Verso gli smart legal contract con gli standard LegalChain Consortium

Le attività e gli obiettivi del consorzio internazionale no profit finalizzato alla ricerca, all’analisi e alla valutazione degli standard tecnico-legali in ambito Blockchain Smart Contracts con l’organizzazione e il coordinamento di un ecosistema tecnico-legale

Pubblicato il 28 Nov 2018

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È indubbio che la diffusione degli Smart Contracts debba affrontare precise questioni di standardizzazione. E’ fondamentale garantire che il codice con cui sono scritti non possa essere modificato; è poi necessario accertare che le fonti di dati che determinano le condizioni di applicazione siano certificate e affidabili; è poi necessario certificare i metodi di screening e di controllo di tali fonti, applicando regole che rappresentano la parte più importante dei contratti. Siamo cioè in un ambito dove gli standard tecnologici si intrecciano con la necessità di disporre di sempre più precise garanzie legali. Ed è proprio qui che si collocano le attività di Legal Chain Consortium, una realtà professionale impegnata nello sviluppo e nella gestione di progetti Smart Contract che può contare sulle competenze legali di un team di avvocati esperti che lavorano congiuntamente a specialisti informatici con spiccate competenze tecniche e di sviluppo.

Associazione no profit per lo sviluppo di standard tecnico-legali

Si tratta un’associazione internazionale no profit concepita dalla blockchain consulting & strategy DLT Consulting Labs il cui obiettivo principale si concretizza nella ricerca, analisi e valutazione degli standard tecnico-legali in ambito Blockchain Smart Contracts. L’associazione ha lo scopo di organizzare e coordinare le parti coinvolte nell’ecosistema legale in merito alla definizione di standard condivisi nello sviluppo dei contratti intelligenti e nell’utilizzo della Distributed Ledger Technology in termini di miglioramento della sicurezza, della privacy, della produttività e dell’interoperabilità tra strutture legali, commerciali e governative.

A tal proposito l’organizzazione, si sta occupando della realizzazione di uno strato tecnologico e di strumenti di sviluppo condivisi con logiche di Markup Language e Template Protocol, che potranno favorire la transizione ai contratti intelligenti legalmente applicabili incorporando standard accettati e condivisi relativi a normative legali nazionali e internazionali, all’utilizzo di dati e registri distribuiti nei contratti e nella risoluzione delle controversie legali.

La membership del LegalChain Project è composta da avvocati esperti in rami diversi del legal (tra gli altri lo studio Toffoletto De Luca Tamajo e lo studio Ughi & Nunziante), specialisti informatici, docenti universitari in Giurisprudenza e Informatica, professionisti uniti nello sviluppare standard tecnico-legali in ambito blockchain e nel promuovere l’adozione di contratti legali intelligenti coordinando e accelerando sviluppi in un settore ancora embrionale.

AI, IoT e NLP nelle prospettive future

In una seconda fase, il Consorzio Legal Chain intende approfondire e sviluppare tematiche come l’intelligenza artificiale e l’IoT con l’ausilio della piattaforma IBM Watson IoT e tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale (NLP). Sta preparando un white paper relativo all’impatto del GDPR sulla gestione dei dati in ambito Blockchain con riferimenti sia alla privacy che all’etica del trattamento dei dati.

Inoltre, procede con lo sviluppo di alcuni PoC. L’obiettivo è di sviluppare contratti di interesse generale (templates) con le relative clausole e poi integrarli con ulteriori tipologie di contratto. In pratica una libreria di Smart Legal Contracts multidisciplinare, lo sviluppo di una piattaforma di servizi blockchain orientata alla creazione e gestione di contratti intelligenti con contenuto legalmente riconosciuto.

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