Un segnale importante del fatto che le cose stiano cambiando, e anche velocemente, è arrivato la scorsa estate, all’annuncio che sulla maglia dell’Inter sarebbe comparso un nuovo main sponsor: Chiliz $CHZ, attiva nel settore delle tecnologie blockchain per l’industria dello sport e dell’intrattenimento.
In particolare, sulla maglia del Club vengono promossi i Fan Token $INTER, gestiti attraverso la piattaforma Socios.com, attraverso la quale la stessa Chiliz $CHZ propone strumenti basati su blockchain che aiutano i club a coinvolgere di più e in modo diverso i loro tifosi.
Una notizia che potrebbe essere sfuggita a chi non segue questi aspetti del calcio, ma che fotografa un cambio di scenario importante: la crescente importanza di criptovalute e NFT nell’industria dello sport.
L’analisi di Nielsen Sports: crescono conoscenza e disponibilità all’acquisto
Ne ha dato un quadro interessante, in questi giorni, Nielsen, presentando i risultati della ricerca Nielsen Sports Fan Insight, che analizza per l’appunto la diffusione di questi asset digitali presso gli sportivi, con un focus specifico sullo scenario in Italia.
Per quanto riguarda il nostro Paese, Nielsen ha preso in esame 1000 rispondenti di un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 16 e i 69 anni e dall’analisi delle loro risposte emerge un quadro interessante, che denota una buona conoscenza di cosa siano i cripto token legati allo sport. Li conosce il 25 per cento del campione, percentuale che sale al 32 per cento se si prendono in esame i soli fan tifosi.
“Del resto – spiega Gianluca Mazzardi, Commercial Director Nielsen Sports Italia – negli ultimi anni e in particolare durante il periodo della pandemia, è cresciuto non solo il legame tra sport e digitale, ma soprattutto la consapevolezza delle potenzialità che gli asset digitali rappresentano sia per i rightholder sia tra i tifosi”.
Una consapevolezza che porta oggi il 10% degli appassionati di sport a dichiararsi interessato ad acquistare cripto token per supportare la propria squadra e l’8% a dichiararsi disposto a farlo con l’obiettivo di essere e sentirsi maggiormente coinvolto nelle attività del proprio team.
È una consapevolezza che assume anche risvolti concreti, visto che nei primi 9 mesi dello scorso anno, sempre secondo l’indagine Nielsen Sports SponsorGlobe, le prime 10 società cripto hanno investivo più di 200 milioni di euro in sponsorizzazioni sportive.
Fan Token ed NFT: due obiettivi differenti
“Siamo evidentemente in un mercato che deve ancora assumere una propria fisionomia più definita – racconta ancora Mazzardi – ma che già oggi sta cominciando a delineare il proprio percorso”.
In effetti, quando si parla di asset digitali legati al settore sportivo si fa riferimento a due principali tipologie: da un lato i Fan Token, dall’altro gli NFT, vale a dire gli oggetti collezionabili digitali.
E se è vero che al momento non vi è una decisa predominanza dell’uno o dell’altro nel gradimento degli intervistati, le linee di sviluppo sono molto diverse.
“Nel caso degli NFT, si tratta al momento di una attenzione che ha ancora un carattere speculativo: si acquistano gli NFT sulla spinta di ragioni emozionali, ma anche nella speranza che il loro valore cresca nel tempo”.
Un approccio che ricorda un po’ chi girava per mercatini e antiquari alla ricerca del pezzo pregiato e di valore.
In questo caso nel ventaglio degli oggetti collezionabili rientrano foto, video, audio, che diventano di proprietà di un unico individuo, che ha la possibilità di trasferirne la titolarità ad altri, ma non può né sostituirli né replicarli.
L’interesse nell’investimento sta da un lato nella consapevolezza del possesso di una property – se pur digitale – unica, dall’altro nella speranza che il suo valore cresca nel tempo.
“Più complesso e articolato è invece l’approccio ai Fan Token – continua Mazzardi -. In questo caso c’è un obiettivo diverso che può essere assimilato alle strategie di coinvolgimento e ingaggio verso il proprio pubblico di riferimento”.
Fan Token: l’obiettivo è l’engagement
Anche se in questo momento non ci sono ancora strategie che possano “fare scuola”, siamo in presenza di membership card evolute, che dovrebbero consentire ai fan di avere un ruolo più attivo nella vita della propria squadra.
“Non possiamo certo al momento parlare di capacità di incidere sulle scelte o sulle linee strategiche delle società sportive. Il Fan Token rappresenta comunque una porta di accesso a una relazione più esclusiva al club di cui si è tifosi. Una relazione che può concretizzarsi nella possibilità di partecipare a eventi riservati, a momenti di incontro o ancora ad acquisire diritti di priorità per prendere parte a determinati eventi sportivi”.
Per i rightholder del settore sportivo, stiamo dunque parlando una opportunità molto interessante, che non solo apre la strada a nuovi modelli di business, cruciali in un quadro generale critico, anche e soprattutto a causa della crisi pandemica e dei suoi effetti su tutto quanto ruota intorno al mondo delle manifestazioni sportive, ma offre l’opportunità di conoscere meglio le community dei fan, i loro interessi, il loro gradimento, la loro disponibilità a investire.