Una piattaforma basata su blockchain e finanza decentralizzata, che consenta a ogni utente di aggregare, custodire in modo sicuro e monetizzare i propri dati, mantenendone sempre il controllo. Questo l’obiettivo di Human Data Income (HUDI), società londinese promossa dagli italiani Francesco Maria Ballarani, Gianluigi Ballarani e Andrea Silvi, che dopo il lancio della community nello scorso giugno, prevede a settembre l’organizzazione di una vera e propria IDO (Initial Dex Offering) del token. Più nel dettaglio, grazie ad Hudi (Human Data Income), diventa possibile caricare i propri dati, arricchirli, scaricarli da tutte le aziende che li possiedono (Facebook, Google, Linkedin, Netflix, etc.) e depositarli in una sorta di banca dei dati, al fine di renderli disponibili nel mercato in forma anonima, in modo che ogni volta che vengono usati o acquistati l’utente riceva una commissione. Per ogni transazione, infatti, Hudi ridistribuisce fino al 70% del valore totale e il 50% va al proprietario dei dati. La monetizzazione avviene con HUDI Token, una criptomoneta digitale che si può utilizzare o all’interno del sistema oppure scambiare nei mercati crypto per altre criptovalute o per dollari, euro, sterline.
In questo modo, i semplici utenti vengono retribuiti per l’uso commerciale dei loro dati. L’HUDI , un utility token, in formato BEP-20, emesso inizialmente sulla blockchain di Binance Smart Chain, servirà come mezzo per scambiare i dati e per alimentare l’ecosistema stesso. Il progetto ha già ricevuto oltre 100.000 utenti registrati in meno di quattro settimane, ma le ambizioni dei promotori sono decisamente superiori: si punta ad avere 50 milioni di utenti attivi entro il 2026. “Siamo entusiasti della velocità di crescita che sta registrando la nostra piattaforma, questi numeri ci confermano che siamo sulla strada giusta. I dati sono il nuovo “oro nero”, uno dei beni più preziosi di questo millennio e gli utenti ora sono più consapevoli.” ha dichiarato Francesco Maria Ballarani, CEO e Co-Founder di HUDI.
“In linea con la nostra visione, anche per il lancio della community, abbiamo scelto un modo nuovo di fare le cose – spiega Gianluigi Ballarani , CMO e Co-Founder di HUDI, – invece di pagare i giganti della pubblicità, si dà la possibilità a tutti gli utenti di far conoscere la piattaforma e l’intero budget pubblicitario di un milione di dollari viene distribuito tra tutti gli utenti che decidono di sposare questa causa. È tutto gratis, anzi di più: è remunerato”.
Da rilevare che, in un’ottica di trasparenza e sicurezza, HUDI ha presentato istanza per la richiesta di licenza all’emissione dei token alla GFSC (Gibraltar Financial Services Commission) di Gibilterra e ha scelto di adeguare la propria attività ai principi del GDPR in tema di trattamento e protezione dei dati personali.