DeFi, che cos’è, quali problematiche giuridiche e tecniche comporta

La finanza decentralizzata (DeFi) è rappresentata da un ecosistema dove le transazioni non sono validate da un’autorità centrale ma dal network peer-to-peer decentralizzato

Pubblicato il 07 Dic 2020

defi

Negli ultimi tempi la DeFi (Decentralized Finance, o finanza decentralizzata) sembra essere l’argomento caldo, un tema di cui molti parlano ma di cui si conosce poco o niente, rappresentando di fatto un fenomeno speculativo ad alto rischio.

Riassumiamo alcuni concetti fondamentali e affrontiamo alcune problematiche tecniche e giuridiche che colpiscono il fenomeno.

DeFi, cos’è, cosa ci si può fare

La finanza decentralizzata (DeFi) è rappresentata da un ecosistema dove le transazioni non sono validate da un’autorità centrale ma dal network peer-to-peer decentralizzato[1].

Il concetto di finanza decentralizzata ruota attorno alle funzioni principali che sono state sviluppate dall’ingegneria informatica e tecnologica, ovvero:

a) la traduzione di servizi monetari bancari (ad esempio l’emissione di Stablecoin);

b) l’offerta di finanziamenti e prestiti peer-to-peer;

c) l’abilitazione di strumenti finanziari avanzati decentralizzati come gli Exchange decentralizzati (DEX), le piattaforme di tokenizzazione, i derivati e le predizioni di mercato.

In buona sostanza, rispetto ai servizi finanziari tradizionali, la finanza decentralizzata porta numerosi vantaggi attraverso l’uso di contratti intelligenti e di sistemi distribuiti. Sono già molte le iniziative in atto nei vari sottosettori che compongono il più ampio panorama DeFi e le stesse sono state costruite – per la maggior parte – sulla rete Ethereum. Ad esempio, utilizzando Blockchain permissionless, gli sviluppatori DeFi sono in grado di rendere i loro servizi accessibili a chiunque purché si disponga di un dispositivo e di una connessione Internet[2].

Una delle più grandi promesse della DeFi da una prospettiva DLT e blockchain, è l’idea che il peer-to-peer decentralizzato faciliti le transazioni senza la necessità che vi sia un intermediario terzo e il proprio tax associate.

A oggi la DeFi ha raggiunto nuovi traguardi con oltre 1.000 nuovi asset aggiunti a maggio 2020 e un numero di utenti totali che raggiungono i 550.000[3].

DeFi, le problematiche di natura giuridica

A prescindere dalla sfida diretta che la finanza decentralizzata ha lanciato ai servizi finanziari “reali” ed al mondo economico, alcuni studiosi ritengono – addirittura – che la stessa possa minare il cd. Stato di diritto sotto tre punti di vista (anche per tale motivo è vista:

1. Giurisdizione

Se da un lato il diritto internazionale privato e il diritto di procedura civile guardano il diritto sostanziale per determinare la giurisdizione del tribunale competente e la legge applicabile, dall’altro lato la definizione di distributed ledger può essere basata su concetti giuridici completamente diversi nelle varie giurisdizioni, inoltre la legislazione riguardo la blockchain e gli smart contract specifica che il decentramento dà adito ad incertezze in merito la competenza dei giudici e la legge applicabile.

La problematica potrà essere risolta solo se il legislatore prenderà a modello il c.d. principio di neutralità tecnologica per evitare che l’innovazione non trovi una base giuridica su cui riferirsi. Ed è proprio questo il caso della DeFi, poiché attualmente non vi è regolamentazione per questo tipo di innovazione.

2. Enforcement

Le regole del mondo economico-finanziario sono basate su relazioni contrattuali piuttosto che tecniche o finanziarie, in cui l’entità vigilata deve garantire la conformità da parte di tutti i fornitori di servizi ad essa collegati. In che modo, nel mondo della DeFi, un’entità vigilata potrebbe far rispettare i propri requisiti di supervisione nei confronti di tutti i partecipanti alla rete dato che sono sparsi in tutto il mondo e sono soggetti a regole, etica e preoccupazioni di reputazione completamente diverse[4]?.

