TPSL: come finanziare la costruzione di Stadi con la tokenizzazione

La tokenization permette di creare innumerevoli opportunità per le squadre professionistiche, le leghe e gli atleti di interagire con il loro Fandom

Pubblicato il 08 Gen 2020

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Andrea Bianconi, fondatore e CFO del Think-Tank Thinkblocktank.org, membro di untitled-inc è anche contributore di blockchainhub.net e del German Blockchain Bundesverband Bundesblock .

Amo lo sport e ringrazio mio padre per avermene insegnato i preziosi valori. L’ho praticato sempre fin da quando avevo 5 o 6 anni e lo faccio ancora, ogni giorno, beh…..quasi ogni giorno, oramai. In tv poi non c’è niente di meglio degli sport americani. E questo non per lo sport in sé – ad esempio sono un grande appassionato di rugby e non mi interessano né il Football Americano né il Baseball – ma è esclusivamente per quella grande capacità che hanno gli americani di mettere in piedi sempre e comunque uno spettacolo eccezionale, un grandissimo intrattenimento.  Niente eguaglia lo spettacolo di un Super Bowl, o dei playoff NBA o di un grande match di MMA della UFC.

Soprattutto poi lo sport americano è sempre stato un grande business. Grandi somme di denaro vi sono state investite ben prima che in qualsiasi altra parte del mondo.  Da questo punto di vista la tokenizzazione – che può essere utilizzata come un efficace veicolo per la raccolta di capitali – è una nuova soluzione che avrà un forte impatto sul futuro della raccolta di capitali anche nel settore sportivo. E sono certo che presto vedremo i primi esempi di tokenizzazione anche nello Sport professionistico.  Forse, a partire proprio dalla costruzione e dal finanziamento di grandi impianti e di stadi che – tra tutte le infrastrutture sportive – sono le più grandi e complesse da realizzare.

Convegno e ricerca

Blockchain & Distributed Ledger: unlocking the potential of Internet of Value

L’appuntamento con l’edizione 2020 dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger è per il prossimo 17 gennaio a Milano. Con questo evento avrete a disposizione i dati della ricerca 2019 arricchiti dai contenuti di una serie di tavole rotonde e di momenti di confronto sui trend tecnologici e di mercato e sulle prospettive per provider e imprese. Nel corso dell’evento verranno affrontati i seguenti punti:

  • Il 2019 di Blockchain e Distributed Ledger
  • Le più recenti innovazioni tecnologiche in ambito Blockchain e DLT
  • I principali settori cross-industry di applicazione della Blockchain e i principali progetti
  • Lo scenario organizzativo delle aziende italiane
  • Il valore del mercato
  • Il framework normativo

Per maggiori informazioni e per iscriversi

Come vengono finanziati gli stadi negli Stati Uniti: le PSL (Personal Seat Licenses)

Finora, la costruzione di stadi e grandi impianti sportivi, è stata finanziata in gran parte da un mix di finanziamenti pubblici e privati.  La parte relativa al finanziamento pubblico è stata storicamente abbastanza alta ed in effetti equivale ad un sussidio concesso a squadre/proprietari di squadre professionistiche che ne traggono i maggiori benefici economici.   Ciò avviene di solito sotto forma di obbligazioni/titoli di debito emessi dai comuni, esenzioni fiscali o prestiti a tassi d’interesse agevolati. Ma la tesi che questi progetti portino anche grandi benefici economici all’economia locale ed ai suoi abitanti – affermazione che è stata sapientemente “venduta” al pubblico attraverso dubbi studi sull’impatto economico che i team professionistici avrebbero nelle proprie città – viene ora sempre piu´ apertamente contestata sulla base di una serie di nuovi studi. Per approfondire questo tema leggete qui e qui.

La conseguenza è che, anche se la quota di finanziamento pubblico non sparirà completamente, è molto probabile che essa venga ampiamente ridotta e che i proprietari delle squadre dovranno quindi coprire questa differenza in altri modi. Ciò richiederà quindi un maggiore impegno finanziario da parte dei team/proprietari per potere completare questi grandi progetti infrastrutturali.

