Uno dei motivi che spiegano l’avanzata della Blockchain è la capacità di certificare e notarizzare in maniera inequivocabile i fenomeni, rafforzando così la fiducia complessiva, come ad esempio nel settore agroalimentare. C’è però un ambito che, forse, più di ogni altro, necessita di una maggiore fiducia, ed è quello delle donazioni verso realtà o progetti solidali .La domanda che tutti i donatori si fanno è infatti: Come faccio a sapere con certezza dove andranno a finire i miei soldi? Una domanda da 9,1 miliardi di euro , ovvero la cifra che ogni anno, secondo la Fondazione Lang, gli italiani destinano a cause di questo tipo.
Una risposta in chiave blockchain arriva dalla piattaforma TrustMeUp, presentata per offrire un sistema trasparente e incentivante per il sostegno alle iniziative filantropiche, sociali e sportive. In buona sostanza le associazioni no profit (sportive, culturali e charity) hanno la possibilità di lanciare i loro progetti sulla piattaforma, mentre fans e donatori possono scegliere quale causa sostenere donando online. La tecnologia blockchain, innanzitutto garantisce la sicurezza delle informazioni e la trasparenza delle donazioni. Ma c’è anche un’altra caratteristica: per ciascuna donazione è previsto un rimborso del 100% in Passions Coin, veri e propri token digitali spendibili presso attività commerciali affiliate in tutto il mondo, sia fisiche che online.
“Questo meccanismo premiante crea un circolo virtuoso di cui beneficiano tutte le parti in causa. Gli enti benefici e le associazioni sportive, oltre a fidelizzare in modo trasparente i propri sostenitori, incrementeranno il valore delle donazioni perché presenti in un sistema mondiale di fundraising. I donors saranno incentivati a sostenere i progetti perché coinvolti nella realizzazione degli stessi e perché ‘rimborsati’ da TrustMeUp del 100% per ogni donazione. La rete di merchant può acquisire un nuovo mercato, che offre prospettive di business di sicuro interesse, grazie alla creazione di una nuova community di utenti profilati”, spiega Angelo Fasola, CEO TrustMeUp.
La piattaforma sarà disponibile a partire da dicembre 2019. Da rilevare che la sede legale della nuova società è a Malta, Paese che ha già sviluppato una legislazione chiara per le tecnologie blockchain.