Ci sono almeno un paio di punti saldi sui quali IBM ha costruito e sta costruendo la sua strategia sulla Blockchain.
Il primo è che non si può fare da soli. “O per lo meno non ha senso”, come ha spiegato in occasione dell’incontro Blockchain Business Revolution Fabio Malosio, Blockchain Solution Leader in IBM Italia. “L’approccio corretto deve essere di filiera e di ecosistema”, ha poi spiegato.
Il secondo punto chiave è che la Blockchain non è un tema tecnologico. “La Blockchain è un fenomeno che tocca in profondità i processi di business”, è sempre il commento di Malosio.
Del resto, secondo IBM stiamo entrando nell’era della verità collettiva, nella quale la trasparenza radicale sta stravolgendo le modalità nelle quali si interagisce o si conducono transazioni. È uno scenario nel quale la blockchain rappresenta un nuovo terreno di gioco.
La Blockchain, nella visione di IBM, consente di creare nuovo valore, abilitando nuovi modelli di business ed eliminando le inefficienze, è in grado di ottimizzare gli ecosistemi e riduce i rischi, sostituendo l’incertezza con la trasparenza e il Trust.
Per IBM la Blockchain è una piattaforma
In questo scenario IBM gioca un ruolo importante, riunendo, intorno alla sua piattaforma, esperti, servizi e soluzioni.
Si tratta di una piattaforma enterprise ready completamente integrata, basata su Hyperledger Fabric V1, con risorse computazionali dedicate per la sicurezza, le performance e la resilienza, distribuita tramite il Cloud IBM.
“È una piattaforma che supporta i tre momenti chiave della blockchain: develop, grazie a strumenti che velocizzano l’allineamento tra business e sviluppo, govern, grazie a strumenti di management democratici, operate grazie a servizi di classe enterprise scalabili ed elastici”, spiega Malosio.
IBM sembra già essere uscita dai Proof of Concept che al momento sembrano essere la dominante del mondo Blockchain e parla di oltre 400 ingaggi reali in mercati che vanno dal finance all’assicurativo, dal sanitario al retail per arrivare fino alla supply chain, numerosi progetti pilota e almeno una decina in produzione in diversi settori.
Malosio ne fa cenno, a partire da quel progetto di tracciabilità alimentare che la vede alleata con Walmart e con altri player del mondo del food, per un progetto di sicurezza, che parte da un frutto come il mango ma che contiene in nuce indispensabili elementi di replicabilità.
Del progetto di Food Safety di IBM abbiamo già parlato in questo articolo.
Del progetto Blockchain con Borsa Italiana abbiamo parlato qui.
Ibm con Maersk per la gestione della logistica
Un secondo progetto, annunciato lo scorso mese di marzo, guarda al mondo del trasporto merci ed è stato sviluppato con Maersk. Si tratta di una soluzione Blockchain pensata per aiutare a seguire tutta la documentazione che accompagna le decine di milioni di container, digitalizzando di conseguenza tutto il processo della supply chain.
Il progetto è importante perché abilita uno scambio di informazioni in modalità sicura tra gli attori della filiera commerciale e le autorità doganali, riducendo il rischio di frodi, velocizzando il tempo necessario alla gestione dei processi e migliorando la gestione degli inventari.
Anche in questo caso, il progetto è scalabile e replicabile, dunque rappresenta un importante passo avanti rispetto ai soli Proof of Concept.
Quali competenze per la Blockchain
Sulle competenze necessarie per seguire correttamente lo sviluppo della Blockchain, Malosio non ha dubbi: “Più che competenze tecniche particolari, è necessario conoscere i processi di business ed è necessario conoscere le diverse industrie” e annuncia la più recente iniziativa per l’Italia: IBM è pronta a prendere a bordo 200 giovani e non a caso “La Blockchain sarà uno dei temi sui quali saranno chiamati a lavorare”.
(scarica il nostro Research Report su Industria 4.0 nelle aziende italiane a questo indirizzo)