La tecnologia Blockchain, e più in generale quella delle DLT (Distribuited Ledger Technology) e le attività di acquisto e gestione di strumenti finanziari on-line sono sempre più legati a causa e in conseguenza della rapida crescita della finanza decentralizzata. La DeFi (Decentralized Finance) è un’applicazione di secondo livello della tecnologia blockchain che rende possibile lo scambio diretto di prodotti, valori e strumenti finanziari digitali tra gli utenti di un network peer-to-peer, senza dover ricorrere all’intervento di una terza parte.
La missione della DeFi, attraverso l’uso della tecnologia blockchain, degli smart contract e delle criptovalute, è quello di permettere alle persone e alle imprese di essere protagoniste dei loro investimenti.
La tecnologia blockchain ha provato che è possibile superare l’esigenza dell’intervento di terze parti per il trasferimento di valore on-line.
Il paradigma tecnologico utilizzato ha permesso la nascita di un ecosistema monetario parallelo rispetto a quello tradizionale. La blockchain e le DLT archiviano i dati relativi alle transazioni degli utenti condividendo la loro registrazione su computer sincronizzati indipendenti.
Come funziona la DeFi
La DeFi nell’applicare gli strumenti e i principi della blockchain alla finanza on-line vuole creare un nuovo mercato per gli strumenti finanziari liberandolo dal monopolio degli istituti di credito centralizzati.
Infatti oggi il commercio degli strumenti finanziari vede la blockchain e le DLT utilizzate per trasferire, gestire e archiviare le transazioni di valore digitale e/o di titoli digitali che rappresentano l’impronta informatica di bene un fisico.
Tutte le transazioni di asset digitali vengono gestite dal protocollo in maniera automatica, certa e incorruttibile, senza l’intervento di terze parti, garantendo al contempo a chiunque la trasparenza, l’accesso e l’incensurabilità dei servizi finanziari offerti.
L’utilizzo della finanza decentralizzata attraverso le soluzioni offerte dai protocolli blockchain e/o DLT elimina la necessità che sia un’autorità centrale a elaborare, convalidare e autenticare le transazioni eseguite.
Uno dei punti di maggior forza delle tecnologie digitali dei registri distribuiti è quello di rendere le transazioni on-line più protette dal rischio di attacchi informatici rispetto ai sistemi centralizzati.
Infatti per poter attaccare con successo un protocollo informatico distribuito è necessario possedere una potenza di calcolo superiore al 51% della potenza di calcolo espressa dai nodi partecipanti, rendendo di fatto costosissima qualsiasi attività fraudolenta.
La maggior parte degli attacchi, infatti, arriva dalla falla informatica di uno smart contract, tuttavia la diffusione di un software malevolo viene di solito contenuta rapidamente dai partecipanti al network che intervengono per correggere il difetto digitale, rendendo così l’attacco meno dannoso.
Quali sono le funzioni offerte agli utenti dalle applicazioni DeFi
La finanza decentralizzata è un mercato ancora ai suoi primi passi, vivace ed in grande fermento, che ogni giorno fornisce ai suoi utenti nuovi strumenti e applicazioni.
Tra quelle più diffuse e note il ruolo fondamentale è certamente ricoperto dagli exchance decentralizzati o DEX che eliminano il ruolo dei depositari fiduciari necessari per lo scambio di criptoasset.
Queste infrastrutture digitali permettono agli utenti di scambiarsi direttamente tra loro dei beni digitali ed eseguire il trading di criptovalute in completa autonomia e con costi di transazione notevolmente più economiche rispetto agli exchange centralizzati.
I principali exchange decentralizzati garantiscono operazioni incensurabili a volte anche il loro accesso è libero d qualsiasi forma di registrazione da parte dell’utente, per cui chiunque può eseguire tutte le transazioni di asset digitali direttamente dal proprio wallet privato.
Ad oggi gli utenti della DeFi possono già accedere a una grande varietà di servizi finanziari decentralizzati quali il prestito, il lending, l’acquisto e la vendita di prodotti finanziari.
Le principali applicazioni di un protocollo di finanza decentralizzata
Le principali applicazioni di un protocollo di finanza decentralizzata sono:
- il decentramento dell’assunzione dei rischi connessi all’attività di prestito, che permette in caso di insolvenza del debitore di suddividere la perdita sui bilanci dei diversi finanziatori, infatti il prestito in una piattaforma DeFi viene tecnicamente erogato da un insieme di soggetti che uniscono i loro fondi in una pool;
- il decentramento della tenuta dei registri, che viene gestita dagli stessi utenti attraverso i protocolli condivisi che verificano ed eseguono le operazioni attraverso meccanismi di consenso distribuito e smart contract completamente automatizzati;
- il decentramento del processo decisionale che attribuisce agli utenti la facoltà di decidere se e come intraprendere transazioni finanziarie.
