a intervenire e modificare i propri processi”. Lo sviluppo della Blockchain va collocato anche in questo scenario. Questi nuovi bisogni hanno “accelerato lo sviluppo in termini di interesse e di investimenti nella trasformazione digitale e nell’adozione di progetti basati alla blockchain. La pandemia – prosegue Wester in questa nota – ha causato problemi, interruzioni a livello di supply chain e di processi e ha reso evidenti numerosi punti di debolezza in molte industrie”. La introduzione o lo sviluppo di soluzioni basate sulla blockchain arriva anche come risposta “nuova” alle necessità di aumentare la visibilità e la tracciabilità nelle value chain più esposte a questi rischi o che più avvertono queste esigenze.
Stacey Soohoo, research manager, Customer Insights & Analysis di IDC ha a sua volta osservato che la pandemia ha accelerato la crescita di attenzione verso soluzioni basate su tecnologie innovative tra le quali anche la blockchain. In particolare un peso molto importante è da attribuire alla necessità di disporre di una maggiore visibilità lungo le value chain. Molte organizzazioni hanno preso coscienza anche a causa degli effetti della pandemia dei rischi legati alla mancanza di dati e informazioni affidabili tra diverse entità e molte hanno sperimentato possibili soluzioni per gestire nuove modalità di ingaggio tra diversi attori all’interno delle loro catene del valore, per garantire tracciabilità e trasparenza.
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