Un segnale forte, quello arrivato da Tesla con l’acquisto di 1,5 Miliardi di dollari di Bitcoin (leggi l’articolo sull’investimento in Bitcoin di Tesla), ma anche un segnale che si presta una serie di interpretazioni e che apre o accelera nuove prospettive per le criptocurrency. Blockchain4Innovation ha voluto chiedere a Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Blockchain & DLT del Politecnico di Milano come leggere questa decisione per capire quali scenari si possono aprire.
E Valeria Portale sottolinea subito che “l’annuncio dell’investimento di 1,5 billion $ da parte di Tesla in Bitcoin ha destato fortissimo fermento nel mercato e ha provocato un’ulteriore impennata delle criptovalute”. Ma ricorda nello stesso tempo che dietro a questo effetto, che contribuisce a rendere sempre più centrale il ruolo di bitcoin e delle criptocurrency come investimento strategico, ci sono una serie di fattori che superano questa dimensione e che segnano molto probabilmente una vera e propria fase di passaggio.
A questo proposito Portale invita a guardare a questa scelta anche con una dimensione culturale: “Il Bitcoin – osserva – “non è più solo un affare da smanettoni esperti”, ma può diventare “una interessante alternativa per diversificare il patrimonio“.
In questo senso si potrebbe dire che la società fondata da Elon Musk ha fatto ancora una volta da apripista: “Tesla ha preso questa decisione, ma tante altre realtà potranno iniziare a seguire l’esempio”.
L’altro aspetto, particolarmente rilevante e rappresenta un segnale forte sulle prospettive di un utilizzo di Bitcoin o comunque delle criptocurrency come strumento di pagamento. “Elon Musk ha dichiarato che consentirà di pagare le Tesla con i Bitcoin – puntualizza Portale – , qui ci vorrà qualche mese prima di vederlo concretizzato, ma certamente è un messaggio importante: “Bitcoin non solo come forma di investimento, ma come vera alternativa dei pagamenti”.
Un messaggio che arriva da una società presente in tutto il mondo per un bene come l’automobile sul quale Elon Musk ha scelto di investire prima di tutto lanciando la sfida del 100% elettrico a cui sono seguite una serie di sfide altrettanto coraggiose a livello di tecnologie per le batterie e di soluzioni digitali e intelligenza da portare a bordo delle vetture. Adesso la sfida riguarda anche la dimensione commerciale.
“Ad oggi – prosegue Portale – solo qualche sito di ecommerce accetta Bitcoin (e sue frazioni) per finalizzare gli acquisti; Musk sarebbe il primo a permettere shopping di così alto livello”. Una scelta, in questo caso che non è poi completamente isolata e Portale ricorda che anche PayPal (peraltro anche questa è una società fondata da Elon Musk, n.d.r.) intende permettere ai merchant clienti di accettare criptovalute”.
Il fatto che un nome così importante come Tesla dimostri tanta convinzione in bitcoin o nelle criptovalute non deve però essere letto come un atto di fiducia “senza condizioni” e Valeria Portale invita a fare attenzione al fatto “che questo annuncio non riduce la rischiosità degli investimenti nelle criptovalute”. E sottolinea di non trascurare che “per Elon Musk 1,5 billion $ sono una piccola parte della propria liquidità in un vasto portfolio di investimenti.”
Un invito a mantenere il giusto livello di prudenza e di i controllo perché: “le criptovalute sono ad oggi ancora soggette a forti oscillazioni e rimangono un investimento a forte rischio”.
E il tema delle “oscillazioni” e della volatilità è forse l’altro aspetto che caratterizza questa scelta. “Elon Musk – è ancora l’opinione di Valeria Portale – ha dimostrato che con i suoi annunci sui social può avere effetti indiretti sull’andamento dei mercati. È ragionevole pensare che in questo periodo abbia monitorato da vicino questi mercati e che possa aver preparato il terreno per questo annuncio. Ma sono ad oggi ancora tutti da analizzare – conclude – gli effetti nel medio-lungo periodo”.