Il mondo dell’intrattenimento digitale multimediale è sempre più sofisticato e complesso. In particolare, quando si parla di operatori telco che erogano contenuti, film, programmi tv sfruttando il paradigma OTT (over-the-top), un’esigenza chiave dell’operatore è porre particolare attenzione alla qualità video dei contenuti che veicola, ma che non può controllare direttamente, in quanto vengono prodotti e distribuiti da terze parti.
Da questo punto di vista, l’applicazione software che viene installata sui dispositivi per consentire la fruizione dei contenuti dev’essere rigorosamente verificata e validata attraverso specifiche attività di monitoraggio e test. Proprio per condurre al meglio, e automatizzare, queste attività di collaudo per la propria piattaforma di streaming TIMVision, circa un anno fa, TIM ha adottato una soluzione di test fornita da NetCom Group.
Sfide di test della qualità video
“L’esigenza da cui è partito il progetto – spiega Mario D’Angelo, TIM Executive Manager esperto in Video ed Entertainment Products – è il fatto che avevamo necessità di automatizzare alcuni test, in particolare i test sulla qualità video. Nel settore multimedia abbiamo un processo per la qualificazione dei prodotti piuttosto elaborato. Naturalmente, nei nostri laboratori eseguiamo prove di verifica del software dei dispositivi. Tuttavia, essendo TIMVision una piattaforma di erogazione dei contenuti in modalità OTT, la variabilità delle condizioni di fruizione dei contenuti, nonché delle tipologie di dispositivi tramite cui vengono visualizzati, crea una casistica non ripetibile e non replicabile all’interno di un laboratorio. Più precisamente, in queste condizioni non è possibile collaudare in maniera automatica la qualità video, e, per tale ragione, abbiamo deciso d’introdurre una soluzione di test innovativa, sviluppata da NetCom Group”.
Ambiente di collaudo sviluppato ad hoc
L’ambiente di test è stato creato in maniera apposita, allestendo in NetCom Group una stanza in cui è installata l’appliance di test automatico “M3TA”, alla quale possono essere connessi diversi TIMVision Box. Il sistema di test include anche una telecamera ad alta definizione (4K) che riprende le immagini video del contenuto, visualizzate sullo schermo di un apparecchio tv (tv Samsung UHD). La telecamera, in sostanza, serve a simulare gli occhi di un utente che sta guardando il contenuto.
“In questo modo è possibile verificare la qualità video così com’è realmente percepita dal cliente finale. Ciò è estremamente importante, perché talvolta può capitare che, in apparenza, tutto stia funzionando correttamente, ma in realtà poi si scopre che ci sono clienti che lamentano una fruizione di contenuti caratterizzata da bassa qualità video. Una qualità che può essere deteriorata da operazioni di buffering, o da disturbi come squadrettamento o micro-glitch. In questi scenari, il sistema di test di Netcom ci permette, da un lato, di eseguire un controllo qualitativo anche in presenza di contenuti prodotti ed erogati da terze parti, e, dall’altro, ci consente di rilevare tali tipologie di problemi e disturbi: questa è la sfida più complessa, perché, ad oggi, come dicevo, non esistono strumenti software in grado di rilevare in automatico simili situazioni di decadimento della qualità”.
Quest’ultima, precisa D’Angelo, deve tener continuamente il passo con le aspettative degli utenti finali, ed essere sempre più elevata, nell’ottica di migliorare il servizio e di renderlo all’altezza dei contenuti e dei dispositivi con definizione 4K, e, in futuro, 8K.
Intelligenza artificiale al cuore del sistema di collaudo
Il monitoraggio della qualità video a livello end-to-end è stato il focus principale dell’iniziativa di TIM indirizzata all’innovazione del sistema di test. Va però chiarito che, nel sistema di controllo della qualità video, la vera novità tecnologica della piattaforma M3TA non è costituita, banalmente, da una telecamera che inquadra un contenuto video visualizzato su uno schermo tv, ma è l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) nella piattaforma di test. “La telecamera è in grado di interpretare ciò che riprende, perché la tecnologia sottostante è un’intelligenza artificiale che può essere opportunamente addestrata a riconoscere le situazioni di bassa qualità video”.
E i risultati ottenuti? A distanza di circa un anno dall’adozione iniziale del sistema, TIM è in grado di tirare le somme: “Il beneficio chiave è stato riuscire finalmente a controllare la qualità del video erogato, e a migliorare il servizio fornito ai nostri clienti, segnalando direttamente queste situazioni sia all’area tecnica, sia a chi forniva direttamente i contenuti”.
In ogni caso, l’appliance M3TA può comunque essere utilizzata per monitorare attività differenti dall’erogazione del video, e possiede altre funzionalità. Ad esempio, la piattaforma di test di Netcom Group si può usare per verificare il funzionamento del firmware e del software del TIMVision Box, e per controllare le sue prestazioni in termini di tempi di accensione, o tempi di cambio canale.
In aggiunta, M3TA è utilizzabile in modalità remota tramite un’interfaccia web, e permette di programmare e avviare le campagne di test nei momenti desiderati. L’appliance dispone di una dashboard da cui è possibile verificare i risultati e visualizzare la reportistica relativa a ciascuna campagna di test.