Lo sviluppo di nuove tecnologie basate sulle reti mette alla prova gli skill dei responsabili del networking e delle operazioni It. Uno studio di Forrester mette in luce i gap di competenze che questi professionisti dovrebbero colmare. Le risorse che si occupano di network engineering, le quali si trovano già oggi a implementare piattaforme multiservizi e modulari che richiedono conoscenze a livello applicativo e di collaborazione, nonché delle architetture orientate ai servizi (Soa) e del cloud computing, dovrebbero aumentare la capacità di pianificare reti in grado di fornire nuovi servizi e maggiori prestazioni alle applicazioni. I network architect, alle prese con reti che devono supportare svariati servizi attraverso diversi tipi di connessioni, devono accrescere l’abilità di sviluppare road map tecnologiche che identifichino e quantifichino gli incrementi dell’uso delle reti, i cambiamenti dei requisiti espressi dagli utenti l’ottimizzazione del network. Dato che la sicurezza ormai riguarda diverse parti di un network, i suoi responsabili devono avere le competenze per poter essere coinvolti in tutti gli stadi del ciclo di vita di progettazione della rete, dal punto di vista architetturale, ingegneristico e operativo. Anche ai responsabili delle operation It verrà sempre più richiesto di contribuire alla gestione del ciclo di vita delle reti. A questo proposito Forrester consiglia caldamente l’approfondimento del framework Itil, che definisce il ciclo di vita dei servizi che girano su network.
Colmare lo skill gap
Pubblicato il 07 Lug 2010
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