L’anno scolastico appena concluso è stato un anno particolare, unico nel suo genere. Tutto è diventato digitale: dalle lezioni, al materiale scolastico, dalle interrogazioni, agli esami delle scuole primarie. L’accelerazione imposta dall’emergenza sanitaria alla didattica a distanza ha sicuramente determinato un nuovo approccio al digitale nel mondo dell’istruzione. Oggi più di prima è necessario promuovere soluzioni che garantiscono meccanismi di certificazione delle competenze, e la verifica real time delle informazioni divengono un asset imprescindibile da utilizzare per evolvere l’intero ecosistema dell’istruzione.
Basti pensare, ad esempio, all’automazione dei processi di gestione delle informazioni tra le scuole secondarie e l’università, o di abilitazione dei programmi di studio all’estero, e il conseguente riconoscimento dei crediti formativi.
In questo contesto si è inserito il progetto “diplomi di maturità in blockchain” dei licei internazionali Villa Flaminia in collaborazione con EY.
In questi giorni sono stati pubblicati i diplomi digitali di un liceo realizzati su una piattaforma blockchain pubblica quale Ethereum, e gestiti attraverso la digitalizzazione del classico certificato di diploma.
Lo studente, accedendo al sito della scuola con le sue credenziali, può visualizzare il suo diploma.
La struttura del diploma blockchain
Il diploma si presenta visivamente come un diploma cartaceo classico. Sono presenti tutte le informazioni identificative: anno scolastico, nome dello studente, nome della scuola, tipo di indirizzo, data e luogo, voto di esame.
Tuttavia, appena sopra il nome della scuola appare il codice univoco del certificato e il link che porta direttamente nel mondo della blockchain.
La pagina che si apre fornisce tutte le informazioni relative alla registrazione sulla piattaforma Ethereum attraverso il browser etherscan. In particolare, è possibile verificare che le medesime informazioni presenti sul certificato sono proprio le stesse registrate dal wallet dell’istituto su blockchain.
Particolare attenzione è stata data alla gestione dei permessi di accesso al titolo, che diviene nella piena disponibilità dello studente. Lo studente, infatti, può attivare e disattivare la visualizzazione del diploma da parte di terzi. La registrazione in blockchain contiene un’informazione criptata e quindi non riconducibile direttamente allo studente.
La soluzione, sviluppata per gli studenti con il supporto di EY, ha generato dei diplomi digitali dematerializzati, condivisibili con qualunque università o futuro datore di lavoro tramite un codice che lo studente invierà, e che ne consentirà la visualizzazione e il download, oltre che la verifica della sua esistenza in blockchain.
Come ha sottolineato la preside dei licei Villa Flaminia, Maria Chiara Sidori: “La scuola deve sapersi rinnovare ed essere al passo con i tempi. Progetti come questi consentono agli studenti di confrontarsi con quelle che saranno le nuove tecnologie del futuro. Si apre un mondo nuovo in cui la tracciatura dell’intero iter formativo dello studente potrà essere notarizzato e condiviso con tutti i soggetti che ne possano avere bisogno, anche in relazione ai corsi e alle materie seguite”. Un valore aggiunto che la scuola ha voluto dare a tale iniziativa è la sua valenza nell’alternanza scuola lavoro, permettendo ai ragazzi di fare un’esperienza in prima persona con l’utilizzo della tecnologia del futuro.
Grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain pubblica di Ethereum si potrà definire un unico standard di interoperabilità per la creazione di un ecosistema anche in ambito education. Questa soluzione innovativa permette di generare un certificato digitale registrato, garantito e immodificabile, una scheda personale che contiene tutte le informazioni scolastiche e anagrafiche dello studente.
L’adozione della blockchain in ambito scolastico è già legge a Malta ed è utilizzata in via sperimentale in diverse prestigiose università all’estero come il MIT di Boston, Holberton School di San Francisco e l’Imperial College di Londra. In Italia anche la LUISS Business School ha da poco avviato la certificazione dei propri master di secondo livello con la tecnologia EY Blockchain.