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Cloud object storage, più scalabilità e sicurezza per i dati



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Il cloud object storage rappresenta una soluzione scalabile, sicura e conveniente per l’archiviazione dei dati non strutturati. Cubbit ha messo a punto una tecnologia geo-distribuita compatibile con S3 che offre sovranità dei dati e iper-resilienza contro attacchi cyber. Ecco come funziona 

Pubblicato il 24 gen 2025



cloud object storage

Con l’aumento esponenziale della mole di dati generati e gestiti ogni giorno, le aziende hanno bisogno di sistemi che garantiscano non solo sicurezza e integrità, ma anche un accesso rapido e senza interruzioni. Il cloud object storage risponde proprio a questa esigenza, permettendo di ridurre i costi operativi associati all’archiviazione di grandi volumi di dati non strutturati – come video, file audio, immagini e documenti – e di migliorare l’efficienza complessiva dei processi IT.  

Le stime parlano chiaro: nel 2025 verranno prodotti più di 180 miliardi di Terabyte di dati e il 75% di questi sarà creato e processato all’edge. Ad aumentare, di conseguenza, saranno le complessità nell’orchestrazione dei dati, tanto che per le organizzazioni si prefigura la necessità di far fronte a un maggior rischio di attacchi informatici, che potrebbero compromettere la sovranità dei dati e incrementare i costi di gestione. A ciò si aggiunge l’intelligenza artificiale che solleva crescenti preoccupazioni in relazione agli scenari geopolitici e alla tutela delle informazioni sensibili.

Cloud object storage: cos’è e quali vantaggi offre

Il cloud object storage è un metodo di archiviazione dei dati evoluto rispetto alle architetture tradizionali più adatte a conservare i dati strutturati con due modalità: mentre i file system organizzano i dati in gerarchie di file e funzionano bene per dati piccoli e facilmente organizzabili, lo storage a blocchi suddivide un file in blocchi di uguali dimensioni e li archivia separatamente, offrendo maggiore efficienza e prestazioni per le applicazioni aziendali critiche e i database transazionali.

Al contrario, il cloud object storage gestisce i dati alla stregua di “oggetti”, vale a dire unità discrete di dati conservati in un ambiente strutturalmente piatto con ogni oggetto corredato da una serie di metadati e un identificatore univoco. In questo modo, i dati vengono convertiti in risorse (URL) archiviate in modo sicuro e sempre disponibili, ovunque e in qualsiasi momento.

Tra i vantaggi del cloud object storage si annoverano la:

  • Sicurezza: lo storage a oggetti offre livelli più elevati di durabilità dei dati replicandoli su più nodi e archiviandoli in uno spazio di indirizzi piatto (senza distinzione in directory o cartelle), che riduce al minimo il rischio di perdita in caso di guasto di un nodo; 
  • Scalabilità: lo storage a oggetti è progettato per gestire grandi quantità di dati non strutturati ad alte prestazioni, rendendolo ideale per l’archiviazione e l’accesso a immagini, video, file di log e backup; 
  • Convenienza: lo storage a oggetti elimina la necessità di un costoso tiering dei dati, rendendolo più conveniente rispetto allo storage tradizionale su file e blocchi. 

Innovazione italiana nel cloud object storage

Cubbit si distingue come enabler di S3 cloud storage geo-distribuito, adatto a qualsiasi necessità di infrastruttura IT, dal cloud ibrido all’edge. Permette infatti ad aziende e Managed Service Provider (MSP) di creare il proprio cloud storage in pochi minuti, garantendo massima sovranità e iper-resilienza, abbattendo i costi fino all’80%. Supportata da partner tecnologici internazionali come HPE ed Equinix, la tecnologia di Cubbit è stata già adottata da più di 350 aziende europee, inclusi Leonardo, WIIT e l’ASL di Cuneo.

“Eravamo quattro studenti universitari che desideravano restituire la proprietà dei dati alle persone. Da allora, abbiamo raccolto 25 milioni di dollari e formato un team di oltre 60 talenti, servendo oltre 350 organizzazioni in tutto il mondo. Cubbit è ora considerata una delle prime 30 scaleup deep tech dell’UE dalla Commissione Europea” dichiara Alessandro Cillario, co-founder e co-CEO. 

Who's Who

Alessandro Cillario

Co-founder e co-CEO di Cubbit

Alessandro Cillario

Le caratteristiche della tecnologia Cubbit DS3

A differenza delle tradizionali soluzioni di archiviazione centralizzate su cloud, la tecnologia Cubbit DS3 – acronimo di Distributed Simple Storage Service – funziona su una rete peer-to-peer (P2P) in cui ogni nodo è collegato a molti altri, con un hub centrale – il coordinatore – che ottimizza la rete e la rende più veloce ed efficiente nel tempo.

Come spiega Enrico Signoretti, VP of Product & Partnerships, “L’intelligenza del coordinatore, unita alla potenza della distribuzione, è ciò che rende Cubbit unico nel suo genere: una piattaforma di cloud object storage geo-distribuita e compatibile al 100% con S3 che offre sicurezza, scalabilità ed economicità”.

Who's Who

Enrico Signoretti

VP of Product & Partnerships di Cubbit

Enrico Signoretti

I bucket – contenitori virtuali utilizzati per archiviare oggetti, che possono essere file di qualsiasi tipo e dimensione – forniscono una soluzione di archiviazione affidabile per dati non strutturati. La natura geo-distribuita della infrastruttura permette di salvare e gestire i dati localmente, offrendo migliori prestazioni e una maggiore sicurezza. Ed essendo compatibile con S3, Cubbit è poi in grado di offrire soluzioni all’avanguardia per la protezione, la distribuzione e il recupero dei dati.

