Visa ha siglato una partnership con lo specialista di tecnologie Blockchain, Chain, per creare un network di money transfer transnazionale basato sul trust distribuito. Dall’accordo è nato il servizio VisaB2B, sistema si pone in diretta competizione con la rete di messaggistica SWIFT (peraltro hackerata ripetutamente nel corso dell’ultimo anno) come metodo dominante per il trasferimento internazionale di grandi somme di denaro.
Il settore bancario da solo è destinato a investire, secondo stime recenti della società di consulenza Greenwich Associates, oltre un miliardo di dollari in tecnologie Blockchain. Visa, utilizzando il software di Chain, consentirà alle banche di trasferire valuta in modo automatizzato a ogni altro istituto che utilizza il circuito proprietario anziché utilizzare un assegno o altri mezzi di money transfer più tradizionali. una novità importante per il mondo dei pagamenti digitali.
Jim McCarthy, Vice Presidente Esecutivo per l’innovazione e le partnership strategiche di Visa, ha commentato l’accordo sostenendo che i meccanismi internazionali di trasferimento di denaro che si fondano sugli assegni sono inefficienti, lenti e costosi. A causa della complessità dei pagamenti transfrontalieri, alcune aziende stanno cercando di implementare la tecnologia Blockchain per semplificare il processo e ridurre i costi associati.
Utilizzando Chain, Visa potrebbe, in ultima analisi, competere con i prodotti tuttora in fase di sviluppo annunciati delle startup del settore delle Blockchain applicate all’industria del finance, come R3 e Ripple.
Accenture PLC ha stimato che le banche nel prossimo quinquennio movimenteranno dai 25mila ai 30mila miliardi di dollari in pagamenti transfrontalieri, attraverso un numero di transazioni compreso tra i 10 e i 15 miliardi di unità.
Il mercato, però, non è preparato per abbracciare velocemente questa nuova rete di pagamenti commerciali e la rapidità di penetrazione del sistema VisaB2B dipenderà da diversi fattori, non ultimo la disponibilità di validi network concorrenti.
Visa, però, non si ferma e annuncia di aver già implementato un prototipo, B2B Connect, che collega 30 istituti di credito sparsi in 10 Paesi nel mondo. Secondo Adam Ludwin, Amministratore Delegato e co-fondatore di Chain, «la tecnologia Blockchain ha bisogno di un veicolo di diffusione come il circuito Visa, che si fonda su una rete capillarmente diffusa in tutto il mondo che comprende migliaia di banche. Il mercato si è fossilizzato attorno a pochi network e non è sufficiente creare un sistema di pagamento transfrontalieri tecnicamente avanzati. Ciò che conta, invece, è ottenere il più ampio consenso possibile dal mercato».
8 Novembre 2016
Blockchain: le aperture di BankItalia
Le banche mondiali credono nella Blockchain
La Blockchain e i suoi usi più promettenti
La disruption nei settori banking e finance? Tutta opera delle Blockchain
Immagini fornite da Shutterstock