Se è vero che quando si parla di Blockchain in contesti non qualificati spesso è ancora necessario specificare che è la soluzione infrastrutturale alla base di criptovalute come Bitcoin, le aziende orientate alle innovazioni disruptive e soprattutto gli sviluppatori di tecnologie di frontiera sanno bene che si tratta di una delle promesse più interessanti per il business di domani. Di conseguenza, il mercato del lavoro sta già cominciando a registrare le prime fluttuazioni rispetto a domanda e offerta di competenze in questo specifico ambito, proprio come era successo per il Cloud computing verso la seconda metà degli anni Duemila.
Quelle che connotano l’expertise in materia i Blockchain sono infatti tra le skill con la crescita più rapida in termini di ricerche, secondo i dati del portale specializzato Upwork, che conta già più di cinquemila annunci. Ed è notizia di questi giorni l’inaugurazione su Cointelegraph – uno dei siti di informazione sul mondo cryptocurrency più autorevoli a livello internazionale – della prima rubrica interamente dedicata agli annunci di lavoro in questo specifico ambito.
Dagli aspetti più strategici a quelli più operativi, passando naturalmente per le fasi progettuali e di sviluppo, è già possibile identificare una serie di profili ben delineati. Come accennato, si tratta di posizioni aperte generalmente in aziende orientate all’innovazione (specialmente nel settore finanziario), nelle startup e nelle organizzazioni dei system integrator e dei grandi vendor tecnologici, primo tra tutti IBM, che sulla Blockchain ha già costruito un’offerta specifica riservata al business.
Skill e opportunità professionali legate alla Blockchain
Ma quali sono i lavori per cui al momento c’è maggior richiesta? Si parte dal Blockchain developer, che ha essenzialmente il compito di accompagnare le imprese nello sviluppo tecnico e infrastrutturale delle soluzioni costruite su DLT (Distributed Ledger Technology). C’è poi il Blockchain project manager, che ha la responsabilità di unire le esigenze peculiari di ciascuna organizzazione con l’offerta degli sviluppatori della tecnologia, creando un ponte culturale tra chi parla il linguaggio di business e chi invece si occupa delle questioni tecniche. Il Blockchain designer è invece il professionista capace di identificare in maniera trasversale le opportunità che possono essere colte attraverso l’adozione di interfacce utili a esprimere il massimo potenziale della tecnologia: dall’abbattimento dei costi operativi al miglioramento dell’efficienza, i vantaggi che offrono le piattaforme DLT sono inutili se non possono essere colti in maniera intuitiva da qualsiasi operatore. Passando al Blockchain quality engineer, si parla di un profilo a cui viene delegata la responsabilità per il controllo della qualità nello sviluppo e nel rilascio di soluzioni inserite in ambienti Blockchain. Si tratta quindi di effettuare test e costruire framework per la verifica degli standard e delle performance richiesti dall’organizzazione. Infine, il Blockchain legal consultant è, come suggerisce il nome, colui che gestisce le implicazioni legali legate al lancio delle applicazioni basata sulla tecnologia. Un ruolo estremamente delicato, vista la pervasività che la Blockchain sta avendo e avrà sempre di più nel mondo della finanza e degli smart contract.