Intelligenza artificiale decentralizzata significa fare in modo che possa essere progettata, sviluppata e controllata da una grande rete internazionale attraverso la programmazione open source. E’ così che si ridurranno i rischi di monopolio e le problematiche etiche e di sicurezza. La blockchain, per la sua natura di architettura sicura e decentralizzata, è la risposta tecnologica ottimale.
Si sente sempre più spesso parlare di intelligenza artificiale decentralizzata ma cos’è, a cosa serve, perché se ne discute?
E’ questo il tema affrontato recentemente in un articolo pubblicato da AI4Business dove viene analizzata l’intelligenza artificiale decentralizzata come risposta ad un uso etico ed equo dell’AI grazie al supporto tecnologico ed architettura della blockchain.
Grazie alla sua natura distribuita, la tecnologia blockchain decentralizza il potere sui dati ed il rischio di monopoli perché tutti gli utenti connessi alla rete condividono le stesse informazioni, senza un’autorità centrale o un organo centralizzato che le controllano (come avviene invece nella vita/società “fisica” così come l’abbiamo costruita e vissuta fino ad oggi). Il controllo avviene attraverso un meccanismo di fiducia alimentato dalla rete stessa: i membri/partecipanti alla rete sono utenti attivi che immettono nella rete dati e transazioni sulle quali non può esserci il controllo da parte di un unico utente; tutti i dati, le transazioni, le informazioni, sono distribuire nella “catena di blocchi”. L’informazione, la sua validazione, la sua fruibilità sono distribuite.
Oggi, una delle preoccupazioni maggiori in tema di intelligenza artificiale riguarda proprio l’utilizzo dei dati e la fiducia con la quale le AI sfruttano dati ed informazioni per giungere a determinate decisioni e/o compiere azioni specifiche.
Come la blockchain aiuterà l’intelligenza artificiale
Man mano che gli algoritmi di intelligenza artificiale diventano più intelligenti attraverso l’auto apprendimento (Machine Learning e Deep Learning), per i Data Scientist diventerà sempre più difficile comprendere come i programmi di AI siano giunti a conclusioni o abbiano preso decisioni specifiche.
Questo perché gli algoritmi di intelligenza artificiale saranno in grado di elaborare quantità incredibilmente elevate di dati e variabili, una potenzialità irraggiungibile dall’uomo. Il rischio è quindi di “perdere il controllo” dell’intelligenza artificiale, non capendo più come apprende e come si comporta.
In questo scenario, così come descritto nel servizio di AI4Business, è la blockchain la risposta rassicurante: l’uso della tecnologia blockchain consente registrazioni immutabili di tutti i dati, di tutte le variabili e di tutti i processi utilizzati dalle intelligenze artificiali per arrivare alle loro conclusioni/decisioni. Ed è esattamente ciò che serve controllare in modo semplice l’intero processo decisionale dell’AI.
Con una programmazione appropriata della blockchain (per esempio, tramite smart contract), è possibile osservare tutti i passaggi lungo l’intelligenza artificiale, dall’immissione dei dati alle conclusioni e la “parte osservante” potrà essere sicura che questi dati non siano stati manomessi.
In parole estremamente semplici e sintetiche, la blockchain crea fiducia nelle conclusioni tratte dai programmi di intelligenza artificiale.