Un consorzio blockchain per il settore del food: lo ha annunciato in questi giorni IBM, in collaborazione con aziende del calibro di Dole, Driscoll’s, Golden State Foods, Kroger, McCormick and Co, McLane, Nestlé, Tyson Foods, Unilever e Walmart, con l’obiettivo di trovare nuovi strumenti per garantire maggiore sicurezza ai consumatori lungo tutta la filiera del cibo.
La costituzione del consorzio nasce da necessità concrete e reali: secondo l’organizzazione mondiale della sanità, ogni anno si registrano 400.000 decessi dovuti al consumo di cibo contaminato e una persona su dieci viene colpita da intossicazioni alimentari.
Per questo, è importante trovare nuovi strumenti per limitare i rischi di contaminazione, ridurre l’insorgenza di malattie derivanti dal cibo, ridurre gli sprechi, contenere i costi associati al richiamo di lotti di alimenti, migliorare il controllo e la tracciabilità sulla filiera. Il tutto in tempi rapidi, perché nel settore alimentare, ogni ritardo aiuta il proliferare delle contaminazioni stesse.
In questo scenario, la blockchain viene considerato strumento ideale, dal momento che crea un ambiente trusted per tutte le transazioni. Nel caso della filiera del food, tutti i partecipanti, a partire dai coltivatori passando per gli attori della distribuzione e arrivando fino al consumatore finale, possono avere accesso a tutte le informazioni relative all’origine, allo stato e ai trattamenti del cibo al centro delle loro transazioni.
In caso di contaminazione, tutte le informazioni diventano dunque immediatamente accessibili, riducendo di conseguenza i tempi necessari al ritiro di determinati lotti dagli scaffali di vendita.
Scopo del consorzio è dunque identificare quali sono le aree nelle quali la blockchain è destinata a portare i maggiori contributi: in questo caso, in base alle indicazioni e alle priorità, verranno avviati più progetti pilota, tutti basati sulla nuova piattaforma Blockchain di IBM.
Da IBM una nuova piattaforma Blockchain enterprise grade
IBM ha infatti annunciato la sua prima piattaforma Blockchain integrata ed enterprise grade, basata su IBM Cloud e corredata dei necessari servizi di consulenza.
Per lo sviluppo della sua piattaforma, IBM ha fatto tesoro delle esperienze di oltre 400 aziende che hanno già in uso le sue soluzioni e appartenenti ai più diversi settori, inclusi servizi finanziarli, supply chain, logistica, retail, health care.
È stata sviluppata in collaborazione con la community Hyperledger e include il framework Hyperledger Fabric v1.0 e Hyperledger Composer: la scelta della logica open source consente un’ampia partecipazione anche agli sviluppi futuri della piattaforma.
Nella sua versione attuale, la piattaforma IBM Blockchain poggia su tre componenti chiave:
- Develop: destinato agli sviluppatori è lo strumento che consente di attivare reti blockchain in brevissimo tempo. La piattaforma comprende anche Hyperledger Composer, strumento che consente agli sviluppatori di focalizzarsi sui business case per applicarli al codice di sviluppo. Sempre per gli sviluppatori, IBM rende disponibili codici open source, documentazione tecnica, API, diagrammi architetturali per facilitare tutto il processo di sviluppo.
- Govern: tutti i partecipanti alla blockchain hanno un livello di controllo e nessuno può averne il controllo esclusivo. La piattaforma di IBM offre tool di governance “democratici”: l’accettazione di nuovi membri nella blockchain, ad esempio, viene gestita attraverso un sistema di raccolta di voti e firme, l’invio di smart contract e l’assegnazione di ruoli.
- Operate: l’architettura sottostante la piattaforma gestisce oltre il 55 per cento dei sistemi transazionali disponibili a livello mondale. Consente gli aggiornamenti senza downtime e offre protezione rispetto a possibili abusi oltre a protezione da malware e cifratura delle chiavi.
Completano la piattaforma i Blockchain Services, erogati attraverso la struttura IBM Global Business Services, che si avvale dell’expertise di 1600 consulenti blockchain.
IBM ha già in corso progetti blockchain sia sul fronte tracciabilità sia per quanto riguarda i flussi documentali.
In particolare, proprio con Walmart IBM ha dimostrato di poter tracciare un prodotto alimentare dal luogo di produzione fino allo scaffale di vendita nel giro di pochi secondi, invece di giorni o settimane come accade con metodi tradizionali.
Collaborazione con le università
Ma non è tutto.
Consapevole della necessità d nuove competenze in ambito blockchain, IBM ha annunciato la collaborazione con oltre 1.000 università, alle quali offre strumenti e risorse a titolo gratuito, per incoraggiare gli studenti a intraprendere percorsi formativi in questo ambito.