Dopo un decennio di resistenza, mercoledì 10 gennaio 2023, con tre voti favorevoli e due contrari, la SEC (Securities and Exchange Commission) ha approvato 11 ETF spot su Bitcoin. Decisione che ha aperto le porte di Wall Street alle negoziazioni, permettendo agli investitori di comprare e vendere Bitcoin basandosi sul prezzo dell’asset, senza necessità di acquisto diretto.
Undici dei tredici candidati – BlackRock, Fidelity Investments, Ark Investment Management, Invesco, WisdomTree, Bitwise Asset Management, Valkyrie e Grayscale Investments – hanno sancito l’ingresso del Bitcoin nel mondo della finanza tradizionale.
Bitcoin volge al rialzo dopo l’approvazione degli ETF
Il mercato ha risposto prontamente alla notizia, tanto che il valore del Bitcoin ha subito un rialzo considerevole, superando la barriera dei 46.000 dollari e portando la capitalizzazione oltre i 900 miliardi di dollari.
“Gli ETF offrono agli investitori americani l’opportunità di posizionarsi sul valore del Bitcoin senza necessariamente detenere l’asset stesso. L’autorizzazione arrivata da SEC segna un evento che potrebbe aumentare in maniera significativa l’afflusso di liquidità nel settore, con possibili impatti anche di lungo periodo sul prezzo” spiega Christian Miccoli, CEO e Founder di Conio, la fintech italiana partecipata da Poste Italiane e Banca Generali che ha lanciato il primo wallet Bitcoin per smartphone in Italia con un sistema di custodia multi-signature che rende facile e sicuro custodire digital asset.
I possibili effetti sul mercato della decisione della SEC
Miccoli ha delineato tre potenziali scenari che potrebbero scaturire dall’approvazione dei primi ETF spot Bitcoin sul mercato.
Anzitutto, l’aumento del prezzo dei Bitcoin: essendo gli ETF spot, se gli investitori comprano ETF l’emittente deve comprare Bitcoin. Gli investitori possono quindi esporsi al prezzo della criptovaluta senza doverla acquistare direttamente tramite servizi di cambio. Di conseguenza, l’acquisto di ETF provocherà una spesa equivalente sul mercato spot di Bitcoin, causando un forte rialzo del prezzo.
In secondo luogo, la crescita del flusso di capitali verso il mondo degli asset digitali: con l’ETF Bitcoin spot ormai realtà, questo diventa un asset class su cui investire. Il settore attirerà capitali verso il mondo degli asset digitali in quantità raramente viste prima.
Infine, secondo Miccoli, il mercato europeo non rimarrà a guardare: se operatori globali come BlackRock e Fidelity entrano nel settore, gli operatori europei saranno obbligati a fare altrettanto per non lasciare scoperto l’intero mercato, coinvolgendo fondi e banche.
La differenza tra il mercato degli ETF Bitcoin e il mercato di Bitcoin
Miccoli tiene però a sottolineare che “Bitcoin è tornato al centro e stiamo vedendo solo la punta dell’iceberg del fenomeno”. Poi, ricorda che in precedenza, la SEC aveva respinto le richieste per gli ETF spot su Bitcoin reputando il mercato sottostante vulnerabile alle frodi e alla manipolazione del mercato.
Oggi, Bitcoin è ufficialmente entrato nella finanza tradizionale, “ma è importante ricordare – prosegue Miccoli – che esistono sostanziali differenze tra il mercato degli ETF Bitcoin e il mercato di Bitcoin: mentre il primo è limitato alle ore di borsa, riducendo la sua disponibilità al 19.35% settimanale, il mercato di Bitcoin e degli asset digitali è attivo 24 ore alla settimana 7 giorni su 7. Questa differenza di accessibilità è cruciale per gli investitori che cercano di capitalizzare sulle fluttuazioni del mercato. Con il mercato Bitcoin operativo 24/7 gli investitori possono reagire tempestivamente alle dinamiche di mercato, a differenza degli ETF, limitati appunto dalle ore di borsa.”