Nasce il Consorzio Aura: la blockchain per proteggere i brand del lusso

L’iniziativa è frutto dell’alleanza tra Lvmh, Gruppo Prada e Cartier, ma è aperta alla partecipazioni di altri marchi, che potranno aggiungersi strada facendo. Più trasparenza e completa tracciabilità per i consumatori su scala globale

Pubblicato il 22 Apr 2021

aura-blockchain

Dare ai consumatori la possibilità accedere senza mediazioni alla storia dei prodotti dei brand del lusso e alla loro garanzia di autenticità. E’ questo l’obiettivo di Aura Blockchain Consortium, nato dalla collaborazione tra LvmhGruppo Prada Cartier con l’intenzione di rendere trasparente l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla creazione alla distribuzione, grazie alla disponibilità di dati affidabili per tutto il processo. Un’iniziativa che consentirà, nelle intenzioni degli ideatori, di rafforzare la relazione delle persone con i loro brand di riferimento e di accrescere la fiducia dei clienti nelle pratiche sostenibili e nell’approvvigionamento responsabile condotto dai singoli marchi.

Il sistema tecnologico, spiega un comunicato, è costituito da una blockchain privata multi-nodale ed è protetto dalla tecnologia ConsenSys e da Microsoft. Grazie a questo sistema sarà possibile registrare le informazioni in modo sicuro e non riproducibile e generare un certificato unico per ogni proprietario, “aumentando la desiderabilità di oggetti di valore, frutto di un saper fare unico e realizzati con materiali sostenibili di alta qualità”. Aura Blockchain Consortium è un’organizzazione senza scopo di lucro, e per questo i profitti, saranno reinvestiti per garantire lo sviluppo tecnologico della piattaforma.

“Aura Blockchain Consortium è una grande opportunità per il nostro settore – sottolinea Toni Belloni, direttore generale delegato di Lvmh – per rafforzare il rapporto con i clienti offrendo loro soluzioni semplici per conoscere meglio i nostri prodotti. Unendo le forze con altri marchi del lusso in questo progetto, stiamo aprendo la strada alla trasparenza e alla tracciabilità. Spero che altri prestigiosi marchi abbraccino questa soluzione”.

“Insieme ai nostri partner abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione e fiducia senza precedenti nel nostro settore – afferma Lorenzo Bertelli, head of Marketing & head of Csr del Gruppo Prada – abbiamo dato vita ad un progetto unico e innovativo con l’obiettivo di mettere al centro i nostri clienti, creando valore grazie a un sistema di autenticazione sostenibile che genererà infinite possibilità”.

Aura Blockchain Consortium rappresenta un esempio di cooperazione senza precedenti nel settore del lusso – commenta Cyrille Vigneron, presidente e Ceo di Cartier International e membro del Consiglio di amministrazione e del senior executive commitee di Richemont – la blockchain è una tecnologia chiave per migliorare il servizio ai clienti, il rapporto con i partner e la tracciabilità dei prodotti. L’industria del lusso realizza oggetti senza tempo e deve garantire che standard rigorosi perdurino e rimangano in mani fidate. Invitiamo quindi l’intero settore a unirsi a questo consorzio per progettare una nuova era del lusso rafforzata dalla tecnologia blockchain”.

Sulla piattaforma sono oggi attivi BulgariCartierHublotLouis Vuitton e Prada, ma sono in corso i contatti per l’ingresso di altri brand, dal momento che il consorzio è aperto a tutti i marchi del lusso, indipendentemente dal settore o dal Paese in cui operano. Ogni brand ha aderito in base alle proprie specificità e alle aspettative dei propri clienti e continuerà ad essere pienamente proprietario e responsabile dei propri dati, senza che si verifichi alcuno scambio di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza. Sulla piattaforma blockchain, infine, le informazioni saranno memorizzate in modo da non essere modificate, manomesse o violate.

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