La sostenibilità ambientale passa anche attraverso l’innovazione nella gestione dei rifiuti e si concretizza anche in nuovi servizi e nuove forme di business. Guardando a questo orizzonte Partitalia srl, azienda italiana che produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa, ha pianificato per il prossimo biennio nuovi investimenti in ambito R&S, per il lancio di nuove tecnologie, tra cui sistemi wearable e Blockchain da applicare alla gestione del ciclo e della valorizzazione dei rifiuti.
Produzione 4.0 e il coinvolgimento delle Università
Gli investimenti di Partitalia si sono concentrati sulla produzione che è stata ottimizzata con sistemi per l’Industria 4.0. Oltre a ciò, l’azienda ha puntato sull’evoluzione di prodotto attraverso l’introduzione di nuove tecnologie RFID indossabili per la raccolta di dati. A partire dal 2017, ha poi selezionato per l’attività di R&S tre Atenei di rilievo internazionale: la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università di Pisa e il Politecnico di Milano.
Blockchain e tecnologie wearable per la raccolta rifiuti
Nell’ultimo anno, Partitalia ha attivato una collaborazione per l’innovazione in ambito raccolta rifiuti con il consorzio Meditchain di Palermo, gruppo nato per mettere in campo le competenze tecnologiche in ambito Blockchain.
Marco Di Marco, presidente Meditchain ha osservato che “Partitalia introduce l’utilizzo della tecnologia DLT in un settore particolare e strategico dell’economia circolare che nei prossimi anni avrà una attenzione e uno sviluppo significativo perché servirà a combattere l’emergenza dell’inquinamento del pianeta, il Global Warming” e ha aggiunto che “Un ecosistema certificato dalla Blockchain permetterà di creare un sistema incentivante per il cittadino ed efficiente per la Pubblica Amministrazione e/o per le società Multiutility, che devono garantire un servizio preciso e puntuale basato sul calcolo effettivo dei rifiuti prodotti e conferiti per la discarica”.
Oltre al progetto Blockchain, Partitalia sta preparando il lancio di nuovi sensori indossabili per la raccolta rifiuti. Queste innovazioni – accanto al bracciale “Discovery Mobile”, che identifica i dati dei tags RFID applicati sul sacco o sul bidone durante la raccolta puntuale (Tarip) – consentiranno il monitoraggio dei parametri vitali e ambientali durante le performance lavorative e una tracciabilità sempre più precisa dei conferimenti.