Adottare sistemi basati sulla blockchain per i sistemi di pagamento transfrontalieri consentirà alle banche di risparmiare costi operativi per 301 milioni di dollari nel 2021, fino ad arrivare nel 2030 alla cifra di dieci miliardi di dollari. E’ quanto emerge dalla ricerca “Blockchain in Financial Services: Key Opportunities, Vendor Strategies & Market Forecasts 2021-2030”, realizzata da Juniper Research, secondo cui lo sviluppo della blockchain in questo settore consentirà agli stakeholder di ottenere anche altri vantaggi, come la tracciabilità e una maggiore trasparenza nei pagamenti.
Ad avvantaggiarsi di più del contenimento dei costi, secondo lo studio, saranno i Paesi in cui il trading è più diffuso, come la Cina e gli Stati Uniti, grazie anche al volume delle rimesse e a framework regolatori sempre più favorevoli. Proprio il mercato delle rimesse ad alto volume dall’estero renderà evidenti i vantaggi dell’utilizzo della blockchain, con le sue caratteristiche di velocità, affidabilità e trasparenza nelle operazioni che saranno le chiavi principali per l’utilizzo della tecnologia.
Come conseguenza dell’espansione dell’integrazione della blockchain con i principali operatori del mondo dei pagamenti attraverso le frontiere, le soluzioni basate sulla blockchain come RippleNet e Visa B2b Connect stanno già consentendo un efficientamento dei pagamenti significativo, soprattutto se si fa un confronto con i sistemi legacy. In più, secondo lo studio Juniper, Ripple ha già ottenuto la certificazione Iso 20022, circostanza che la mette in una posizione di forza per proporre la blockchain come una parte degli standard di pagamento internazionali.
Man mano che la rete crescerà, secondo l’analisi di Juniper, c’è da aspettarsi una crescente adozione di sistemi che fanno leva sulla blockchain nell’arco del decennio, per arrivare a 2 miliardi di transazioni internazionali facilitate da questa tecnologia nel 2030.
Quanto infine alla riluttanza di alcuni protagonist del mondo dei pagamenti a cambiare procedure di business già sperimentate e di scostarsi dai sistemi legacy, questa è senza dubbio una barriera all’adozione della blockchain su ampia scala – sottolinea Juniper – Ma una chiara comunicazione dei vantaggi di questa tecnologia, a fronte degli investimenti da fare per implementarla, saranno cruciali per convincere anche i più restii.
“L’attuale sistema delle rimesse dall’estero – spiega Susannah Hampton, autrice della ricerca – è estremamente limitato dai sistemi legacy. Poter dare prova dell’efficientamento dei costi attraverso la blockchain sarà un element centrale per favorire la diffusione di questa tecnologia, come lo sarà anche la promozione di una cultura di accettazione della tecnologia in ottica top-down”.