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Come cresce il valore della Business Intelligence nel mondo travel

Biga Data, Machine Learning e analytics al servizio di un settore in cui l’ottimizzazione e la capacità predittiva possono fare davvero la differenza. Enrico Graziadio, CIO di Bluvacanze, spiega il percorso seguito dall’azienda nella trasformazione verso un modello data driven evoluto

Pubblicato il 09 Giu 2023

Immagine di VideoFlow su Shutterstock

Una continua rincorsa verso l’innovazione, che ormai ha nei dati e nella Business Intelligence (BI) il suo volano. Complice l’evoluzione irrefrenabile di strumenti come Machine Learning e Intelligenza Artificiale, le opportunità offerte dalla digital transformation per migliorare la competitività delle organizzazioni stanno aumentando esponenzialmente.

Enrico Graziadio, CIO di Bluvacanze, non ha dubbi in merito. “Stiamo passando da una semplice logica di reportistica a una fase in cui le informazioni a nostra disposizione consentono di intervenire sul business in maniera estremamente dinamica” esordisce.

Il campo di applicazione che Graziadio considera più significativo è quello in cui opera Cisalpina Tours, azienda del gruppo Bluvacanze specializzata in viaggi d’affari. “Si tratta di una realtà presente sul mercato da circa 50 anni” spiega il CIO. “Affrontare un processo di innovazione al suo interno, di conseguenza, rappresenta una sfida impegnativa e al tempo stesso estremamente affascinante”.

Primo passo: addio ai silos

Se l’evoluzione del settore sta portando la BI verso orizzonti sempre più luminosi, le buone pratiche cui ispirarsi non cambiano poi molto. A partire dall’abbattimento dei silos a livello di conservazione e trattamento dei dati.

“Una realtà come Cisalpina Tours ha migliaia di fonti dati, che però erano ‘rinchiusi’ in altrettanti silos” spiega Graziadio. “Il primo passo è stato quello di iniettare tutti i dati in database più o meno relazionali”. Un’operazione che, sottolinea il manager di Bluvacanze, ha avuto come prerequisito il passaggio a un ambiente cloud, per consentire la creazione di un layer di Data Lake contenenti tutte le informazioni dell’azienda.

“La mole di dati raccolti in questo modo, vengono poi gestiti ed elaborati attraverso una serie di strumenti su piattaforma Azure, da Datafactory a Databricks passando per Kubernetes e Machine Learning, che permettono di mettere a valore le informazioni collezionate” conferma Enrico Graziadio.

Doppio obiettivo

L’evoluzione verso sistemi di BI più evoluti, secondo Graziadio, porta alla possibilità di fare un cambio di passo decisivo, in primis a livello di condivisione delle informazioni con i clienti. “Un approccio orientato alla digitalizzazione permette di eseguire certe operazioni, prima piuttosto ‘artigianali’, adottando strumenti decisamente più fruibili anche da parte dei clienti. Se prima ricevevano un datasheet di reportistica, oggi hanno accesso a dashboard che consentono una lettura più ‘profonda’ dei dati” conferma.

Il percorso di democratizzazione del dato e la maggiore fruibilità delle informazioni, però, è solo una faccia della medaglia. Il CIO di Bluvacanze spiega che il secondo aspetto riguarda un’evoluzione che permette il passaggio da un uso statistico del dato a un utilizzo orientato all’analisi predittiva.

“È la sfida su cui ci stiamo concentrando in questo momento. La chiave è non accontentarsi di avere dashboard che permettono una migliore lettura dei dati ma puntare a ottenere un vero vantaggio competitivo a livello di business” spiega Graziadio.

Naturalmente, qui entra in campo l’intelligenza artificiale. Nello specifico, il suo utilizzo permette di proporre automaticamente le modalità di viaggio più coerenti alle abitudini dell’utente, consentendogli di prenotare automaticamente il viaggio che probabilmente utilizzerà e coinvolgendo un operatore solo nel caso in cui si dovesse discostare dagli schemi pregressi.

A questo tipo di approccio, però, è possibile andare oltre e offrire ai clienti la possibilità di ottimizzare i processi di prenotazione. “L’analisi dei dati ci può consentire di individuare, per esempio, alcuni comportamenti dei clienti che li penalizzano, come l’abitudine di prenotare i viaggi sistematicamente ‘sotto data’, finendo per spendere più di quanto potrebbe” specifica Graziadio.

È bene ricordare, in questo esempio, che la tipologia di acquisti trattati da Cisalpina Tours è rivolta a grandi aziende che gestiscono notevoli volumi di prenotazioni e che, di conseguenza, rientrano in una logica di economia di scala in cui l’ottimizzazione di un comportamento può avere un impatto economico rilevante.

La Business Intelligence estesa alla filiera

Uno degli aspetti fondamentali della filosofia data driven moderna è quella di non limitare il campo dei dati utilizzati all’interno dell’azienda, ma allargare lo spettro a tutta la supply chain. Nel settore travel, questo aspetto ha un’importanza fondamentale, ma con caratteristiche peculiari.

“Le informazioni esterne, come quelle provenienti dai vettori che operano nel settore del trasporto aereo, sono assolutamente rilevanti. La maggior parte dei dati che usiamo provengono dall’esterno, ma a livello di processi vengono comunque attinti dai sistemi informatici interni di Cisalpina Tours” spiega Graziadio.

Insomma: il valore delle informazioni “esterne” è indubitabile, ma nella pratica siamo ancora lontani da una logica in cui alla filiera si sovrappone un network di condivisione dei dati caratterizzato da standard e strumenti di omogeneizzazione delle informazioni. Un aspetto, questo, che secondo Enrico Graziadio non affonda tanto le sue radici in problemi tecnici, quanto nell’attitudine di un mercato che, in Italia, ha delle sue precise specificità.

“In questo settore, nel nostro paese, ci sono pochi player rispetto ad altre realtà ed esiste ancora una tendenza a considerare il massimo ribasso come un fattore di competizione” spiega. “In un contesto simile, caratterizzato anche da un margine di guadagno estremamente ridotto, è piuttosto naturale che ci sia una qualche forma di ritrosia a condividere informazioni in maniera strutturale”.

Considerazioni, quelle espresse da Enrico Graziadio, che sottolineano ancora una volta come gli insight derivanti da un sistema BI all’avanguardia possa rappresentare realmente un fattore determinante nelle strategie aziendali.

“Scansando la retorica sul tema delle digitalizzazione, considero l’adozione di questi strumenti come una strategia per favorire un processo di industrializzazione che aderisce alle ambizioni dell’azienda di spostarsi da una dimensione prettamente locale verso uno scenario globale” conclude il CIO di Bluvacanze.

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