Tutto si può dire del mondo Blockchain ma non certo che non riservi sorprese. Anche il 2022 è stato denso di eventi, di notizie importanti, di svolte significative che hanno cambiato, anche in modo radicale, tante prospettive. Lo scorso anno, per ragioni diverse dal 2021, ha consegnato un bilancio dell’universo Blockchain generoso di nuovi scenari ma anche ricco di eventi che hanno allungato qualche ombra e tante preoccupazioni. I fallimenti di FTX e di altri exchange, nella seconda parte del 2022, hanno spinto molti analisti a recuperare l’espressione già utilizzata nel gennaio 2018 di “Crypto Winter” per mettere in evidenza quanto si stesse raffreddando il rapporto tra i mercati e il mondo delle cryptocurrency. Mentre non mancava certo il calore e l’attenzione verso le prospettive del Web3 sulle quali il 2022 è stato generosissimo di progetti e di innovazione.
E proprio per invitare a una lettura più oggettiva e meno emotiva di un mondo che non smette (per fortuna) di innovare e di stupire, l’edizione 2022 del convegno di presentazione della ricerca dell’Osservatorio Blockchain & DLT ha scelto un messaggio decisamente pragmatico: Blockchain & Web3: Time to Build.
L’appuntamento con l’evento è per il prossimo 20 gennaio dalle ore 9.30, sia in presenza sia in streaming (QUI per maggiori informazioni e per iscriversi) con un’agenda che permetterà di affrontare e capire perché in questo inizio di 2023 è prima di tutto e soprattutto il “tempo del costruire”.
Per tante ragioni la crescita di attenzione verso il fenomeno Web3, che si è sviluppata in progressione nel corso dello scorso anno, è stata messa in ombra dalle vicende che hanno caratterizzato appunto il mondo crypto. Vicissitudini che hanno indotto alla prudenza molti attori e che in generale hanno fatto aumentare la necessità per il mercato di guardare alla blockchain con maggiore chiarezza e concretezza.
Il convegno dell’Osservatorio invita anche per queste ragioni a portare l’attenzione verso i progetti rilevanti che continuano ad esserci, verso una innovazione che non si è certo fermata e che va letta sempre di più in contrapposizione alla dimensione speculativa di alcuni attori. In più, l’evento in presenza prevede una importante forma di interazione con una demo di una DAO (Decentralized Autonomous Organization) per la distribuzione di fondi in beneficienza. Alcuni Partner e Sponsor dell’Osservatorio metteranno a disposizione delle risorse e tramite la DAO i partecipanti in presenza al convegno potranno decidere a quale ente benefico destinarle. La DAO trasferirà direttamente i fondi con un workflow live.
Un bilancio del mondo Internet of Value
E “tempo del costruire” è una espressione che ben si addice all’analisi di quelle che sono le tre grandi anime del mondo Blockchain: l’Internet of Value, la Blockchain for business e il Decentralized web.
In occasione dell’evento dell’Osservatorio sarà possibile disporre di una lettura di contesto dalla quale si potranno cogliere i segni di concretezza del mondo blockchain con progetti che continuano ad aumentare nell’ambito dell’Internet of Value, sia per quanto attiene ai cryptoasset, sia per il mondo dei pagamenti. Il tutto in uno scenario che mostra segni di maggiore maturità e dove sono cresciuti attori crypto-native o legati al mondo exchange che iniziano ad avere modelli di business più consolidati anche in ragione di un maggiore impatto da parte dei regolatori. Qui si potrà inoltre fare il punto sugli effetti di scenari legati al regolamento MiCa della Commissione Europea e al registro degli operatori di cryptovalute o registro degli Exchange. Uno scenario che in occasione del convegno potrà contare sull’analisi di Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale, Deputy Governor alla Banca d’Italia.
Sempre sull’ambito Internet of Value il convegno presenterà i risultati di una ricerca sui “consumatori crypto” in Italia con interessanti indicazioni sulla diffusione di questi strumenti nel nostro paese, sugli exchange più utilizzati, sul rapporto tra mondo crypto e NFT. Una lettura socioeconomica che nell’ambito del convegno permetterà di fare il punto più in generale anche sul ruolo delle digital currency e sugli sviluppi delle CBCD, Central Bank Digital Currency.
Cosa cambia nella Blockchain for business
Passando alla dimensione della Blockchain for business si entrerà in un ambito popolato da progetti aziendali per i quali il Time to Build è un punto di riferimento costante e sui quali il convegno inviterà a riflettere su alcuni scenari che si sono presentati nel corso del 2022. Alcuni grandi progetti sono stati interrotti, alcuni consorzi hanno incontrato difficoltà tali da mettere in discussione i progetti stessi per i quali erano stati creati, altre iniziative sono stati ripensate. L’Osservatorio concentrerà in particolare l’attenzione sulle modalità con cui queste tipologie di progettualità blockchain sono oggi nella condizione di generare valore nei settori industriali, nella logistica, nei trasporti, nelle supply chain più complesse.
La vitalità del Decentralized web
Per la terza dimensione del Decentralized web il concetto di Time to Build ha a sua volta una ulteriore declinazione, altrettanto pragmatica. Il Web3 ha registrato indubbiamente una crescita di attenzione grazie ai tanti ambiti che caratterizzano questo mercato. In questo scenario si collocano le iniziative legate al mondo Dapp (Decentralized application) sviluppate su Blockchain, la diffusione di progetti DeFi (Decentralized Finance) e naturalmente le numerosissime iniziative legate al mondo NFT (Non-fungible Token) che non devono però limitarsi al fenomeno collectibles che gode di una grande notorietà ma che rappresenta solo una parte di un percorso di innovazione che apre nuove opportunità di sviluppo per tantissime aziende. Il Tempo del costruire in questo caso potrà trovare in occasione del convegno una lettura del fenomeno NFT anche e soprattutto come modalità di adozione, sperimentazione e sviluppo delle aziende tradizionali rispetto al Web3, con uno sguardo ai modelli di revenue che potranno essere abilitati da questo mondo.
Una maggiore attenzione ai temi energetici e alla sostenibilità
Nello scenario del “costruire” non poteva mancare una riflessione e una analisi rispetto al passaggio dal Proof of Work (PoW) al Proof of Stake (PoS) con The Ethereum Merge, una risposta molto concreta in termini di algoritmo di consenso alle richieste di efficienza, ovvero di riduzione dei consumi energetici, che da tempo vengono rivolti al mondo blockchain.
E con questa risposta (anche) al tema del consumo energetico per le reti Ethereum si prospetta la possibilità di una maggiore diffusione anche presso contesti e ambiti, ad esempio collegati al mondo ESG, per i quali il tema dell’efficienza energetica e in generale della gestione delle risorse rappresenta un fattore che incide direttamente sulle scelte di investimento di sviluppo.
Per maggiori informazioni e per partecipare al convegno di presentazione della ricerca dell’Osservatorio Blockchain & DLT del Politecnico di Milano: Blockchain & Web3: Time to Build del prossimo 20 gennaio vai QUI