La Blockchain traccia la filiera lombarda del pane a km 0

QuiVicino, marchio ideato da Aspan (Associazione Panificatori Artigiani della Provincia di Bergamo) che utilizza farine derivanti da grano coltivato esclusivamente in Lombardia, si dota della tecnologia blockchain per permettere ai consumatori di accedere in modo facile alle informazioni relative alla filiera e di diventare un protagonista attivo in grado di indirizzare, con le sue scelte, il produttore nella selezione di materie prime locali di qualità

Pubblicato il 26 Ott 2021

204269901_332393408444877_425523692403315405_n

Parte in Lombardia, il progetto pilota che intende tracciare la filiera del pane a km 0 con la Blockchain e, attraverso la scannerizzazione di un QR Code, consentire al consumatore di verificarne la provenienza, la qualità e la sostenibilità non solo del prodotto, ma anche dei processi e degli attori che lo promuovono.

“Alle origini del pane. Dal campo al panificio con la blockchain” è stato sviluppato per “QuiVicino”, il marchio ideato da Aspan (Associazione Panificatori Artigiani della Provincia di Bergamo) dieci anni fa come primordiale iniziativa di tracciamento della filiera della panificazione, che partiva da farine derivanti da grano coltivato esclusivamente in Lombardia al fine di ottenere un prodotto selezionato, disciplinato e controllato direttamente sul territorio per un pane con maggiori proprietà nutrizionali.

Da questa idea e ambizione di riconoscere il valore del lavoro degli agricoltori e dare sostenibilità al territorio e al prodotto, nasce il progetto realizzato dall’Innovation & Technology Hub di Imprese e Territorio (comitato unitario che riunisce 10 associazioni di categoria della Provincia di Bergamo), con il supporto tecnologico di Genuine Way e Cefriel, finanziato dal bando SI 4.0 di Regione Lombardia e con la collaborazione di Aspan, Ascom Confcommercio Bergamo, Coldiretti Bergamo, Confimi Industria e Coesi Confcooperative Bergamo.

Per approfondire, consigliamo la lettura del servizio su Agrifood.tech

La trasparenza della filiera del pane incentiva la sostenibilità e il consumo consapevole

Attraverso la tecnologia della blockchain, il racconto della filiera della panificazione apre nuovi scenari per i prodotti con farine marchiate “Qui Vicino”. Agricoltori, molini e panificatori posso infatti contare su una piattaforma studiata ad hoc che permette di collegare il prodotto al consumatore per certificarne la storia produttiva nel segno dell’autenticità e della qualità produttiva: uno storytelling unico nel panorama della panificazione e, di fatto, tra i primissimi a livello nazionale in ambito agroalimentare.

La tecnologia Blockchain arriva da Genuine Way, mentre, il Cefriel, centro di ricerca e innovazione fondato dal Politecnico di Milano, ha svolto una analisi dettagliata della filiera, identificando gli attori coinvolti e le informazioni utili per un tracciamento efficace in ottica di sostenibilità. Grazie a questo sistema, i consumatori potranno scegliere i panifici e gli esercizi che utilizzano farine derivanti dalla filiera a km 0 di QuiVicino e accedere ai dati del prodotto in modo chiaro e trasparente, premiando la sostenibilità alimentare e la filiera del grano locale.

EOS.IO è stata ritenuta idonea al contesto di applicazione in quanto permette di sviluppare un sistema di tracciamento e monitoraggio della filiera decentralizzato, in cui la trasparenza dei processi, la tracciabilità e la rintracciabilità di ingredienti e prodotti e il mantenimento sicuro dei dati sono i principali driver.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5