Il Canton Ticino potrebbe avere presto la sua stablecoin: nei prossimi giorni sarà presentata nel Cantone svizzero un’interrogazione parlamentare che chiederà ufficialmente al Cantone svizzero il patrocinio del TicinoCoin, una criptovaluta nata nel 2017, con il coinvolgimento di BancaStato. Come tutte le stablecoin, il TicinoCoin dovrebbe essere caratterizzato dalla riduzione della volatilità tipica delle criptovalute, grazie alla parità di cambio che dovrebbe essere stabilita con il franco svizzero. Ma quali dovrebbero essere i vantaggi del TicinoCoin: innanzitutto questo strumento dovrebbe in primo luogo favorire il commercio locale: l’incasso di TicinoCoin causerebbe al negoziante minori costi di transazione (se non praticamente nulli) rispetto ad altre comuni forme di pagamento elettronico quali carte di debito o di credito.
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Rapporto di cambio 1 a 1 con il Franco Svizzero
L’utilizzo della criptovaluta potrebbe essere incentivato dalla concessione di sconti o promozione per quegli utenti che decidessero di pagare le proprie transazioni con questa modalità. Il rapporto di cambio 1:1 con franco svizzero sarebbe, nelle intenzioni dei promotori, un’ulteriore fonte di semplificazione e chiarezza a tutto vantaggio degli utilizzatori. Un ruolo, ovviamente, potrebbe essere anche giocato dal sostegno pubblico: il Cantone potrebbe per esempio accettare la spendibilità della moneta locale complementare presso gli sportelli cantonali, oppure aprire la possibilità per il pagamento di imposte e tasse in TicinoCoin, favorendo così ulteriormente la liquidità della moneta virtuale.
I sostenitori di TicinoCoin non nascondono anche le ricadute indirette di una decisione di questo tipo: il sostegno pubblico alla criptovaluta avrebbe l’effetto di portare alla ribalta il Cantone, attraendo investimenti e professionalità del mondo Blockchain. L’iniziativa sarà presentata domani 8 marzo a Lugano, nel corso di un’apposita conferenza stampa.
Un progetto dal respiro politico
TicinoCoin è un progetto che sta raccogliendo consensi sull’intero spettro politico ticinese. In particolare l’iniziativa di Sinue Bernasconi del gruppo PLRT sta lavorando per aumentare il consenso e la consapevolezza della società civile nei confronti dell’adozione della moneta locale complementare ticinese. Tra i sostenitori del progetto come accennato ci sono soggetti di diverse forze politiche come Usman Baig (Verdi), Gabriele Bolckau (PS), Alessandro Lucchini e Alberto Togni (Partito comunista), Paolo Pamini (UDC), Marco Righetti (PPD) e Stefano Tonini (Lega). Il lavoro dei gruppi politici è poi supportato da un team costituito da Michele Fiscalini, Michele Ficara Manganelli, Paolo Pamini, Sergio Rossi e Lars Schlichting per gli aspetti più tecnici di natura economica, regolatoria e tecnologica.
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