Da quando si è iniziato ad osservare il fenomeno ICO come a un tema con caratteristiche anche di tipo speculativo è iniziata una osservazione dei fattori di rischio e delle criticità legate a questo tipo di operazioni. Non poche situazioni hanno contribuito a creare scetticismo, sia a livello di investitori, sia per quanto riguarda i regolatori. Quest’ondata di opinioni negative è sicuramente dovuta alla quantità di ICO lanciate, e al fatto che spesso non avevano una vera o potenziale visione di prodotto, senza trascurare che ci sono state anche purtroppo anche numerose truffe. Queste criticità hanno contribuito ad accelerare la ricerca e lo sviluppo e la creazione di una nuova forma di ICO, vale a dire i Security Token Offerings (STO) che possiedono requisiti e regole più stringenti da seguire, che riducono i fattori di rischio e aumentano la possibilità di controllo. Secondo Alexander Larsen, President della Baldwin Global Risk Services Ltd, Certified Fellow e trainer dell’Institute of Risk Management (IRM), è necessario affrontare le prospettive della tokenizzazione con una adeguata strategia di Risk Management, ovvero con un corredo di informazioni, di azioni e di strumenti che permettano di controllare i rischi collegati appunto alle diverse forme di Initial Coin Offering o di STO. Per approfondire l’argomento inviatiamo alla lettura di Come approntare una strategia di Risk Management nel mondo ICO e Blockchain
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