Se confrontiamo la nostra vita con quella di due anni fa, prima della pandemia, c’è un aspetto non da poco: tutti quanti noi ci siamo abituati a saldare i nostri acquisti utilizzando sempre più spesso gli strumenti di pagamento elettronici, anche per importi di piccola dimensione. In altre parole, abbiamo imparato a fare a meno del contante che, nel nostro Paese, era particolarmente amato e impiegato. I perché di questa svolta sono abbastanza noti: abbiamo prima usato in maniera massiccia gli strumenti digitali per effettuare acquisti online nelle fasi più acute del lockdown, ma anche per mantenere la necessaria distanza fisica nel momento delle riaperture dei negozi. L’aspetto più incoraggiante è che anche nel 2021, ovvero un anno che ha visto un progressivo ritorno alla normalità e una notevole ripresa dell’economia nazionale e internazionale, la corsa dei pagamenti elettronici non ha perso velocità.
La spinta del Cashback
In Italia c’è stata anche una spinta legata all’introduzione del cosiddetto “Cashback di Stato”, lo strumento ideato per incentivare i pagamenti elettronici e i consumi degli italiani, mentre la Lotteria degli scontrini ha avuto un impatto minore. Eppure, nonostante queste iniziative siano state poi ritirate nella seconda metà dell’anno dal Governo Draghi per ragioni di bilancio, i consumatori italiani hanno continuato a mantenere una predisposizione positiva nei confronti degli strumenti cashless. Anzi, a posteriori il 2021 può essere visto come l’anno che ha segnato un cambio di passo profondo e permanente degli italiani nei confronti degli strumenti di pagamento diversi dal contante. La ragione appare semplice: dopo avere sperimento i vantaggi riscontrati in termini di semplicità, velocità e sicurezza dei pagamenti elettronici, gli utenti non sono più tornati indietro. Ma hanno anzi impiegato sempre meno il contante e tutto lascia presagire che questo trend continuerà a crescere anche in futuro. Relativamente agli strumenti di pagamento elettronici, il fenomeno da segnalare nel 2021 è l’ulteriore avanzata della modalità contactless, ormai tra i metodi preferiti dagli italiani per effettuare acquisti nei negozi fisici. La grande diffusione delle carte e dei POS abilitati, è stata spinta ulteriormente dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza PIN da 25 a 50 euro, nonché dai timori legati al possibile contagio da “contatto”.
Il fenomeno Mobile Payments
C’è poi da registrare la continua avanzata dei Mobile Payments: smartphone e dispositivi wearable sono ormai diventati dei portafogli digitali a tutti gli effetti, tanto da essere impiegati dagli utenti per saldare i più svariati tipi di pagamenti come bollette, bollettini, ricariche telefoniche, servizi di mobilità, ma anche l’autorizzazione di pagamenti online (conclusione di acquisti, effettuati anche da siti desktop, tramite app di Mobile Payment). Anche tutta la filiera dei pagamenti si sta attrezzando per intercettare il trend, come evidenzia l’avanzata della modalità Buy Now, Pay Later: si tratta, come suggerito dal nome, di una modalità di pagamento differita anche per importi di valore limitato, solitamente con rate a breve termine e senza interessi per il cliente finale, permettendo così ai commercianti (online o fisici) di aumentare il tasso di conversione e il carrello medio dei clienti. Si tratta di un ambito che nel 2021 è stato spinto da una serie acquisizioni (es. PayPal-Paidy o Square-Afterpay), partnership importanti (es. Amazon-Affirm), nonché da nuovi ingressi (es. Apple, Visa, Mastercard, Revolut), investimenti (es. Klarna, Scalapay) e nuovi servizi. Come sempre, i pagamenti digitali sono attraversati da una doppia spinta normativa e tecnologica, come evidenziano l’affermazione della Strong Customer Authentication, l’avvento del paradigma dell’Open API e la prossima adozione della Request To Pay.
Appuntamento il 24 marzo con l’Osservatorio Innovative Payments
Tutte queste tendenze saranno affrontate maggiormente nel dettaglio in occasione dell’Osservatorio Innovative Payments 2022 della School of Management del Politecnico di Milano, in programma il prossimo 24 marzo a partire dalle ore 9. In occasione del convegno sarà fornito un quadro delle principali innovazioni emerse durante l’ultimo anno e saranno discussi i risultati della Ricerca che ha visto la partecipazione dei principali player del settore: Banche, Circuiti di pagamento, Service & Technology Provider, Retailer, Società di Consulenza. Per ottenere tutte le informazioni sull’Osservatorio ed effettuare l’iscrizione, occorre andare su questa pagina.