Una delle vie più importanti che i proprietari di squadre americane hanno seguito negli ultimi anni per raccogliere i capitali necessari a completare tali progetti infrastrutturali – specialmente nella lega NFL – sono le cosiddette Personal Seat Licenses. Una PSL è sostanzialmente un diritto di opzione concesso dalla squadra ai tifosi per l’acquisto di biglietti per un determinato posto nello stadio e per un certo numero di stagioni. Una PSL varia in durata, prezzo, posizione e diritti accessori ad essa collegati, quali l’accesso ai servizi di ospitalità, sale VIP, attività che coinvolgono tifosi e atleti, eventi speciali, ecc. Le PSL sono pero´ diverse dagli abbonamenti stagionali che sono comunemente acquistati dai tifosi delle squadre di calcio europee. Le PSL possono essere infatti rivendute e si è sviluppato un mercato secondario per la negoziazione di tali “diritti di opzione”. Se si tratti di un buon investimento o meno, è certamente opinabile. Una buona spiegazione di cosa sono le PSL, della loro storia e del loro funzionamento la trovate qui.

Le PSL sono state tradizionalmente un modo efficace, per le squadre della NFL, di finanziare i progetti dei loro stadi. Le somme raccolte sono importanti coem rivela la tabella seguente

Più recentemente, il nuovo stadio dei Falcons di Atlanta, che è sponsorizzato da Mercedes-Benz, è costato oltre 1,5 miliardi di dollari, di cui 1,1 miliardo è stato investito direttamente dalla proprietà del team.  Si tratta quindi del 73% del costo totale.  Di questa quota, la squadra ha raccolto più di 250 milioni di dollari attraverso le vendite anticipate di PSL. Questo è un importante 22% della voce complessiva dei finanziamenti raccolti privatamente dal team. Se in passato il prezzo record per una licenza PSL è stato pagato dai tifosi dei Dallas Cowboys con circa 150.000 dollari (PSL della durata di 30 anni e per i migliori posti in area VIP ovviamente), il nuovo record sarà presto stabilito dai Los Angeles Rams che dovrebbero vendere le più esclusive PSL fino a 225.000 dollari ciascuna, per contribuire al costo totale di circa 2,6 miliardi di dollari per la costruzione del nuovo stadio SoFi.

Con una certa prudenza – e solo dopo aver fatto una precisa analisi dei dati demografici e di altri importanti fattori dell’economia locale – un numero crescente di squadre nei campionati NBA, MLB e NHL o i promotori di altre grandi infrastrutture sportive come il circuito di F1 e di Moto GP “Circuit of the Americas“, hanno iniziato ad adottare la strategia di vendita anticipata delle PSL.

Come vengono finanziati gli stadi in Europa

Nell’Europa continentale invece c’è generalmente ancora poca innovazione. In Italia, ad esempio, la maggior parte degli stadi di calcio sono ancora di proprietà pubblica dei comuni e vengono poi concessi in uso alle squadre locali. Pertanto, considerando che le amministrazioni locali hanno generalmente budget molto ristretti, i problemi sorgono sempre quando sono necessari lavori di ristrutturazione o la costruzione di nuovi impianti. Questo  accade infatti nella città di Milano dove, le due società calcistiche locali Internazionale F.C. e Milan A.C., stanno discutendo con l’amministrazione comunale in merito ai rispettivi contributi per la costruzione di un nuovo stadio dal costo di circa 1,2 miliardi di euro (650 milioni di euro per lo stadio, più lo sviluppo di una “città dello sport” del costo aggiuntivo di 550 milioni di euro) o per la ristrutturazione del vecchio “San Siro Meazza” dal costo di circa 550 milioni di euro. Se questa è la normalità per il calcio italiano, ci sono però alcune eccezioni degne di nota.

La Juventus Torino è infatti proprietaria dello Juventus Allianz Stadium che è stato costruito  nel 2009 sulla base di una concessione del terreno da parte del Comune di Torino alla squadra per 99 anni. Lo stesso vale per un paio di altre squadre quali l’Udinese e il Sassuolo.

