Crescita ininterrotta delle certificazioni Linux

Nel 2009 sono cresciuti del 5% i posti di lavoro legati a Linux. È quanto afferma Daniele Cirio (nella foto), Master Affiliate ed Executive Director per l’Italia del Linux Professional Institute, realtà che offre formazione professionale e certificazione sull’ambiente operativo open source e il cui obiettivo è quello di avvicinare la comunità del software libero alle imprese e alle Pa

Pubblicato il 03 Mag 2010

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Un buon 5% nel 2009 secondo dati indipendenti: è la crescita dei posti di lavoro legati a Linux, con un avanzamento economico salariale del 10% per le professionalità Linux. Lo sostiene Daniele Cirio, Master Affiliate ed Executive Director per l’Italia del Linux Professional Institute (www.lpi-italia.org).
Fondata a Toronto (1999) come organizzazione internazionale non profit, Lpi si è data la missione di “avvicinare la comunità del software libero alle imprese e alle Pa”. E ha reso disponibile in 44 paesi un Approved Training Partner (Atp), programma standard di certificazione internazionale del sistema operativo open source quale strumento di qualificazione per i professionisti Linux e di riconoscimento dei qualificati all’interno delle imprese.
Nell’universo dei fornitori di servizi di formazione e certificazione Linux (che ha visto nel decennio una ininterrotta crescita di soggetti presenti), Lpi è in posizione dominante a livello mondiale: ha raggiunto i 170.000 esami offerti e le 53.000 certificazioni (Lpic) prodotte. Punti di forza? “Qualità dei programmi; rete di partner con conoscenze molto approfondite di Linux; forti legami con la formazione accademica (università certificate) e privata (aziende specializzate in formazione); capillarità e diffusione del sistema formativo con 7.000 sedi sparse nel mondo; supporto dell’industria It e della comunità open source; infine le sponsorizzazioni di Ibm, Linux Journal, Linux Magazine Int, Novell, Silicon Graphics Inc e TurboLinux (premium), nonché Hp e Idg”.
Il programma di certificazione Atp si fonda su un processo riconosciuto da enti indipendenti, progettato in modo aperto con metodologia Joint Task Analysis da una comunità di educatori e professionisti, caratterizzato da una serie di proprietà distintive: competitività (se non si è preparati non si supera l’esame), accessibilità (120 sedi in Italia), qualità (grazie all’esperienza della Comunità Linux e a procedure psicometriche riconosciute), neutralità (conoscenze valide su qualsiasi sistema standard Linux), indipendenza dai centri di formazione.
Lpi arriva in Italia a partire dal 2008 grazie a un accordo con Linux Certification Institute, l’agenzia formativa con sede a Firenze, nata come spin-off di Metamarketing Service (azienda che si occupa di gestione numeri verdi e Customer Service inbound su sistemi Linux, e di cui Daniele Cirio è tuttora anche il Cio). La Lpi italiana (un rappresentante Ibm Italia in CdA), ha creato una rete di partner formativi, fra Torino (Redomino), Padova (Cnaponline), Bologna (Synergia) Firenze (LiCI), Roma (Fata Informatica), Bari (Studiodelta), Catanzaro (Brainworks). La sua produzione di Lipc è cresciuta del 15% nel 2008 e del 30% nel 2009, ed è un bel segnale, anche se i partner formativi italiani “rincorrono da lontano” altre realtà europee come, per sempio, quella tedesca che conta oltre 50 aziende fornitrici di corsi certificati. Nei Paesi poi dove il mercato Linux è maturo (per esempio Giappone), le Lipc diventano nei fatti un punto di riferimento nella valutazione del personale. Le professionalità certificate sono principalmente quelle degli Amministratori di sistema Gnu/Linux, su tre livelli: Lpic-1 certifica le competenze dell’Amministratore Junior ed è propedeutico alle certificazioni di prodotto; Lpic-2 certifica un Amministratore di Sistema con esperienza avanzata; Lpic-3 è composto da un core dedicato al Troubleshooting, seguito da specializzazioni varie, come per esempio Mixed Environment, Security, High Availability e Virtualization. In arrivo Web & Internet e Mail & Messaging. Ma le certificazioni sono ricercate anche da professionisti open source e Cio/Cto di formazione tecnica, specie per gli esami di specializzazione (la serie Lpic-3) e le numerose verticalizzazioni di prodotto. Ferma restando la neutralità (conoscenze valide su qualsiasi sistema standard Linux, Gnu, Suse o RedHat), le verticalizzazioni di prodotto, svolte da partner come Novell, Ibm e Hp sono nello standard Suse. E per RedHat? “Ottimi rapporti a livello internazionale e grosso lavoro svolto da RedHat sulla formazione di professionisti Linux nel mondo: mi auguro di poter presto avere novità in merito”, conclude Cirio.

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