Notarizzare attraverso la blockchain decentralizzata di Bitcoin, registrando l’hash, una sorta di impronta digitale del file, all’interno di una transazione blockchain, ogni atto prodotto dalla sezione Gip-Gup del Tribunale di Cremona. E’ il servizio su cui si sta sviluppando la collaborazione che tra l’ufficio del tribunale e Stampiz, giunto ormai a una fase di sperimentazione avanzata, e che riguarda le attività di cancelleria e in particolare la registrazione degli atti digitali dell’ufficio, come sentenze, fascicoli, copie e certificati. La registrazione avviene in modo del tutto anonimo e senza che il file venga spostato dai server del Tribunale. Stampiz, a fronte di questa registrazione, rilascia in tempo reale un certificato che consente di verificare, in qualsiasi momento, da parte di chiunque e in completa autonomia, se il file che è stato prodotto corrisponde esattamente all’originale prodotto dal Tribunale eliminando, di conseguenza, ogni necessità di verifica presso la Cancelleria, piuttosto che la richiesta di particolari forme di autenticazione o il rilascio di copie analogiche. La registrazione sulla blockchian consente infatti, senza che ci sia bisogno di intermediari, di verificare autonomamente l’”originalità” di qualsiasi file digitale e la “data certa” dello stesso, cioè la conferma dell’esistenza del file ad una certa data e ora, semplificando e rendendo molto più efficienti i processi fra Pubbliche Amministrazioni e cittadini.
Questo progetto di collaborazione rientra tra le iniziative della sezione Gip-Gup del Tribunale lombardo, coordinata dal giudice Pierpaolo Beluzzi, per la digitalizzazione dei processi interni ai propri Uffici: una propensione all’innovazione che ha consentito negli ultimi mesi di non sospendere le udienze e a recuperare i rinvii richiesti nel periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, grazie all’alto livello di integrazione e di affidabilità delle procedure di gestione completa delle udienze penali da remoto e dei servizi di cancelleria connessi.
Nei prossimi mesi, proprio grazie a questa sperimentazione – si legge in una nota di Stampiz – il servizio sarà ulteriormente sviluppato e arricchito di funzionalità.
“Grazie anche al servizio fornito da Stampiz – afferma il giudice Beluzzi – la sezione GipGup del Tribunale di Cremona è oggi in grado di fornire qualsiasi servizio giudiziario o amministrativo a distanza, in perfetta conformità alla normativa del Codice di procedura penale, del Codice dell’Amministrazione digitale e del regolamento Eidas, senza alcun pregiudizio per le prerogative difensive”.
“Il caso d’uso al centro della collaborazione fra Stampiz e il Tribunale di Cremona è molto interessante – aggiunge Carlo Maria Brezigia, ideatore e co-fondatore di Stampiz – perché porta un vantaggio concreto e tangibile nella fruizione di un servizio primario come quello della giustizia. Dimostra come i servizi di notarizzazione basati sulla blockchain siano ormai maturi per affermarsi in molti dei nostri processi quotidiani, mettendo a terra quella che è dall’inizio la vision di Stampiz: contribuire allo sviluppo di una tecnologia etica e al servizio delle persone e delle organizzazioni”.