Inoltre, le istituzioni finanziarie esistenti dispongono di pochi mezzi per garantire la conformità e i comportamenti onesti da parte delle aziende tecnologiche. Ciò è dovuto dalle dimensioni, dal potere e dalla valutazione attuale delle aziende Bigtech rispetto alle imprese Bigfinance.

Il fenomeno potrebbe divenire progressivamente più problematico per tutti quei Paesi che non sono attualmente super potenze tecnologiche come USA, Cina e Russia, in quanto sprovvisti delle infrastrutture e del personale per garantire il monitoraggio delle attività di DeFi, anche nell’ottica del suo potenziamento e velocizzazione mediante l’integrazione con l’AI[5].

3. Privacy

Per definizione, DeFi è decentralizzato. Decentralizzazione nel mondo dei dati significa che questi sono accessibili in molti punti piuttosto che in uno. Dato che il cloud e la DLT in realtà sono supportati da server array piuttosto che da singoli server; salvare i dati nel cloud o su una DLT significa diffondere i dati su più server.

L’argomento che si pone è questo: indipendentemente dall’applicazione dei principi di protezione dei dati, tutti i dati generati saranno “decentralizzati” e in questo modo i concetti di “proprietà dei dati” o, più precisamente, di “controllo dei dati” dovranno essere considerati mera teoria. Anche se ci fosse la legittimazione a ricorrere per la protezione dei dati, per una violazione della privacy o per la cancellazione dei dati, alcune particelle (tracce) di dati rimarrebbero – in questo senso internet non dimentica. Eppure, la centralizzazione è spesso al centro della decentralizzazione come risultato dell’interazione tra tecnologia, diritto ed incentivi economici[6].

DeFi

Limiti di natura tecnica della DeFi

Nel mondo DeFi, oltre quelli già citati, vi sono ancora dei limiti di natura tecnica che sono spesso incentrati sulla natura e sulle caratteristiche delle piattaforme decentrate e sulla fiducia distribuita.

In primo luogo, costruire una fiducia distribuita su piattaforme decentrate può essere costoso. Infatti, per ottenere la fiducia distribuita attraverso la tecnologia blockchain, una rete decentralizzata deve distribuire spesso le informazioni disponibili a tutte le parti pubbliche, convalidare le informazioni attraverso il consenso distribuito e necessariamente memorizzare le informazioni duplicate tra pari[7].

In secondo luogo, sebbene la trasparenza sia una pietra angolare delle piattaforme decentrate e della fiducia distribuita, l’estrema trasparenza può compromettere la privacy. La fiducia distribuita si basa sui record delle transazioni che sono spesso memorizzati e visibili sulle Blockchain pubbliche, e – alle volte – possono essere utilizzati in modo improprio per mettere in pericolo la privacy degli utenti[8].

Dunque, per proteggere la privacy degli utenti, alcune blockchain pubbliche, come Monero e Zcash, si affidano alla crittografia avanzata per nascondere le identità degli utenti e i dettagli delle transazioni, pur mantenendo record (pubblici) di tutte le transazioni. Tuttavia, sebbene questo approccio possa migliorare la privacy degli utenti, riduce la trasparenza e aumenta i costi di elaborazione delle informazioni a causa delle maggiori spese generali di calcolo[9].

Ancora, la finanza decentralizzata potrebbe poi dare luogo a problemi di responsabilità; con un limitato o senza alcun coinvolgimento di un’entità centrale, non è chiaro chi debba essere ritenuto responsabile per potenziali illeciti su un ecosistema finanziario decentralizzato.

