Mauro Bellini @mbellini3 Linkedin
Per le società nate per “offrire” al mercato una merce preziosa come la fiducia la Blockchain appare come una nuova straordinaria opportunità per portare i servizi da una gestione “passiva” di archiviazione e conservazione sicura a un livello di “analisi” ma sempre sicura e certificata. E più che un passaggio tecnologico quello che si vede all’orizzonte sembra essere un passaggio culturale con due grandi attori: TrustedChain da una parte e i Trust Service Provider (leggi qui cosa sono i TSP Trust Service Provider) dall’altra, in un percorso comune che ha come obiettivo la massima valorizzazione dei dati in tutti i contesti unitamente alla massima garanzia di sicurezza e privacy dei dati stessi.
Sviluppata da IFIN Sistemi in collaborazione con Monax Industries, TrustedChain è la prima rete Blockchain di Trust Service Providers TSP europei, pensata per supportare servizi altamente sensibili, sia nell’ambito della pubblica amministrazione, sia nel settore privato.
I TSP sono gli unici autorizzati alla verifica delle transazioni, così da garantire un ecosistema affidabile, che assicuri la conservazione dei dati a lungo termine, accanto a un’adeguata sicurezza, e unitamente a tutti i requisiti di scalabilità, continuità di servizio e compliance che si accompagnano alla Blockchain. (Leggi l’articolo con l’intervista a Marcella Atzori su Green Data TrustedChain: la Via Europea alla Blockchain).
Un nuovo ruolo per i TSP
Attraverso la governance algoritmica della Blockchain, i TSP possono ora condividere e trarre valore dai dati che gestiscono. Ciò permette di superare l’approccio tradizionale di conservazione dei dati dei TSP, che finora ha impedito la condivisione dei dati per non intaccare i requisiti di confidenzialità e di tutela degli interessi legittimi dei loro titolari. Ma permette allo stesso tempo di superare anche i limiti dei network aperti come Bitcoin, in cui le transazioni sono visibili a tutti e non è possibile la condivisione dei dati tra partner selezionati.
Questo significa, a titolo di esempio, che è possibile per le aziende nascondere le informazioni sensibili, condividendo invece quei dati la cui pubblicità non mette in discussione il loro vantaggio competitivo di mercato.
Tutto questo è reso possibile da una governance basata sugli algoritmi e, soprattutto, dall’utilizzo dei cosiddetti green data, ovvero dati generati, gestiti e condivisi tra i partecipanti all’ecosistema, con scopi diversi, commerciali, statistici o scientifici che siano.
In questa gestione dei dati, regolata secondo i principi della privacy by design e dei green data, stanno tutte le opportunità di TrustedChain, a differenza di Bitcoin che non genera green data, in particolare negli ambiti della ricerca, dell’innovazione, dello sviluppo di nuove dinamiche di business: più dati sono condivisi, maggiore è il valore che se ne ricava.
TrustedChain per la Pubblica Amministrazione
Per quanto riguarda gli ambiti di utilizzo supportati da TrustedChain, si parte dallo storage e dall’archiviazione, per i quali le marche temporali abilitate dai protocolli algoritmici di TrustedChain certificano l’esistenza e l’esatto contenuto di ciascun file in una determinata data e a una determinata ora, a garanzia di integrità, accuratezza e affidabilità. Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, i vantaggi immediati risiedono nella protezione dell’integrità del documento e nella possibilità di automatizzare alcuni flussi di lavoro; a tal proposito è importante sottolineare come TrustedChain sta contribuendo a portare la Blockchain nella pubblica amministrazione italiana.
Nel settore finanziario, la tecnologia Blockchain aiuta a ridurre i tempi, i costi e le complessità dei processi di pagamento, garantendo il trasferimento e la sicurezza dei dati e degli asset digitali, aiutando nel recupero di competitività, abilitando l’adozione di nuovi modelli di business e di nuove applicazioni di business, dagli smart contract alle transazioni multi-firma, fino alle applicazioni basate su sistemi di intelligenza artificiale, che si perfezionano proprio grazie alla possibilità di accedere ai dati.
Blockchain per il settore sanitario
Il settore sanitario, poi, è un altro di quegli ambiti nei quali si generano, si gestiscono e si conservano notevoli quantità di dati sensibili. Nel contempo, però, la diffidenza da parte dei pazienti a condividere informazioni critiche sul proprio stato di salute ostacola lo sviluppo della ricerca clinica e scientifica. In questo caso, le applicazioni TrustedChain aiutano proprio la condivisione dei dati all’interno di un ambiente sicuro e privato.
Nell’ambito dell’industria e dei servizi, infine, TrustedChain semplifica e migliora l’efficienza dei flussi industriali complessi, attraverso la tracciabilità dei prodotti su un’intera filiera di produzione, dalla materia prima fino al prodotto finito, prevenendo e combattendo la contraffazione.
Scarica e leggi il White Paper di Marcella Atzori, Ph.D. University College of London – Center for Blockchain Technologies
Blockchain Governance and The Role of Trust – Service Providers: The TrustedChain® Network