Fan token: cosa significa questa espressione che unisce i “tifosi” alla blockchain? Vediamolo insieme.
La crisi economica causata dall’attuale contesto sanitario ha fortemente danneggiato molte aziende; non hanno fatto eccezione le società calcistiche che hanno visto incrementare esponenzialmente le perdite[1]. Le elevate perdite hanno spinto i club a cercare metodi per tentare di risanare, seppur parzialmente, i loro bilanci; la tendenza che sta prendendo piede vede i club cercare di attingere nuove risorse da coloro che sono i “consumatori finali” della loro “attività”: i tifosi (o fan).
Un simile obiettivo può certamente essere raggiunto utilizzando i tipici istituti del diritto societario (emissione di obbligazioni o aumento di capitale con emissione di nuove azioni) ma i club soggiacciono agli obblighi in materia previsti dal codice civile e, se la società è quotata, dal TUF. L’innovazione tecnologica, tuttavia, fornisce nuove modalità, meno onerose, per conseguire tale obiettivo; ne sono un esempio i c.d. fan token.
Cosa si intende per fan token
Con tali termini ci si riferisce a delle criptovalute (rientranti nella categoria degli utility token) che forniscono accesso a beni e servizi legati al club per conto del quale vengono emessi. Tali beni e servizi consistono, di norma, in sconti su biglietti e merchandising, nonché nella possibilità, per i possessori dei token, di dare la loro opinione su alcune decisioni marginali del club quali ad esempio la scelta della nuova divisa da gara della squadra.
L’emissione di fan token consente alle società di calcio di fidelizzare e al contempo monetizzare la propria fan base senza apportare alcuna modifica alla loro struttura societaria e proprietaria e senza soggiacere agli oneri legali (ed economici) che comporterebbe l’emissione di prodotti finanziari (inserire alcuni esempi di oneri). Chi acquista i fan token non compra infatti quote o strumenti finanziari della società sportiva ma solo servizi ed una “influenza”, direttamente proporzionale al numero di token posseduti, in sondaggi proposti dal club.
In Italia, attualmente, hanno fatto ricorso a tale tipologia di criptovaluta Milan, Roma, Juventus e Novara Calcio. Per realizzare tale risultato esse hanno siglato una partnership con Chiliz, società con sede legale a Malta, per lanciare il proprio fan token sull’app di fan engagement Socios.com.
Come funzionano i fan token
Il servizio di fan token è basato sull’interazione fra le piattaforme Chiliz e Socios.com. La prima piattaforma emette una criptovaluta, i Chiliz (CHZ), basata su protocollo Ethereum, che viene utilizzata come valuta di acquisto dei fan token. Questi ultimi sono emessi dalla piattaforma Socios specificatamente per ogni club attraverso una Fan Token Offering così strutturata:
- viene concordato tra Socios e il club partner un prezzo di lancio iniziale (in Chiliz) e l’ammontare complessivo dei fan token;
- il fan token viene reso disponibile per l’acquisto sul sito di Socios per un determinato periodo di tempo durante il quale il prezzo rimarrà invariato;
- trascorso un intervallo di tempo predeterminato l’offerta iniziale viene chiusa e il token scambiato su di un’apposita piattaforma di exchange dove l’incrocio di domanda ed offerta ne determineranno il valore di mercato attuale.
Il quadro regolatorio
Le società oggetto dell’indagine hanno sede legale a Malta e ad esse si applica la disciplina prevista in quel Paese. La materia dei token è stata specificamente regolamentata nel 2018 dal Virtual Financial Assets Act, al chapter 590 che differenzia tre tipologie di token[2]:
- i virtual token: definiti come mezzo di registrazione digitale la cui utilizzazione è strettamente limitata alla fruizione/acquisizione di beni o servizi per il tramite di una piattaforma DLT ai quali non si applica alcuna regolamentazione del mercato finanziario;
- i token/strumenti finanziari: ovverosia quei token rientranti nella nozione di strumenti finanziari prevista dalla MiFID II; a questi si applicherà la disciplina comunitaria in materia di strumenti finanziari;
- i virtual financial asset: tale categoria ha carattere residuale e ad essa appartiene ogni forma di mezzo di registrazione digitale che sia utilizzata quale strumento di scambio, unità di conto o riserva di valore e che non sia riconducibile a moneta elettronica o alle altre categorie di token enunciate. A tale tipologia di token si applica una disciplina specifica prevista dal Virtual Financial Assect Act in termini di ICO, market abuse e servizi di investimento.
Sia i Chiliz che i Fan token rientrano nella categoria dei virtual token ne consegue che la loro disciplina è totalmente deregolamentata e demandata all’autonomia contrattuale, e nello specifico disciplinata dai termini e condizioni di servizio riportate sui siti internet delle piattaforme.
Va per di più evidenziato che tali token, anche alla luce del diritto italiano non sarebbero soggetti alla disciplina del TUF non rientrando nella nozione domestica di prodotto finanziario accolta dalla Consob[3].
I rischi per gli acquirenti
L’assenza di regolamentazione dei fan token può certamente comportare criticità per gli acquirenti, vista l’assenza di quelle tutele previste per gli strumenti finanziari. La situazione di pericolo maggiore per gli acquirenti si manifesta nel rischio potenziale di perdere parte o tutte le somme investite nel caso in cui il valore di mercato dei token diminuisse. Non va infatti dimenticato come già le criptovalute di per sé siano asset altamente volatili ma nel caso dei fan token il rischio di elevate fluttuazioni è maggiorato dal momento che, per convertire in denaro legale i fan token sarà necessario prima convertirli in chiliz e poi vendere questa criptomoneta con conseguente doppio rischio di cambio. A riprova di ciò basti osservare come nel periodo compreso tra il 28 dicembre e il 28 gennaio il CHZ abbia perso il 27,10% del suo valore mentre il fan token della Roma abbia perso il 76,6%, quello della Juventus il 36,3% e quello del Novara il 36,7%.
Conclusioni
Abbiamo avuto modo di evidenziare i pregi e le criticità dei fan token. Per quanto concerne i pregi, se ci si rapporta al fenomeno avendo come punto di riferimento l’acquisto di beni e servizi, i fan token, dal lato delle società, si manifestano come una soluzione innovativa e meno onerosa di finanziamento; dal lato dei tifosi hanno il pregio di fidelizzare gli acquirenti al club permettendo loro di sentirsi partecipi delle scelte della propria squadra.
Le criticità si manifestano se ci si vuole rapportare al fenomeno da un punto di vista speculativo, pensando di acquistare fan token al solo fine di ottenere un guadagno su eventuali plusvalenze del prezzo dei fan token e dei Chiliz. In questo caso i rischi sono gli stessi che comporta l’acquisto di qualsivoglia criptovaluta, se non maggiori a causa del doppio passaggio.
È perciò necessario approcciarsi a tali token avendo a cuore la propria squadra e non il proprio portafogli, altrimenti vi è l’elevato rischio di perdere la partita.
- Per comprendere la gravità della situazione basta limitarsi a osservare gli ultimi bilanci di Milan, Roma, Inter, Juventus e Lazio per osservare come il loro disavanzo aggregato superi i 650 milioni di euro, una cifra più che doppia se comparata agli “appena” 275 milioni di deficit registrato complessivamente, da tutte le squadre di Serie A, nella stagione 2018-2019. Si veda: F. Callegaro, Virtual Financial Assets: un primo complesso approccio legislativo. Analisi della Regolamentazione Maltese.
- Consob, Le offerte iniziali e gli scambi di cripto-attività, documento per la discussione pp. 5 ss ↑