Ampliare la propria dimensione globale ed entrare a far parte di un gruppo che consentirà di creare a livello dimensionale, in una prima fase, e di business, in fasi successive, uno dei gruppi mondiali più estesi sul piano dell’offerta di business e It automation. Questa, in estrema sintesi, la visione di Orsyp che valuta come positiva e di importanza strategica la sua acquisizione da parte di Automic, azienda austriaca che offre soluzioni di business automation per la gestione dei processi applicativi e infrastrutturali delle aziende, con sedi in 13 Paesi del mondo, 400 dipendenti e oltre 1500 clienti.
Benché le trattative siano ancora in corso e l'acquisizione sia tuttora soggetta al completamento delle procedure di informazione e consultazione, analizzandone i retroscena appaiono abbastanza evidenti ‘le ragioni delle due parti’, entrambe interessate al rafforzamento delle rispettive posizioni sui mercati di riferimento e allo sviluppo di nuovo business. “L'intenzione di acquisire Orsyp – si legge in una nota ufficiale di Orsyp – vedrebbe Automic ampliare ulteriormente la sua presenza globale, dal momento che rafforzerebbe significativamente la propria posizione in diverse aree e aggiungerebbe ulteriore expertise al team”.
Il perché è intuibile analizzando in dettaglio gli attuali posizionamenti delle due realtà: Orsyp è una multinazionale, con un'ampia presenza geografica e un posizionamento di mercato particolarmente forte in Francia e Canada, specializzata nella fornitura di soluzioni tecnologiche dedicate all’It Operations Management con soluzioni software, servizi e metodologie applicate dalle aziende clienti in processi di Change Management, data center consolidation, ottimizzazione e riorganizzazione delle It operation; Automic è il nome non solo dell’azienda fondata nel 1985, ma anche di una delle più note ed estese piattaforme tecnologiche indipendenti di business automation sviluppata per la gestione dei processi applicativi e infrastrutturali delle imprese, oggi fortemente focalizzata sui nuovi paradigmi Ict e i nuovi modelli di servizio (cloud, DevOps, big data).
L’estensione globale in nuovi territori, in particolare su Francia e Canada, è chiaramente il motivo cardine che spinge Automic a voler chiudere quanto prima gli accordi di acquisizione: l’azienda ha dichiarato apertamente di voler diventare il leader globale nel settore dell’automazione. Ma la presenza geografica da sola non basta. “Sia il management sia la tecnologia di Orsyp sono molto forti, come anche le loro relazioni con i clienti”, ha dichiarato il Ceo di Automic, Richard Muirhead, a riguardo.
Ed è dunque qui la chiave di lettura principale. Il valore aggiunto derivante da questo accordo va infatti ricercato nella combinazione di prodotti tecnologici, conoscenze ed esperienze che daranno vita a un nuovo approccio e modello d’offerta che avranno come elementi cardine la piattaforma di automazione targata Automic, le soluzioni di workload automation e di performance management di Orsyp.
Nella vision di Automic, inoltre, la consumerizzazione It è il driver numero uno per lo sviluppo di una nuova concezione dell’automation. Nella visione dell’azienda, infatti, l'automazione di applicazioni e sistemi guiderà i nuovi modelli di business delle imprese, in particolare di quelle Fortune500 più innovative che rappresentano il target cui la nuova dimensione aziendale Automic/Orsyp intende rivolgersi.
Per mettere in pratica concretamente questo piano di sviluppo, Automic punta strategicamente anche a un altro importante asset di ‘casa Orsyp’, i Labs, ossia laboratori di esperti e professionisti che, nella vision della multinazionale austriaca, forniranno supporto ai reparti It delle organizzazioni aziendali nel creare quella cultura interna necessaria per prendere decisioni di valore per il business. Automic, in particolare, identifica tre punti di forza dei Labs da cui partire e su cui far leva:
1) ricerca: offrendo esperienze concrete, best practice e casi di successo anche attraverso i tradizionali metodi delle ‘pubblicazioni’ da diffondere presso le comunità di esperti;
2) cultura: per modernizzare il management delle It operations grazie ad un apposito ‘Training Center’;
3) esperienza: attraverso la quale sviluppare una vision condivisa e concretizzare il valore e i risultati in termini di performance degli interventi possibili sul fronte delle It operation.