La Blockchain a servizio della mobilità e dell’internazionalizzazione delle carriere degli studenti universitari: è con questo obiettivo che l’Università di Pisa, prima in Italia e fra i primi atenei in Europa, ha presentato un innovativo progetto, nato dalla collaborazione con CIMEA, il Centro di Informazione sulla mobilità e le Equivalenze accademiche membro della rete ENIC-NARIC dell’UE, del Consiglio d’Europa e dell’UNESCO, e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Gli studenti infatti, grazie alla tecnologia Blockchain, potranno avere sempre a disposizione un proprio “portafoglio” di informazioni, contenente il titolo di ingresso all’università e la comparabilità dei propri titoli nel sistema italiano, che potranno sempre condividere in maniera sicura e immutabile. Al momento dell’iscrizione, gli studenti Unipi potranno quindi registrare permanentemente i propri titoli secondo standard internazionali, così da renderli “leggibili” in Italia e all’estero. Inoltre, il sistema Blockchain consentirà loro di aggiungere titoli successivi, certificare e condividere le proprie qualifiche in modo sicuro e permanente con altre istituzioni o con i futuri datori di lavoro. In questo modo, secondo l’ateneo toscano, si aggiunge un tassello fondamentale al processo di riconoscimento dei titoli e all’analisi della comparabilità dei titoli esteri nel sistema italiano.
“Il nostro Ateneo – commenta Paolo Maria Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, – è da sempre attento all’internazionalizzazione e all’innovazione sia nella ricerca che nella didattica. Questo progetto coniuga entrambi gli aspetti, con l’innovazione che diventa uno strumento sia per agevolare la mobilità degli studenti, sia per rafforzare la dimensione internazionale del nostro Ateneo. Un progetto che mi porta a immaginare un mondo futuro in cui gli studenti potranno muoversi da un ateneo ad un altro, in paesi diversi, senza doversi scambiare fisicamente documenti, in un’ottica di completa dematerializzazione.”