Nel Regno Unito invece i Tottenham Hotspur sono all’avanguardia nel portare il modello americano ancora più avanti. Sembra che il loro nuovo stadio sia stato quasi interamente finanziato privatamente. Il club ha acquistato il terreno per 340 milioni di sterline e ha raggruppato un consorzio di banche finanziatrici (Goldman Sachs, Merrill Lynch, Rothschild & Co e HSBC) per coprire il saldo del costo totale del progetto fino ad 1 miliardo di sterline. Tuttavia, in assenza di un meccanismo come la prevendita delle PSL, i proprietari dei Tottenham Hotspur sono particolarmente esposti finanziariamente.

Quali sono i vantaggi della tokenizzazione

Lo sport professionistico è il perfetto candidato per operazioni di tokenizzazione. Il mio collega Thomas Euler spiega bene il perché in questo articolo.

In poche parole, la tokenizzazione è uno strumento che può essere efficacemente utilizzato all’interno di ecosistemi complessi al fine di ridurre i punti di attrito ed allineare gli incentivi e l’interesse di molteplici stakeholders. Per quanto riguarda il finanziamento di complessi progetti di infrastrutture sportive, abbiamo a che fare con vari stakeholders quali le amministrazioni locali, il team, gli sponsor, i media e grandi comunità di cittadini/tifosi. Tutti questi sono portatori di interessi diversi e dovrebbero potere beneficiare anche di incentivi diversi. Un crypto-token è quindi una grande innovazione tecnologica che può aiutare sia a raccogliere le risorse finanziarie necessarie per costruire il nuovo stadio, sia ad allineare l’interesse di tutti gli stakeholders creando i giusti incentivi per ciascuno e riducendo i punti di attrito.

Il termine “tokenizzazione” indica la “creazione di un token crittografico che non è altro che la rappresentazione – in forma digitale – di un bene, di un diritto, di un dato o di un valore monetario che viene memorizzato su un’infrastruttura DLT/blockchain e trasferito utilizzando la crittografia a chiave pubblica/privata. Ciò avviene attraverso l’implementazione dei cosiddetti “smart contracts”, che consistono nel trasporre i termini e le condizioni dell’accordo sottostante per tali diritti/beni/valori in linee di codice informatico che saranno automaticamente eseguite dal software all’avverarsi di determinate condizioni pre-programmate. Il punto fondamentale in questo caso è l’esecuzione automatica senza la necessità di una terza parte nel ruolo di fiduciario/intermediario“.

In termini più semplici, per chi non avesse familiarità con argomenti quali blockchains e cryptoassets, questa tecnologia permette letteralmente di “impacchettare”  in un contenitore/strumento digitale (cioè il token) non solo gli accordi contrattuali PSL, ma anche – se si vuole – i biglietti delle partite, i diritti di accesso ad eventi speciali e le opzioni di coinvolgimento dei tifosi, e sostanzialmente qualsiasi altro diritto contrattuale. Il token viene custodito in un “wallet/portafoglio personale” digitale del proprietario (ad esempio nel suo cellulare) e potrebbe essere facilmente trasferito ad altre persone direttamente (peer to peer) in modo rapido e sicuro. Questa tecnologia consente inoltre di programmare direttamente (cioè codificare) nel token alcune condizioni contrattuali – ad esempio il fatto che la PSL ha alcune restrizioni al trasferimento – e di applicarle automaticamente.

TPSL, Token Personal Seat Licenses, come naturale evoluzione delle PSL

Le PSL Tokenizzate (TPSLs) saranno pertanto presto sperimentate e costituiranno l’evoluzione naturale ed inevitabile delle PSL. Le PSL tokenizzate avranno una serie di vantaggi fondamentali rispetto alle semplici PSL:

– i mercati secondari già esistenti dovranno evolversi e diventare più efficienti o saranno superati da altri mercati nuovi e più efficienti. La liquidità aumenterà consentendo il trasferimento diretto peer to peer di TPSL e le corrispondenti opzioni di pagamento con criptomonete.

– le restrizioni al trasferimento, oggi difficili da applicare per i team, possono essere facilmente programmate nei token e applicate automaticamente (tramite i Smart Contracts). In particolare, criteri oggettivi quali un limite massimo sul prezzo di rivendita della TPSL o sul biglietto della partita sottostante (per combattere il “bagarinaggio”) possono essere facilmente applicati monitorando la transazione sulla blockchain.