Struttura e funzionamento delle principali applicazioni di finanza decentralizzata
Le applicazioni DeFi consistono per lo più in un sistema di contratti intelligenti che permettono oltre allo scambio di criptoasset tra utenti, ma non solo, infatti permettono anche di stipulare prestiti, o concedere un credito bloccando una corrispondente attività crittografiche (asset digitali) all’interno del protocollo o della piattaforma prescelta.
Le tecnologie decentralizzate sono supportate nel loro costante sviluppo da software di intelligenza artificiale per l’analisi big data, dalle reti di comunicazioni cellulari 5G, Internet of Things (IoT) e dall’edge computing.
I livelli di decentralizzazione della tenuta dei registri variano a seconda della blockchain e/o DLT utilizzata.
Le funzioni e il controllo delle piattaforme DeFi dipende dall’uso di blockchain “permissionless o senza autorizzazione” ovvero registri pubblici aperti a tutti gli utenti, a sistemi “permissioned o autorizzati” e quindi privati, in cui solo un limitato numero di utenti può leggere e/o scrivere sul registro.
La blockchain oggi più utilizzata per lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni di finanza decentralizzata è quella “permissionless o senza autorizzazione” di Ethereum.
Il protocollo e/o la piattaforma DeFi prescelta di solito accetta, per poter accedere ai servizi finanziari, come controvalore per lo scambio, un numeroso e variegato numero di token ERC-20 come ETH, BAT, DAI, USDC, REP, ZRX, etc.
I beni digitali depositati possono essere raccolti insieme in una pool per garantire la maggiore liquidità possibile al mercato, oppure fornire semplicemente all’utente un interesse costantemente adeguato al deposito conferito. Ciò perché sia i tassi di interesse pagati che ricevuti da mutuatari e finanziatori sono determinati costantemente dall’offerta e dalla domanda di ciascuna criptovaluta o criptoasset.
Questo perché il tasso di interesse, infatti, varia in base alle oscillazioni di mercato, ma ciascuno può ritirare o liquidare le proprie attività finanziarie in qualsiasi momento.
Le diverse piattaforme, inoltre, attraverso la tokenizzazione delle risorse temporaneamente bloccate all’interno di smart contract, permettono all’utente di avere come controvalore un numero definito di un token proprietario generando di fatto una stablecoin utilizzabile pre altre cryptoattività.
Il trasferimento di valore in questa nuova criptovaluta permette che queste risorse vengano poi usate per esempio come garanzia per prendere in prestito altre criptovalute. Ciò consente agli utenti di guadagnare interessi sui propri soldi e/o di trasferire, scambiare e utilizzare tali token in altre applicazioni.
I Token vengono creati all’interno del protocollo quando un utente deposita degli Ethereum o qualche altro Token ERC-20 accettato dall’applicazione, quando invece un utente riceve un prestito in Ethereum o in qualsiasi altro ERC-20 accettato dalla piattaforma, l’utente riceve dei Token della piattaforma in cambio dei coin Ethereum precedentemente depositati.
I rischi legali delle applicazioni DeFi e alcune possibili soluzioni
Oltre ai vantaggi offerti esistono anche alcuni rischi operativi e legali connessi alle attività DeFi, la principale delle quali è rinvenibile nell’assenza di una autorità garante che possa intervenire velocemente per dirimere le controversie tra utenti.
Inoltre un uso diffuso di tecnologie finanziarie decentralizzate può avere implicazioni significative per quanto riguarda l’efficacia e l’applicabilità delle norme che oggi regolano il mondo finanziario, soprattutto in materia di vigilanza della circolazione degli strumenti finanziari.
Per cui le attività finanziarie basate su tecnologie decentralizzate operano per lo più senza alcun controllo e senza alcuna limitazione geografica.
È molto probabile pertanto che le tecnologie finanziarie decentralizzate continueranno ad evolversi rapidamente e che le autorità di regolamentazione o un gruppo più ampio di parti interessate possa contribuire a garantire che le normative e/o altri obiettivi di politica pubblica siano considerati nella fase di progettazione dei protocolli e delle varie applicazioni.