ZeroUno: Autogrill opera in settori dove la competizione è sempre più serrata e risente maggiormente rispetto ad altri dei trend legati alla globalizzazione. Qual è l’impatto di questa situazione sulla definizione e implementazione delle strategie It?
Daniele Rizzo: I settori dove Autogrill opera stanno diventando sempre più globali e concentrati: la competizione cresce sia per l’evoluzione e ‘digitalizzazione’ del consumatore sia per le iniziative messe in atto dagli operatori presenti sul mercato.
Per la funzione It questo si traduce in due grandi ambiti di intervento. Uno, più tradizionale, riguarda i processi di trasformazione interna dell’organizzazione, dove all’’It viene richiesto un supporto per avviare iniziative di efficienza e flessibilità. Per questo, ad esempio, in Autogrill stiamo sviluppando una piattaforma di back-office comune alle nostre due linee di business, il food & beverage e il travel retail & duty free.
L’altro ambito, più strettamente legato all’evoluzione del business, riguarda il supporto all’innovazione, sia in termini di prodotto che di servizio, spesso connessa alla ‘digitalizzazione’ del nostro cliente, il consumatore in viaggio, che comincia a dotarsi di dispositivi mobili e ad avere delle aspettative di servizi avanzati, per esempio connettività internet. A questo proposito abbiamo in corso in alcuni locali della nostra rete sperimentazioni di rete wi-fi che dovrebbero dare avvio ad attività più ampie in futuro.
ZeroUno: Queste le iniziative verso i vostri clienti. Avete realizzato oltre al back office, progetti It più direttamente rivolti alle risorse interne?
Rizzo: Un progetto importante è a mio avviso il portale intranet ‘Aconnect’, nato per consentire un contatto diretto con tutti i dipendenti del Gruppo, con l’obiettivo di favorire la comunicazione e la collaborazione tra le persone. Procederemo inoltre a sviluppare dei social network e delle applicazioni web 2.0 sempre all’interno della Intranet. Con questo progetto, in particolare, abbiamo introdotto una serie di tecnologie e architetture che, oltre a costituire la piattaforma tecnica per l’innovazione di cui parlavo prima, contribuiscono a rendere Internet e il web in generale strumenti quotidiani di business.
ZeroUno: Sono ormai anni che si parla del nuovo ruolo del Cio e di come la funzione sistemi informativi debba portare valore al business. Dal suo punto vista, come è possibile concretizzare questa evoluzione?
Rizzo: In Autogrill stiamo avviando alcuni progetti per coinvolgere le altre funzioni aziendali e diffondere la conoscenza di tali strumenti, in modo che la tecnologia, la ‘T’ di It, diventi patrimonio collettivo. Stiamo lavorando, inoltre, per accrescere la sensibilità sul valore dell’informazione, la ‘I’ di It. Il Cio si avvicina sempre più al ruolo di consulente credibile per contribuire allo sviluppo dell’azienda, e l’It rappresenta una funzione che fa sempre più spesso brokering di idee. Inoltre il Cio deve rendere continuamente evidente il valore di ciò che eroga,
In generale il ruolo della funzione It sta evolvendo, spostando le aree di competenza da attività più tradizionali (come la gestione dei sistemi, dei livelli di servizio, della compliance) a tematiche con maggiore valore aggiunto, legate ai processi di innovazione attraverso l’uso le tecnologie e sviluppando al contempo un’architettura che supporti questi nuovi modelli.
ZeroUno: Come è stato coniugato in Autogrill la rifocalizzazione strategica? Quali gli impatti sull’organizzazione?
Rizzo: La nostra struttura It è abbastanza stratificata, con strutture per la gestione delle richieste presso le business unit e team di service level management.
Negli ultimi 2-3 anni Autogrill ha realizzato un vero e proprio progetto di trasformazione dell’organizzazione e delle competenze, con un piano di formazione dedicato alle persone della funzione It e ai loro principali interlocutori. Abbiamo investito per potenziare alcune aree come change management ed enterprise architecture.
ZeroUno: E il cloud? In questo scenario quali ulteriori cambiamenti, a livello di competenze e di organizzazione, si determinano nella funzione sistemi informativi con l’introduzione del nuovo modello di delivery dei servizi It?
Rizzo: Il Cio diventerà sempre meno gestore di infrastrutture e sempre più gestore di integrazione, un valore per il business: un manager capace di leggere i processi trasversalmente e di assemblare servizi sia interni sia esterni. Il portale Aconnect, di cui parlavo prima, a mio avviso, esprime bene il concetto: le scelte fatte per questo progetto portano ad avviare uno sviluppo architetturale del sistema informativo basato su servizi e moduli, quasi inevitabile nel cloud. Stiamo adottando questo modello di architettura fatta di componenti, come dei ‘mattoncini Lego’, ma le competenze per metterli insieme nel modo più utile per l’azienda non sono commodity, non si comprano come i servizi. Per questo penso che resterà fondamentale un forte presidio interno dell’It proprio su queste competenze di disegno, lettura trasversale dei processi e assemblaggio in un framework flessibile.