Digital Economy, aziende e studenti a confronto nell’era Blockchain

L’indagine “Il Futuro è oggi: sei pronto?” – condotta da Digital 360 per University2Business in collaborazione con Enel – ha coinvolto un campione di 2.628 studenti e un panel di 168 HR Manager delle principali imprese operanti nel nostro Paese

Pubblicato il 29 Gen 2017

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Seconda edizione per la ricerca “Il Futuro è oggi: sei pronto?” sul quadro attuale delle competenze digitali e imprenditoriali nel mercato del lavoro, con l’obiettivo di approfondire e confrontare la percezione degli studenti universitari e degli HR Manager sui cambiamenti indotti dalla trasformazione digitale nel mondo del lavoro, nell’economia e nella società all’epoca dell’Industry 4.0 e dell’IoT. L’indagine – condotta da Digital 360 per University2Business in collaborazione con Enel – ha coinvolto un campione di 2.628 studenti (statisticamente significativo di tutta la popolazione universitaria) e un panel di 168 HR Manager delle principali imprese operanti nel nostro Paese.
“Il quadro che ne emerge è a chiaroscuri – è il commento di Andrea Rangone, CEO di Digital 360 – Anche se la maggior parte degli studenti universitari dichiara di aver consapevolezza del ruolo importante svolto dall’innovazione digitale nel cambiare l’economia e le imprese, solo una piccola parte di essi si prepara concretamente per questa sfida, cercando di sviluppare competenze digitali approfondite e di fare esperienze imprenditoriali concrete. Si evidenziano due importanti “cultural divide”: il primo riguarda le studentesse, che risultano su diversi aspetti del digitale e dell’imprenditorialità meno consapevoli e pronte dei loro colleghi maschi; il secondo riguarda le regioni del Sud, che presentano in alcuni ambiti un livello di sensibilità inferiore. In questo scenario, si fa più che mai importante la missione di University2Business: quella di diffondere la cultura digitale e imprenditoriale a tutti gli studenti universitari del nostro Paese e aiutarli concretamente a fare esperienze in quest’ambito. A tale scopo University2Business utilizza anche una piattaforma online proprietaria che consente a una qualsiasi impresa di organizzare gare in cui gli studenti universitari – di qualsiasi facoltà e area geografica – si sfidano per proporre innovazioni, idee e soluzioni creative al problema evidenziato dall’impresa”.

Innovazione digitale e ingresso nel mondo del lavoro: studenti e HR Manager a confronto

Nella prima parte della survey s’è indagata la percezione degli studenti universitari e degli HR Manager sull’impatto dell’innovazione digitale sull’economia e su alcuni aspetti del mercato del lavoro. Tra i motori più importanti di cambiamento per le imprese nei prossimi anni per il 52% degli studenti l’Innovazione Digitale figura al primo posto, seguita dalla Green Economy (con il 45%) e dalla Globalizzazione (con il 34%). Tra gli HR Manager l’Innovazione Digitale risulta di gran lunga al primo posto, con il 69% delle risposte, seguita dagli “scenari macro-economici” (49%), valutati come rilevanti solo dal 10% degli studenti, e dai “cambiamenti nel mondo del lavoro” (33,3% vs 15,8% degli studenti). In compenso, molti meno HR Manager considerano importanti – come driver di cambiamento – la Green economy (18% vs 45% degli studenti) e la Globalizzazione (16% vs 34% degli studenti).
Se si passa ai processi di recruiting, più dei due terzi degli studenti dichiarano di pensare che le competenze digitali in un neolaureato siano – ai fini dell’assunzione – “Essenziali” (19%) o “Molto importanti” (50%), mentre sono “Fondamentali” per il 50,6% delle imprese e “Molto importanti” per il 42,9%. Per quanto riguarda le “esperienze imprenditoriali” secondo il 67% degli studenti, sono “Essenziali” (15%) o “Molto importanti” (52%) nella scelta di un neolaureato. Valori leggermente superiori a quelli emersi dagli HR Manager: “solo” il 60% dei quali, infatti, valuta le “esperienze imprenditoriali” “Fondamentali” (8%) o “Molto importanti” (52%).
Quanto contano i profili sui social network dei candidati a un impiego? Se il 48% degli studenti pensa che le aziende lo ritengano “Essenziale” (8%) o “Molto importante” (40%) nella ricerca e valutazione di un neolaureato, sul fronte delle imprese l’interesse è anche più netto: secondo il 61% degli HR Manager, le informazioni personali sui social network sono “Essenziali” (8%) o “Molto importanti” (53%).
Quale potrebbe essere il primo posto di lavoro? Un terzo degli studenti non ci ha ancora pensato. Al netto di questi, le risposte si dividono in due categorie: il 47% dichiara di voler iniziare a lavorare in un’impresa “tradizionale”, il 53% vorrebbe iniziare a lavorare nella propria startup (25%), in una startup fondata da altri (9%) o in un’azienda dal business digitale (18%). Tra gli HR Manager, solo un terzo ritiene che gli studenti intendano lavorare in un’impresa tradizionale (vs. 47% studenti). I due terzi pensano che gli studenti preferiscano iniziare a lavorare in contesti più innovativi, come un’impresa dal business digitale (32% vs 18% degli studenti), la propria startup (26 % vs 25% degli studenti), o una startup fondata da altri (5% vs 9% degli studenti).

