Gestire le reti in un’era in cui ogni cosa è connessa rappresenta una sfida sempre più grande. Soprattutto se si considera l’evoluzione di cloud, IoT, Wi-Fi, 5G, security, intelligenza artificiale e machine learning. Un insieme di tecnologie e applicazioni che convergono e che possono rendere complessa un’esperienza d’uso uniforme per gli end user che si muovono in una dimensione di hybrid work ormai imperante.
Non stupisce, perciò, che nel recente report di Cisco State of Global Innovation l’85% dei professionisti IT dichiari di apprezzare la semplicità quando si tratta di gestione della tecnologia. Lo studio è una survey presentata nell’aprile 2023 che ha coinvolto 18.400 tra CIO, decision maker dell’area IT e sviluppatori intervistati in 34 mercati globali.
Si potrebbe considerare, quindi, una sorta di premessa da cui ha preso spunto l’edizione di Cisco Live che si è tenuta a Las Vegas dal 4 all’8 giugno 2023. Un’esperienza IT semplificata, infatti, si riflette sulla soddisfazione del cliente e degli stessi dipendenti. Costituisce perciò un fattore di differenziazione competitiva. Da qui la proposta della multinazionale specializzata in sistemi di networking per rispondere più facilmente a ostacoli come la frammentazione, la mancanza di visibilità, le minacce di sicurezza, nonché per accelerare il tempo dedicato alle attività di integrazione.
Gli annunci principali di Cisco Live 2023
“Siamo lieti di condividere con i nostri clienti una serie di importanti annunci tecnologici e di nuove funzionalità che li supporteranno nel risolvere le loro più importanti sfide di business. Che si tratti di sicurezza, connettività, applicazioni o sostenibilità, Cisco è il partner ideale per le aziende che desiderano trasformare, adattare e semplificare l’esperienza IT” ha dichiarato Chuck Robbins, Presidente e CEO di Cisco.
E poiché al centro di queste sfide si colloca la semplificazione dell’esperienza digitale degli utenti, i principali annunci della società vertono proprio su questo punto. A cominciare da Cisco Networking Cloud, un’unica piattaforma con cui gestire in modo proattivo la rete, eliminare i silos, garantire le prestazioni e ridurre il carico di lavoro umano.
Sul versante della sicurezza, Cisco propone un insieme di soluzioni che vanno da quelle SEE (security service edge) per un accesso continuo da qualsiasi luogo, dispositivo e applicazione, a Cisco Secure Firewall 4200 per un’esperienza di connessione continuativa sia in ufficio sia in mobilità, fino a Cisco Multicloud Defense che si presta al presidio di qualsiasi cloud.
Per gli sviluppatori, sono state annunciate le nuove funzionalità di DevSecOps per Panoptica che forniscono protezione completa dell’intero ciclo di vita delle applicazioni cloud-native, dal codice allo sviluppo fino al runtime di produzione negli attuali ambienti distribuiti. Infine, con riferimento all’ambito dell’OpenTelemetry, Cisco FSO (Full-Stack Observability) Platform rappresenta una soluzione che consente di combinare i dati MELT (Metrics, Events, Logs, and Traces), indipendente dai fornitori, provenienti da diversi domini.
Dall’accesso unificato alla visibilità end-to-end
Anche Jonathan Davidson, Executive Vice President and General Manager di Cisco Networking, ha ribadito la roadmap della società californiana: “Oggi presentiamo la nostra visione e i primi passi di un percorso che eliminerà la complessità dal networking e permetterà di connettere in modo sicuro il mondo” ha promesso infatti dal palco di Las Vegas, rivendicando la convinzione che “solo Cisco ha l’offerta, l’esperienza e l’ecosistema di partner necessari per far convergere campus e branch, data center, computing, IoT, SD-WAN e per ottimizzare i risultati, usando una sola piattaforma di rete con cui offrire esperienze unificate”.
Una dichiarazione seguita dall’elenco di una serie di nuove componenti che dovrebbero contribuire a minimizzare la complessità. Tra questi, si segnalano il Single Sign-On (SSO) che semplifica l’accesso alle varie piattaforme di networking Cisco e l’API key exchange/repository che facilita la connessione e lo scambio di dati tra le medesime piattaforme utilizzando l’automazione per ridurre le interferenze e le possibilità di errore. A cui si aggiunge la navigazione cross-platform che rende più fluido lo spostamento tra una piattaforma e l’altra, mentre l’interfaccia utente comune dovrebbe conferire maggiore uniformità a tutte le funzioni operative dell’utente.
Un’altra novità riguarda l’introduzione di ThousandEyes. Acquisita da Cisco nel 2020, la tecnologia il cui nome coincide con quello dell’azienda, offre visibilità end-to-end e insight automatizzati su qualsiasi rete. In questo modo permette di ottenere più rapidamente informazioni sugli incidenti con funzionalità di Event Detection che puntano ad accelerare la risoluzione dei problemi prima che determinino un degrado nella user experience.
Non solo semplificazione, ma anche sostenibilità
Nel report State of Global Innovation, oltre al focus sulla semplificazione dell’IT, la sostenibilità è uno dei temi più spesso citati. L’87% degli intervistati concorda sul fatto che la propria organizzazione stia beneficiando di modi innovativi per rendere le operazioni aziendali più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico.
Ecco perché Cisco propone un approccio alla progettazione di prodotti sostenibili e adotta principi di economia circolare grazie ai quali favorire la decarbonizzazione delle attività dei suoi clienti. Un esempio concreto in questa direzione è la soluzione congiunta di Smart Building Technology, realizzata in partnership con Schneider Electric che garantisce ai proprietari di edifici e ai gestori di strutture una maggiore visibilità per controllare e ottimizzare i sistemi di energia, riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, contribuendo così a ridurre l’utilizzo di energia e le emissioni di CO2.
A livello generale, per conoscere in tempo reale i consumi di elettricità di tutte le apparecchiature IT dei propri data center, Cisco ha introdotto anche delle integrazioni su Nexus Dashboard attraverso cui è possibile ottenere informazioni istantanee o storicizzate sui consumi tali da stimare l’impronta di carbonio derivante dall’operatività dei data center. Sono solo due esempi dell’impegno della società portato avanti su questo fronte.