“Netsukuku è un progetto che si pone l’obiettivo di realizzare una rete decentralizzata, in cui i singoli utenti possano a loro volta contribuire all’espansione del network. La rete Netsukuku è molto distribuita, e questo significa che i percorsi per raggiungere determinati server e determinate informazioni sono vari, rendendo quindi più difficile censurarli rispetto a quanto avviene in una rete centralizzata come Internet”. A parlare è l’autore e coordinatore del progetto Luca Dionisi.
“L’organizzazione che volesse censurare un determinato sito – spiega Dionisi – avrebbe difficoltà a rintracciarne l’origine e se ci riuscisse avrebbe in più anche la difficoltà di bloccare tutti i singoli percorsi che da questo sito possono convogliare le informazioni verso una qualsiasi destinazione”.
Luca Dionisi presenta Netsukuku
Una rete basata sulla collaborazione
Ma la caratteristica di non essere censurabile non è l’unica particolarità della rete Netsukuku:
“Un singolo utente – sottolinea Dionisi – può inoltre prendere l’iniziativa e contribuire permettendo il collegamento della rete ad altri utenti che possano passare direttamente sul suo dispositivo per accedere alla rete. Questo – prosegue – potrebbe facilitare ad esempio la presenza della rete in luoghi e comunità, come i piccoli centri, in cui non c’è un incentivo di scala sufficiente perché un’azienda come un internet provider tradizionale possa investire”.
L’accademia Decentra che ha supportato la conoscenza del progetto nasce come luogo in cui formare le competenze per portare la Blockchain nelle imprese e nelle organizzazioni, formando sviluppatori, tecnici, esperti in grado di aggiungere valore e di scoprire nuovo valore grazie allo sviluppo.