Capita a un’azienda di trovarsi costretta dalla pandemia a trasformare una presentazione di prodotti “fisica” in un lancio online. È in situazioni come questa che l’IT può e deve dimostrare tutta la sua forza, ma deve avere gli strumenti per farlo. In DAB Pumps, azienda di rilevanza mondiale nel campo delle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua, è successo davvero e l’aiuto che serviva è arrivato dalle tecnologie open hybrid cloud di Red Hat di cui l’IT disponeva sulla scorta di un progetto di tipo open source enterprise che qui raccontiamo.
“Siamo stati in grado di supportare la registrazione partecipanti da tutto il mondo in pochi steps – ha affermato Stefano Dalla Grana, Head of IT di DAB Pumps – aiutando a fornire un’esperienza digitale ricca e appagante dell’evento nel rispetto delle normative internazionali sui dati. Scalabilità ed elasticità sono elementi fondamentali se si vuole garantire la migliore esperienza al cliente”.
La trasformazione dell’infrastruttura IT in chiave open source
Il 2020 per DAB Pumps ha visto l’avvio di un programma molto esteso di trasformazione dell’infrastruttura IT a supporto del business e delle sue priorità. Tra queste priorità, l’ambizioso obiettivo di raddoppiare il giro d’affari entro cinque anni e di promuovere una più rapida innovazione per differenziarsi ancora di più rispetto alla concorrenza. Elemento fondamentale del programma: l’aggiornamento dell’architettura di integrazione per migliorare la comunicazione tra le diverse applicazioni aziendali come base per l’espansione del business. Scelta di campo: un sistema d’integrazione aperto e basato su standard in grado di fornire la libertà di scegliere in qualsiasi momento il software migliore per le proprie esigenze.
Il team IT di DAB Pumps ha utilizzato le tecnologie di integrazione di Red Hat, tra cui Red Hat Runtimes, Red Hat Fuse, Red Hat JBoss Enterprise Application Platform, Red Hat Data Grid e Red Hat AMQ, per integrare e accelerare l’accesso ai dati per i propri sistemi critici, quali product lifecycle management (PLM), customer relationship management (CRM) e business intelligence (BI). Ora DAB Pumps si sta anche preparando a spostare i suoi sistemi nel cloud per una maggiore resilienza e scalabilità e ha scelto di implementare Red Hat OpenShift come piattaforma comune che consente la portabilità dei carichi di lavoro e una maggiore coerenza di prestazioni e affidabilità in ambienti ibridi.
Da un ambiente monolito a un’architettura a microservizi
Utilizzando Red Hat OpenShift, DAB Pumps ha scelto di passare da un ambiente monolitico a un’architettura a microservizi. L’azienda ha iniziato a migrare il middleware esistente su Red Hat OpenShift così come a sviluppare applicazioni cloud-native sulla piattaforma, alcune delle quali sfruttano il framework Java Kubernetes-native Quarkus per un minore footprint di memoria. Tutto questo sulla base della piattaforma Red Hat Enterprise Linux.
“Da una configurazione custom a una piattaforma standard e centralizzata estremamente flessibile basata su Red Hat OpenShift, completata dal nostro uso di metodologie agili come DevOps”, ha spiegato Luciano Di Leonardo, Web&App Architect di DAB Pumps. “Red Hat Integration permette a tutti i nostri sistemi di comunicare tra loro in modalità standard, con il risultato che siamo stati in grado di automatizzare i processi per l’efficienza, ottenere una gestione granulare dove necessario, e ridurre il tempo che dedichiamo alla gestione dell’infrastruttura in modo da poterci concentrare sulle iniziative di innovazione”.
Cicli di sviluppo più rapidi
Il team IT di DAB Pumps conta ora su una gestione centralizzata e una completa visibilità sull’infrastruttura. Questo rende più facile monitorare i processi con un minore effort di gestione, migliora la produttività e aiuta a creare un maggiore valore di business. L’azienda ha tratto vantaggio dai componenti e dalle funzionalità di automazione, integrazione di Red Hat, riducendo i cicli di sviluppo e portando le applicazioni sul mercato più rapidamente. “A seguito della collaborazione con Red Hat, possiamo immettere sul mercato nuovi servizi e aggiornamenti a velocità più che doppia rispetto a prima e in modo più sicuro, basati su standard ben definiti”, ha sottolineato Stefano della Grana.