Bosch: un sistema formativo che unisce tradizione, e-learning e formazione Social

Durante le prima giornata del Digital Festival dedicata al tema Lavoro abbiamo incontrato Roberto Zecchino, Vice President Human Resources & Organization South Europe di Bosch, per sapere come si sta muovendo l’azienda tedesca a proposito del tema social learning, da intendersi come applicazione dei media sociali all’interno di contesti formativi, ma anche come nuovo modo di acquisire conoscenze tramite lo scambio interpersonale, in assonanza con i principi del lavoro collaborativo.

Pubblicato il 05 Lug 2013

Come ha sottolineato lo stesso Zecchino: “Il social learning rappresenta la declinazione dei principi del social business a livello di politiche Hr e processi di apprendimento e come tale è uno dei fattori critici di successo all’interno di un’organizzazione che consideri strategica la gestione delle risorse umane”. Come si concretizza questa volontà all’interno della realtà Bosch?

Roberto Zecchino, Vice President Human Resources & Organization South Europe di Bosch

“Bosch è un’azienda che è cresciuta tantissimo”, premette Zecchino, “ e che opera nel settore automotive, ma anche nei settori energia e tecnologie costruttive, tecnologia industriale e beni di consumo: è diventata una realtà complessa dove c’è un’enorme massa di informazioni da gestire e un grande numero di persone da formare in modo diversificato”. Ha dunque acquisito sempre più importanza, spiega Zecchino, la scuola di formazione interna a Bosch: Tec (Training Esperienze Competenze). È all’interno dei percorsi formativi di Tec che Bosch ha agito, implementando le piattaforme di e-learning già esistenti con strumenti social per la condivisione delle conoscenze apprese durante i corsi, favorendo lo scambio soprattutto tra chi lavora nelle stesse aree di business. “L’esperienza ci ha detto che la migliore è la formazione ‘blended’, risultante cioè da un mix di ambienti d’apprendimento diversi, che combina lezioni frontali, e-learning e scambio di informazioni tramite canali social”. Un esempio: “Lead Program è un programma rivolto ai futuri manager; prevede 8 sedute in aula scandite in 18 mesi. Alcune delle tematiche vengono affrontate anche in modalità blended: dopo aver fruito delle giornate di formazione in aula, un ulteriore approfondimento avviene in modalità e-learning tramite una piattaforma che, tra le altre cose, favorisce lo scambio di informazioni tra i partecipanti permettendo loro di elaborare e far sedimentare ciò che si è appreso”.
Ma in futuro, conclude Zecchino, gli strumenti social saranno potenziati. Canali come Facebook, usati dai lavoratori per mantenersi in contatto, ma spesso sfruttati solo per conversazioni non professionali, potranno essere affiancati da strumenti di social network aziendali: “Stiamo investendo per ‘linkare’ tutti i collaboratori tramite una piattaforma aziendale, in modo che, accanto allo scambio informale che già avviene sui canali social esterni (strumenti che potrebbero comunque essere integrati nel progetto) vi sia una piattaforma aziendale dedicata allo scambio di conoscenze professionali: un luogo virtuale unico, capace di generare un forte circolo virtuoso”.

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