Mangrove Capital Partner analizza il fenomeno ICO: come cambia il VC con la Tokenisation

Segnaliamo il report della Venture Capital company americana sulle opportunità dell’Initial Coin Offering per le imprese indirizzate allo sviluppo di investimenti in startup innovative sia nell’ambito Blockchain sia sgamciate dal fenomeno DLT

Pubblicato il 11 Mar 2018

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La rapidità con cui il fenomeno ICO ha saputo conquistare attenzione e risorse finanziarie è tale da chiedere con urgenza e attenzione analisi e studi che permettano di comprenderne la portata e di gestirne i rischi. Proprio per contribuire alla miglior conoscenza del fenomeno Blockchain4Innovation suggerisce la lettura del report Tokenisation, implicazioni per l’industria del Venture Capital realizzato da Mangrove Capital Partner (scarica il white paper originale qui).

L’Initial Coin Offering è cresciuto a ritmi vertiginosi e ha superato in brevissimo tempo i 3 milairdi di dollari di valore attraverso una modalità assolutamente innovativa rappresentata dalla emissione di valute basate su token (token-based digital currencies) dando vita a un fenomeno a sua volta battezzato come Tokenisation o, in italiano, tokenizzazione.

ICO: prima di tutto grande attenzione ai progetti

Il report sottolinea che il fenomeno è stato cavalcato tanto da società con solide idee e con chiare idee di business come Protocol Labs Inc. e come Tezos Foundation, che hanno potuto finanziare le loro idee anche con la partecipazione di stimati investitori nell’ambito tecnologico, ma dietro a questo fenomeno ci stanno anche startup che cercano di sfruttare l’effetto novità (e la mancanza di una regolamentazione) per trovare investimenti anche con business plan discutibili o fantasiosi.

Anche per questo l’ICO pone alcune domande delicate e importanti in particolare ci si interroga per capire se è una bolla collegata all’Hype che accompagna le cryptocurrencies o se non sia effettivamente un radicale cambiamento nelle modalità di finanziamento delle startup. Il rapporto Mangrove Capital si interroga sul fatto che se l’ICO è effettivamente così disruptive come promette di essere allora che impatto avrà sulle modalità di azione dei Venture Capital?

La tokenisation va poi letta in un orizzonte più vasto rispetto a quello delle startup Blockchain, ma come nuovo funding mechanism che può essere utilizzato dalle imprese e che richiama oggi alla necessità di essere regolato da un framework normativo in grado di dare sicurezza agli investitori.

ICO: la necessità di regolamentazione

Le controversie che hanno colpito il fenomeno ICO non sono arrivate a caso. L’ICO manca di una chiara regolamentazione (leggi i servizi sull’attivismo di Svizzera e Austria in merito allo sviluppo di normative) e non garantisce agli investitori gli stessi diritti di altre forme di investimento. La tessa modalità con cui gli investimenti vengono erogati è di per sé un fattore destabilizzante rispetto alle modalità tradizionali. Il report Mangrove cita l’esempio di una startup che ha visto arrivare 35 milioni di dollari di investimenti in meno di 30 secondi. Un effetto che ha fatto sorgere molti dubbi sulla effettiva consapevolezza degli investitori e ha fatto crescere il timore che si stesse trattando di una nuova bolla speculativa.

I “regolatori” peraltro adesso si stanno muovendo, innanzitutto con una serie avvertimenti nei confronti degli investitori che devono vere una esatta consapevolezza del rischio cui vanno incontro in questa fase del mercato ancora ampiamente deregolamentata. Nello stesso tempo però è impossibile non riconoscere che l’ICO è un metodo di fundraisign rivoluzionario e così come la Blockchain cambia i paradigmi di riferimento in tanti settori così l’ICO cambia i paradigmi nel rapporto tra Venture Capital e startup.

ICO come next step rispetto al Crowdfunding

Ma per comprendere il valore dell’ICO occorre guardare alle logiche del crowdfunding. Il rapporto Mangrove sottolinea che nel 2015 le piattaforme di crowdfunding hanno permesso di raccogliere finanziamenti per qualcosa come 34 miliardi di dollari, ma soprattutto ha saputo raccogliere un enorme consenso presso le startup e presso gli investitori. Ora l’ICO sembra voler portare il crowdfunding a un nuovo livello, grazie all’aiuto della tecnologia e grazie alle logiche della Blockchain è possibile agganciare il valore dell’investimento con il valore della comunità che crede in quell’investimento. I token che esprimono il valore dell’asset sono un “titolo” che può essere utilizzato da tutti i partecipanti per contribuire fattivamente a far funzionare l’azienda nella quale si investe e per farne aumentare il valore.

L’aspetto tecnologico dei token e dunque delle ICO è complesso e articolato, ma c’è un punto che va sottolineato in particolare. Le condizione transazionali legate ai token non sono “solo” definite in fase di ICO ma sono “scritte” nel codice stesso dei token. L’ICO può appoggiarsi sulla logica degli smart contracts garantendo la massima trasparenza e apertura e tracciabilità su ogni singola transazione. La operazioni di auditing, ad esempio, possono essere velocizzate e addirittura automatizzate. La trasparenza collegata agli smart contracts automatizzati consente la creazione di conti di garanzia per gestione di fondi collegati al riconoscimento di valori che vengono attivati solo in ragione del raggiungimento, verificato e controllato automaticamente dagli smart contracts, di determinati obiettivi. 

Ma vediamo alcuni risultati dell’analisi di Mangrove Capital.

ICO utilizzate prevalentemente dalla comunità Blockchain

La prima considerazione è che le ICO ad oggi sono state caratterizzate da progetti con una innovazione di prodotto e di servizio basata sulla tecnologia Blockchain. Il meccanismo di finanziamento appare oggi limitato prevalentemente alla comunità di chi fa innovazione sulla Blockchain.

Fonte: Mangrove Capital Partner, Report Tokenisation, Implication for the Venture Capital Industry, 2018

ICO prevalentemente per Blockchain e servizi finanziari

Le ICO superiori a 10 milioni di dollari sono indirizzati prevalentemente a progetti nell’ambito leisure e financial services

Fonte: Mangrove Capital Partner, Report Tokenisation, Implication for the Venture Capital Industry, 2018

ICO utilizzate prima del lancio dei prodotti o dei servizi

Le ICO vengono generalmente utilizzate per raccogliere fondi prima del lancio del prodotto o del servizio oggetto del finanziamento. Le società che hanno realizzato prodotti o servizi prima dell’ICO, ha ottenuto Venture Capital funing nella forma di seed rounds.

Fonte: Mangrove Capital Partner, Report Tokenisation, Implication for the Venture Capital Industry, 2018

Vai al sito Mangrove Capital Partner e leggi il report completo

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