Le competenze digitali e imprenditoriali degli studenti
Qual è il livello di diffusione delle competenze digitali e imprenditoriali fra gli studenti? La foto d’assieme è in chiaroscuro: circa il 53% dichiara una conoscenza di Internet e dei Social Media da semplici utenti. E gli altri? Il 12% gestisce un proprio blog o un sito web; il 27% una pagina Facebook, oltre a quella del proprio profilo personale; il 9% dichiara di possedere competenze di SEO/SEM, Social Network, Google Adwords; il 13% ha un canale YouTube;
circa il 2% gestisce un sito di vendite online; il 21% utilizza regolarmente un marketplace (Ebay, Amazon, ecc.) per attività di vendita online.
La rete (YouTube, blog, siti web) rappresenta la prima fonte di apprendimento delle competenze digitali per quasi il 60% degli studenti, solo il 15% le ha sviluppate in Università. E lo sviluppo del software? Circa il 30% degli studenti universitari italiani sa programmare o sta imparando.
Tra le “esperienze imprenditoriali” concrete, il 12% degli studenti ha avviato o sta per avviare una start up, l’11% dichiara di aver avuto almeno un’idea di business, mentre il 70% degli studenti non ha mai pensato di lanciare una propria attività. Per sviluppare competenze imprenditoriali, il 35% degli studenti con esperienze concrete s’è affidato ai corsi universitari, il 33% ha fatto ricorso alla rete (YouTube, Blog, siti web) e il 31% a corsi extra-universitari.
In materia di professioni del digitale, il 25% degli studenti sa cosa fa un “Social Media Specialist”, il 38% indica correttamente la definizione di “Data Scientist “, il 34% conosce il ruolo di “SEO Specialist” e il 43% degli studenti ha saputo individuare la definizione di “E-procurement Specialist”.
Purtroppo, le studentesse presentano ancora un gap abbastanza marcato rispetto ai colleghi maschi.
Per esempio: quasi il 60% di loro dichiara di non possedere competenze digitali specifiche, contro il 45% dei maschi. Solo il 20% sa programmare o sta imparando, contro il 43% dei maschi. Il 78% non ha mai pensato di lanciare una propria attività, contro il 61% dei colleghi, e il 10% ha avviato o sta per avviare una propria attività, contro il 15% degli studenti.

Innovazione digitale e impatto sociale
Quale consapevolezza e quale percezione hanno gli studenti in merito agli effetti sulla società dell’innovazione digitale?
Il concetto di Sharing Economy è conosciuto in media dal 41% di loro: lo dichiara il 72% degli studenti di scienze economiche, il 45% di quelli d’ingegneria, il 38% d’informatica, il 37% di lauree umanistiche, il 33% di lauree scientifiche, fino al 24% 
di medicina. Infine, il 48% degli studenti maschi dichiara di conoscerlo contro il 35% delle colleghe.
Internet è uno strumento di democratizzazione? Solo il 24% degli intervistati ritiene di sì: si sale al 43% tra gli studenti di economia e scende al 16% tra quelli di medicina.
Infine, solo il 19% degli studenti intervistati conosce il concetto di “Benefits Corporation”, ma solo uno su due ne sa dare la corretta definizione.

Direzione Risorse Umane e sviluppo delle competenze digitali e imprenditoriali
Come gestiscono gli HR Manager la trasformazione digitale della propria impresa? E quali azioni concrete stanno mettendo in atto per diffondere una maggiore cultura digitale e imprenditoriale?
Due terzi degli HR Manager prospettano un impatto trasformazione digitale sulle proprie aziende nei prossimi 3 anni ben superiore a quello che s’è verificato nell’ultimo triennio. Infatti il 66% degli intervistati definisce “Fondamentale” tale impatto nei prossimi anni, mentre solo il 24% l’ha definito così in precedenza.
Quale contributo può dare la direzione HR nella gestione dell’evoluzione digitale? Per il 42% degli intervistati, il proprio contributo nei prossimi tre anni sarà “Fondamentale” e per il 49% “Molto importante”, contro un contributo passato valutato “Fondamentale” e “Molto importante” dall’11 e dal 51% rispettivamente.
Per gestire tale trasformazione, quanto contano le competenze digitali e imprenditoriali nella ricerca di profili senior, con 3/5 anni di esperienza lavorativa? Le competenze digitali sono valutate “Fondamentali” o “Molto importanti” complessivamente dall’81% degli HR Manager intervistati, mentre quelle imprenditoriali sono ritenute meno strategiche, con quasi la metà degli intervistati che le ritiene “Non importanti”.
Solo il 20% degli HR Manager afferma di avere una mappa delle competenze digitali/imprenditoriali per i ruoli manageriali (top e middle management). La percentuale sale leggermente nel caso di neolaureati (23%) e per i ruoli specialistici digitali (34%). Spostando l’attenzione sui processi di People Development e sulle iniziative per sviluppare le competenze digitali, emerge che, escludendo i ruoli specialistici digitali, poco più del 30% dei Manager HR ha implementato un piano formativo ad hoc. Il resto del campione si divide fra coloro che stanno pensando di inserire nel piano formativo azioni per sviluppare le competenze digitali e coloro che non ritengono di attuare nel breve periodo nessuna azione specifica.
Per le competenze imprenditoriali, le iniziative formative e di sviluppo sono rivolte in particolare ai ruoli manageriali e specialistici: circa un terzo degli HR Manager del campione dichiara di avere un piano formativo in questo senso. Solo il 15% circa degli intervistati dichiara di avere programmi formativi per altri ruoli e neoassunti.
Gli HR Manager che hanno implementato un piano formativo specifico hanno promosso iniziative di sensibilizzazione (intranet, campagne di comunicazione, ecc.), attivate o in corso di attivazione (53% delle risposte); corsi di formazione spot (51%); workshop di innovazione (49%); scouting di Digital Champions/Intrapreneurs (20%); percorsi formativi strutturati (20%).

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