La Blockchain offre importanti opportunità agli attori di tutti i settori, ma per alcuni comparti i vantaggi sono forse più immediatamente percepibili dal grande pubblico. Uno di questi è sicuramente il mondo agrifood, come si è approfondito nel corso dell’evento Blockchain Business Revolution. Come ha raccontato in occasione dell’appuntamento Claudio Meucci, di EY: “Quello del food è stato il primo settore a rispondere immediatamente e a cogliere le opportunità offerte dalla Blockchain nell’ambito della notarizzazione, cioè di rendere indelebile e certificate tutte le informazioni, rispondendo a quelle che sono da un lato le esigenze del consumatore in termini di qualità e dall’altra quelle della filiera agrifood, che hanno interesse a interconnettersi e a utilizzare la Blockchain come strumento per attestarsi lungo questa filiera. Come società di consulenza puntiamo a rendere concrete queste innovazioni. Abbiamo circa 5 milioni di bottiglie di vino che sono certificate sulla nostra piattaforma, riscontrando un grande successo. La Blockchain si pone tra la regolamentazione vigente e il consumatore per assicurare la qualità dei prodotti e la difesa del Made in Italy”.
Secondo il responsabile di EY, la vera opportunità inespressa della Blockchain è quella degli ecosistemi, perchè consente quella interoperabilità che altre tecnologie sinora non hanno consentito. Un’interoperabilità che consente agli operatori che hanno un interesse da condividere, all’interno di un ecosistema, di scambiare informazioni e avere quel vantaggio competitivo conseguente. Ormai EY è da tre anni presente su questo settore della Blockchain, con un vero e proprio Blockchain Hub, con l’Italia che è diventata una vera e propria Best practice a livello globale.