Sicurezza e privacy con il cloud object storage geo-distribuito

“La tecnologia DS3 – prosegue Signoretti – cifra, frammenta e replica ogni dato in più sedi, assicurando uno storage iper-resiliente contro ransomware e attacchi. Grazie alla possibilità di delimitare geograficamente il perimetro in cui salvare i dati, è possibile soddisfare tutti i requisiti di conformità come GDPR, NIS2 e ISO. Con la privacy zero-knowledge si garantisce solo ed esclusivamente all’utente di accedere ai propri dati e alle chiavi di crittografia, offrendo il massimo livello di riservatezza”.

Cubbit adotta un innovativo approccio alla distribuzione dei dati. Invece di archiviarli in un unico luogo, li protegge mediante diversi livelli di sicurezza:

  • Crittografia: Ogni dato è protetto con crittografia AES-256, un algoritmo di sicurezza di livello militare. 
  • Frammentazione: I dati cifrati vengono frammentati in N segmenti, ciascuno indistinguibile dagli altri. 
  • Ridondanza: Attraverso l’impiego del codice di correzione degli errori Reed Solomon, questi segmenti N vengono replicati in un numero K di frammenti. 
  • Geo-distribuzione: Ogni frammento è poi archiviato in sicurezza in varie località geografiche all’interno di un singolo Paese. 

“Questa strategia assicura che i dati restino inaccessibili anche se un singolo nodo o intero datacenter viene compromesso, poiché nessuna informazione è memorizzata nella sua interezza in un unico luogo. Quindi nel caso in cui un hacker riuscisse a violare e bloccare un nodo della rete, il servizio continuerebbe a operare senza interruzioni” sottolinea Signoretti.

Casi d’uso del cloud object storage: dal back up ai big data all’AI

La versatilità e l’efficienza di Cubbit DS3 si manifestano in una vasta gamma di casi d’uso. Per il backup off-site, Cubbit DS3 supporta la gestione automatizzata dei backup fuori sede. In un ambiente cloud ibrido, consente di espandere NAS e macchine virtuali, facilitando il recupero rapido dei backup e una collaborazione sicura. Per il cloud-to-cloud, Cubbit DS3 facilita l’automazione dei processi di scripting e la migrazione di grandi volumi di dati, supportando strategie multi-cloud che diversificano i rischi e rispettano i requisiti del GDPR. Nel backup ibrido, offre sincronizzazione bidirezionale tra NAS e storage, proteggendo i dati da minacce come il ransomware, ottimizzando la banda e accelerando i tempi di trasferimento.

Cubbit DS3 semplifica inoltre lo sviluppo di applicazioni cloud-native, supporta l’archiviazione e l’analisi di big data, permettendo di ottenere insights su comportamenti e tendenze di mercato, e gestisce infine i dati generati dai dispositivi IoT, supportando applicazioni avanzate di intelligenza artificiale e analisi.

DS3 Composer, l’abilitatore di storage a oggetti geo-distribuito

Basato sulla tecnologia DS3, Cubbit DS3 Composer abilita l’orchestrazione delle risorse IT e l’interfaccia di gestione del coordinatore (control plane), degli swarm (cluster geo-distribuiti di nodi storage) e dei gateway di accesso a S3. Il risultato è un servizio che consente di creare il proprio cloud storage sovrano, iper-resiliente, flessibile e altamente efficiente, con il controllo completo su dati, infrastruttura e costi.

L’azienda riassume questo processo con il claim: Your Cloud. Your Rules. Anywhere. Cubbit, inoltre, aggiunge Signoretti, “garantisce il rispetto degli SLA (Service Level Agreement) di resilienza dei dati richiesti utilizzando il 25-50% in meno di spazio storage rispetto alle soluzioni tradizionali, riducendo al minimo l’impatto ambientale del cloud”.

Breve guida alla creazione del proprio cloud object storage

Con DS3 Composer, è possibile creare il proprio cloud storage seguendo un processo articolato in quattro fasi. In primo luogo, si selezionano i nodi di archiviazione utilizzando l’infrastruttura esistente oppure facendo uso di risorse disponibili su server bare-metal o su cloud pubblico.

Successivamente, si posizionano i gateway nei luoghi dove è necessario accedere ai dati, che possono essere on-premise, nel cloud pubblico o all’edge, garantendo così l’accesso ai dati da qualsiasi luogo attraverso tutti i gateway.

Il sistema può essere adattato alle specifiche necessità, consentendo di assegnare le risorse con pochi clic a utenti finali, team o applicazioni, e di personalizzare ridondanza, autorizzazioni e configurazioni per ciascun utente tramite un’interfaccia utente semplice e intuitiva.

Infine, si può utilizzare o commercializzare il cloud object storage distribuito a piacimento, sfruttando funzionalità come etichettatura personalizzata, monitoraggio, fatturazione, analisi e altro ancora.

“Siamo in un settore che si muove veloce. Anche se il focus del round è sulla crescita commerciale, continuiamo a lavorare sulla parte di R&S. Abbiamo una roadmap di evoluzione della tecnologia e del prodotto molto chiara per i prossimi 18 mesi per rafforzare il nostro valore aggiunto in ambito cybersecurity. Inoltre, le aziende producono sempre più dati all’edge (in locale), ci faremo trovare pronti non solo sulla componente storage, ma anche in ambito computing” conclude Signoretti.

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