In situazioni difficili e controverse, in questo contesto, non esiste una parte centrale a cui ricorrere. Dunque, nel momento in cui sorgono problemi (di natura economica o giuridica), nessuna autorità centrale può intraprendere azioni per congelare le transazioni, risolvere problemi e ripristinare le normali operazioni[10]. Si comprende allora che senza un sufficiente sistema di responsabilità, i finanziamenti decentralizzati potrebbero incontrare gravi limitazioni.

Infine, le operazioni di finanziamento decentrato tendono a basarsi principalmente sulla “regola del codice” piuttosto che sul giudizio umano. L’affidamento alla “regola del codice” può essere sia un vantaggio, in quanto può ridurre la soggettività, l’incertezza ed i costi di agenzia[11], sia un serio limite, in quanto può non riuscire a sfruttare la conoscenza logica umana ed il giudizio discrezionale, limitando potenzialmente ciò che la finanza decentralizzata può raggiungere. Se non adeguatamente affrontati, tali limiti potrebbero fortemente contenere il valore potenziale della finanza decentralizzata[12].

Conclusioni

La finanza decentralizzata non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale a causa di diverse sfide legate a frodi, volatilità, usabilità e incertezza normativa.

In primo luogo, i finanziamenti decentrati possono essere vulnerabili alle frodi e alla proliferazione di innovazioni finanziarie non sperimentate. Per avere successo, la finanza decentralizzata ha bisogno di coltivare un ecosistema sano che incoraggi l’innovazione responsabile, in modo che possa eliminare gli atti fraudolenti.

In secondo luogo, la DeFi tende a basarsi su criptovalute che sono volatili, ostacolando la stabilità e l’adozione. Questo problema, tuttavia, è attualmente risolto, come abbiamo detto dall’utilizzo di Stablecoin.

In terzo luogo, la finanza decentralizzata tende a seguire il percorso di spinta tecnologica piuttosto che di mercato. Ciò detto, affinché i finanziamenti decentrati possano evolvere in modo costruttivo, è necessario un quadro normativo chiaro a sostegno dell’innovazione responsabile. Anche se le sfide abbondano, molti problemi possono essere superati con il progresso della tecnologia blockchain e dei finanziamenti decentrati[13].

  1. Yan Chen – Blockchain Disruption and Decentralized Finance: The Rise of Decentralized Business Models in Journal of Business Venturing Insights · November 2019;
  2. Decentralized Finance (DeFi) – The Lego Of Finance – Andrei-Dragoş Popescu – Scx Holdings, Singapore;
  3. J. Mapperson (2020). DeFi Records ‘Exponential’ Growth in Assets. In https://cointelegraph.com/news/defi-records-exponentialgrowth-in-assets;
  4. Decentralized Finance – Dirk A. Zetzsche, Douglas W. Arner & Ross P. Buckley, Iiel Issue Brief 02/2020 – Institute Of International Economic Law www.ssrn.com/abstract=3539194;
  5. Palatnick, R., Treat, D., Davies, W., 2019. Governing DLT Networks: Distributed Ledger Technology Governance for Private Permissioned Networks http://perspectives.dtcc.com/articles/governing-dlt-networks;
  6. Cfr. Dirk A. Zetzsche ed altri;
  7. Cong, L.W., He, Z., 2019. Blockchain disruption and smart contracts. Rev. Financ. Stud. 32, 1754–1797;
  8. Feng, Q., He, D., Zeadally, S., Khan, M.K., Kumar, N., 2019. A survey on privacy protection in blockchain system. J. Netw. Comput. Appl. 126, 45–58;
  9. Cfr. Yan Chen;
  10. Cfr. Palatnick;
  11. Murray, A., Kuban, S., Josefy, M., Anderson, J., 2019. Contracting in the Smart Era: the Implications of Blockchain and Decentralized Autonomous Organizations for Contracting and Corporate Governance. Academy of Management Perspectives;
  12. Cfr. Yan Chen;
  13. https://www.cryptoavvocato.it/articoli/finanza-decentralizza-problemi-giuridici-tecnici/.

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