– aiuterà a combattere la contraffazione.

– applicazione automatica di tutte le commissioni di trasferimento spettanti al team e che possono essere automaticamente dedotte dal prezzo della transazione e trasferite sul wallet della squadra.

– nel caso in cui l’acquirente abbia finanziato l’acquisto della propria PSL beneficiando di un prestito fattogli dalla squadra, lo stesso prestito potrebbe essere inserito nel token e, al momento della vendita della PSL, potrebbe essere trasferito automaticamente nel “wallet” del nuovo proprietario che può subentrare senza bisogno di alcun scambio cartaceo di documenti tra la squadra, l’acquirente e il venditore. Inoltre, qualsiasi pagamento di interessi potrebbe essere automaticamente dedotto dal wallet dell’acquirente e qualsiasi somma dovuta potrebbe anche essere bloccata in un “cripto-deposito a garanzia” per garantire i futuri pagamenti di interessi al team da parte dell’acquirente.

Il potenziale delle Token Personal Seat Licenses in Europa

I migliori club calcistici europei hanno le sedi in città le cui caratteristiche demografiche e le capacità di spesa degli abitanti della zona consentono certamente di tentare la emissione di TPSL. Se non per centinaia di migliaia di dollari l’una come fanno nella NFL americana, almeno sicuramente per qualche decina di migliaia di euro. Almeno i numeri ci sono. Fatta eccezione per i Dallas Cowboys – che sono la squadra professionistica con migliori risultati finanziari, con oltre 420 milioni di dollari di utili operativi all’anno – i ricavi e gli utili operativi di tutte le altre squadre della NFL sono più o meno in linea con quelli delle migliori squadre europee di calcio.

Secondo la ricerca del 2019 di Deloitte Football Money League Report, il Real Madrid batte tutti i team concorrenti con oltre 750 milioni di euro di ricavi l’anno. Per confrontare questi dati con i dati delle squadre della NFL di cui sopra, dovremmo trovare quali sono gli utili operativi delle squadre europee. Statisticamente, gli utili operativi rappresentano circa il 50% dei ricavi totali. Possiamo quindi stimare che il risultato operativo dei club europei, sulla base del grafico sotto, si aggira tra i 325 milioni di euro per il Real Madrid e i 98 milioni di euro per il West Ham Utd. Ergo, per quanto riguarda i ricavi e gli utili operativi, le prime 20 squadre europee di calcio sono assolutamente in linea con le prime 20 squadre di Football americano della NFL.

Sarebbe anche utile confrontare i dati relativi agli abbonamenti stagionali venduti dalle società europee.  Il Manchester United ha venduto tutti i suoi 52.000 abbonamenti nel 2019. Le migliori squadre italiane di Serie A come Inter, Milan e Juventus hanno venduto rispettivamente 41.000, 30.000 e 29.300 abbonamenti nel 2019.  Pertanto, anche sotto questo profilo, è ben ipotizzabile che le migliori squadre europee riescano a raccogliere anticipatamente importanti somme grazie alla vendita di TPSL per potere così seguire le orme delle loro controparti americane per finanziare in parte i propri progetti ed investimenti.

Token-economy e Sport professionistico

Ma la tokenizzazione può apportare al complesso ecosistema dello sport professionistico molto di più che non le sole PSL tokenizzate. La tokenizzazione consente infatti alle squadre di creare innumerevoli nuove opportunità per interagire ed entrare in contatto con i propri investitori, tifosi, sponsor e media. Questo vale sia per l’intero ecosistema dello sport professionistico che, in generale, per tutto il business dell’intrattenimento, dello spettacolo e della musica. Molto probabilmente, la creatività dei rispettivi stakeholders in ciascun ecosistema sarà il vero limite, per esempio:

– Diritti di partecipazione agli utili possono essere tokenizzati per permettere agli investitori o ai finanziatori delle squadre di avere più “skin in the game”, cioè di assumersi una parte del rischio di impresa e quindi condividere con i proprietari delle squadre sia il rischio che i possibili guadagni. Questo può essere fatto emettendo i cosiddetti “security tokens“, che a tutti gli effetti sono veri e propri strumenti finanziari e sono quindi soggetti alle leggi applicabili in materia per quanto riguarda la loro emissione e trasferibilità. Ma anche i tifosi potrebbero voler avere più “skin in the game” e possedere più del solo posto a sedere nello stadio. Potrebbero voler possedere una piccola quota della loro amata squadra. La creatività del team è qui il vero limite a ciò che può essere il contenuto di un token destinato ai propri tifosi più speciali (Fandom).

