Dogecoin è una criptovaluta che ha alle spalle una storia decisamente singolare e piuttosto buffa, ed è allo stesso tempo una delle più importanti.
Oggi, 11 febbraio 2021, la criptovaluta dodgecoin ha moltiplicato esponenzialmente il valore nel mercato delle criptovalute, provocando un boom di interesse sull’argomento. Una delle piattaforme che permette di acquistare dogecoin è Kraken.
Dogecoin (DOGE): grafico andamento criptovaluta in tempo reale
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Dogecoin (DOGE): prezzo quotazione criptovaluta in tempo reale
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La criptovaluta ispirata al simpatico cane Doge
Questa criptovaluta nasce in modo puramente ironico ispirandosi a Doge, il cane di razza Shiba Inu i cui meme sono diventati un autentico tormentone sui Social per via del suo sguardo così curioso e simpatico.
Il logo di Dogecoin non poteva che corrispondere alla faccia del cane in versione “cartone animato”, su cui campeggia la “D”, iniziale del nome della criptovaluta.
Questa moneta virtuale, nata quindi come un gioco, come una sorta di “inno” al simpatico Doge che ha fatto ridere in tantissime occasioni, ha riscosso subito un grande seguito nel mondo delle criptovalute e oggi rappresenta senza dubbio una delle realtà più importanti nel panorama delle “cripto”.
Dogecoin: una storia importante e altissimi numeri
Dogecoin è stata fondata nel 2013, data oggettivamente recente ma che nel mondo delle criptovalute corrisponde ad una “storia” tutt’altro che trascurabile; basti pensare d’altronde che la regina delle criptovalute, ovvero Bitcoin, nacque appena 4 anni prima.
Dogecoin oggi vanta una posizione di prestigio nel panorama delle criptovalute, con dei numeri davvero considerevoli sia per quel che riguarda la capitalizzazione sia per il numero di scambi: è una criptovaluta peer-to-peer, ovvero fondata su una rete in cui ogni soggetto collegato funge sia da client che da server, e si basa su Blockchain, struttura di dati molto diffusa la quale è considerata una sorta di registro digitale.
Un marketing efficace
Se ci si chiede quali possano essere stati i “segreti” di questa criptovaluta, dunque gli aspetti sulla base di cui quest’idea nata come semplice scherzo si è trasformata in una realtà che muove colossali quantità di denaro, le risposte possono essere molteplici.
Si può affermare senza dubbio che Dogecoin ha saputo rivelarsi una trovata di marketing davvero molto valida, soprattutto al momenti della sua fondazione, quando la criptomoneta di Jackson Palmer faceva sorridere sia per il suo logo, sia per il suo nome.
La trovata di valorizzare il cane Doge si è rivelata più che azzeccata, dunque, ma oltre a questo bisogna riconoscere che Dogecoin si è impegnata in attività di marketing efficaci anche dopo essersi avviata.
Il marketing di Dogecoin è stato spesso correlato alla filantropia, e si può affermare senza alcuna esitazione che la comunità di questa criptovaluta ha davvero una grande sensibilità nei confronti delle cause più meritevoli.
Le campagne filantropiche di Dogecoin
Sono 4 le principali campagne di raccolta fondi attuate dalla comunità Dogecoin, alcune delle quali molto ammirevoli sul piano umanitario, altre altrettanto lodevoli, ma anche più suggestive.
La campagna Doge4Water è stata attuata con l’intento di consentire la costruzione di un bacino di raccolta dell’acqua in corrispondenza del fiume Tana, in Kenya, una nazione in cui la povertà tocca livelli altissimi e in cui una realizzazione come questa non può che rivelarsi preziosissima.
Altra importante iniziativa benefica che ha visto protagonista l’attiva comunità Dogecoin è quella finalizzata alla raccolta di fondi da destinare all’associazione californiana Family House, la quale offre supporto a tutte le famiglie di bambini affetti da cancro o da altre patologie altrettanto serie, ed è evidente che anche questa raccolta fondi merita un grosso plauso.
La comunità Dogecoin ha toccato anche il mondo dello sport: nel 2014 infatti, in occasioni delle olimpiadi invernali, ha finanziato la squadra di bob giamaicana affinché potesse prendere parte alla competizione, mentre un’altra raccolta fondi è stata dedicata a Josh Wise, pilota di Nascar.
Una comunità tra le più attive in assoluto
Dogecoin rappresenta dunque un “colosso” nel mondo delle criptovalute, basti pensare che nel 2018 ha superato il miliardo di dollari di capitalizzazione, e in questo cospicuo successo ha saputo rivelarsi senz’altro decisiva la sua comunità.
Come detto in precedenza la community di questa criptovaluta è una delle più attive in assoluto, e gli spazi più preziosi per i membri della “Doge” sono senza dubbio Twitter e Reddit, ambienti web di indiscussa importanza nel mondo delle criptovalute.
La principale debolezza di Dogecoin
Come si può ben immaginare, tuttavia, l’ormai celebre criptovaluta “del cane” presenta anche dei punti di debolezza che non possono essere trascurati, soprattutto da parte di chi sta valutando la possibilità di investire in Dogecoin.
Le criticità correlate a questa criptovaluta sono state messe in evidenza proprio dal suo fondatore, il già citato Jackson Palmer.
Palmer afferma infatti che per questa criptovaluta nata per gioco, ma rivelatasi poi un grande successo, non sono previste innovazioni di carattere tecnico, di conseguenza per Dogecoin non sarà affatto semplice stare al passo con la concorrenza.
Sebbene l’andamento di Dogecoin relativo agli ultimi anni sia piuttosto incoraggiante, contraddistinguendosi anche per dei picchi considerevoli, è legittimo nutrire dei dubbi per quel che riguarda il suo futuro.
I legittimi dubbi sul futuro di Dogecoin
Il quadro che Palmer sembra delineare è quello di una criptovaluta che potrebbe diventare obsoleta e che, per questo motivo, potrebbe veder crollare il suo utilizzo fino ad uscire completamente dal mercato. A differenza di molte altre criptovalute Dogecoin non implementa nessuna innovazione tecnica.
Ovviamente è difficile sbilanciarsi su quando ciò potrebbe avvenire, tuttavia è importante valutare quanto detto anche in considerazione del fatto che Dogecoin, oggi, può costituire un asset nel mondo del Trading.