– Le amministrazioni locali potrebbero anche trarre beneficio da una maggiore condivisione del rischio con la proprietà delle squadre. Prendiamo ad esempio il sopra citato caso dei Tottenham Hotspur che hanno acquistato i terreni dal comune per 340 milioni di sterline. Il proprietario del club avrebbe invece potuto offrire al comune solo 240 milioni di sterline in contanti oltre ad una quantità di tokens di nuova emissione rappresentanti una partecipazione agli utili della squadra. La proprietà del team avrebbe ridotto la propria esposizione finanziaria ed il comune avrebbe potuto condividere il potenziale economico dell’impresa.

– I tokens possono offrire opportunità illimitate di coinvolgere i tifosi con eventi speciali, accesso alle strutture di ospitalità e alle aree VIP, merchandising e memorabilia dei migliori atleti, fantasy games, partecipazione a decisioni/voto su questioni riguardanti la squadra come l’adozione di una nuova maglia, nuove uniformi, l’inno ecc.

– Il Team potrebbe vendere direttamente ai suoi tifosi contenuti mediatici esclusivi che possono essere pagati in tokens, bypassando così in parte le tradizionali trasmissioni televisive e risparmiando così magari il proprio costoso e ormai obsoleto canale televisivo.

– I tokens possono anche permettere micro-sponsorizzazioni in tempo reale durante una partita o un evento. Immaginate se uno sponsor potesse contattare direttamente il tifoso proprietario del token pochi istanti dopo un goal con qualcosa di simile: “Congratulazioni amico abbiamo fatto GOAL! Hai appena vinto un drink gratis! Vieni subito a festeggiare con noi”. Beep, il Wallet personale del tifoso è stato appena accreditato con un token da spendere direttamente al chiosco dello stadio.  Oppure con uno sconto per l’acquisto del merchandising della squadra o qualsiasi altra cosa sia di interesse per lo sponsor.  Anche in questo caso, la creatività è l’unico vero limite.

Le prospettive delle Token Personal Seat Licenses

Le TPSL sono l’evoluzione naturale delle PLS e probabilmente ne vedremo presto i primi esempi, magari a partire proprio dagli USA. Ma, grazie ai molti benefici evidenziati sopra che l’intero ecosistema dello sport professionistico può trarre, la tokenizzazione è destinata a diventare la soluzione mainstream per creare incentivi e allineare l’interesse dei molti stakeholders quali le squadre, gli sponsor, i tifosi, gli investitori, i media e le leghe. Vedremo molta creatività e nuove idee in fase di implementazione e non solo nel calcio, ma in tutto il mondo dello sport professionistico, dell’intrattenimento e dello spettacolo.

Alcuni dei migliori club calcistici europei ed italiani sono stati tra i primi ad adottare i fan-token sulla nuova piattaforma Socios. Altri li seguiranno e presto saranno emessi i primi security-tokens  per raccogliere fondi e/o condividere i profitti delle squadre sia con gli investitori che con i tifosi. Un intero nuovo mondo di opportunità si sta aprendo davanti ai nostri occhi per rendere lo spettacolo ed il business dello sport ancora più grande ed avvincente. E lo sport sarà ancora più divertente per spettatori e tifosi…

(Traduzione dell’articolo originale di Andrea Bianconi che potete leggere QUI )

Il tema del rapporto tra innovazione digitale e Sport è affrontato anche nei servizi sull’utilizzo della blockchain da parte della Fiorentina, Del progetto basato sui Fan Token della Juventus, del corso sui Big Data della FIGC Match Analysis e al Soccer data challenge che mette in relazione calcio e big data.

Immagine fornita da Shutterstock

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