L’It Maintenance rappresenta una leva strategica con cui gli It manager possono razionalizzare i costi, aumentare l’affidabilità e la rispondenza dei servizi agli obiettivi di business, nonché favorire l’innovazione. Serve però passare, e non è semplice, da una manutenzione "a silos" ad una maintenance trasversale e globale. Orientata a migliorare le performance di business. Se ne è discusso durante un Executive Lunch che ZeroUno ha organizzato alla fine di novembre a Roma in collaborazione con Ibm. All’incontro hanno partecipato diversi responsabili It e Cio di organizzazioni della Pubblica amministrazione centrale e locale e aziende private di diverse dimensioni. Tutte alle prese con la necessità di garantire l’efficienza di ambienti multivendor e integrare nuovi progetti. Ecco alcuni dei punti più importanti emersi nel corso delle presentazioni e della tavola rotonda.
Il resoconto completo e dettagliato dell’incontro sarà pubblicato nei prossimi giorni.
1) A fronte delle complessità e delle criticità che rendono ai dipartimenti It più difficile una governance dei sistemi informativi capace di supportare la competitività aziendale, non è più derogabile l’acquisizione di alcuni servizi dall’esterno, tra i quali l’It maintenance rappresenta uno dei principali.
2) Nel contesto del calo dell’8,1% delle spese It in Italia nel 2009, si è assistito in particolare al differimento di un rinnovo dell’hardware. Questo significa che nel 2011 non sarà più derogabile un certo refresh tecnologico, che si porterà dietro ovviamente anche un bisogno di assistenza di nuova generazione.
3) Si assiste a una tendenza a riportare all’interno delle aziende (insourcing) competenze di tipo applicativo, mentre aumenta il ricorso all’esterno per i servizi all’infrastruttura.
4) Si rileva grande attenzione verso i temi della virtualizzazione e del cloud computing, anche se, soprattutto rispetto al secondo, molte decisioni devono ancora essere prese dopo un’attenta analisi dei benefici effettivamente conseguibili.
5) Cresce la richiesta di un supporto tecnico ventiquattro ore al giorno (H24). Eventuali problemi devono essere risolti anche al di fuori dell’orario di lavoro.
6) L’approccio alla manutenzione deve diventare meno legata ai silos verticali (sistemi-applicazioni) e sempre più orizzontale all’infrastruttura It. Una trasversalità che sappia correlarsi al disegno achitetturale e strategico generale dei sistemi informativi a supporto del business.
7) La maintenance deve il più possibile trasformarsi da reattiva a proattiva, anche attraverso l’implementazione di sistemi di monitoring in tempo reale.
8) Il rapporto tra gli utenti e i fornitori di servizi di It Maintenance richiede una sempre maggiore fiducia e collaborazione. Considerando prioritaria la buona riuscita dei progetti strategici e l’erogazione di migliori servizi agli utenti finali, i tecnici dei dipartimenti It aziendali non devono temere di condividere con i fornitori di maintenance competenze sulle quali, spesso, hanno costruito la propria carriera. Solo così essi potranno inoltre delegare attività di livello più basso e concentrarsi nel fornire servizi a più alto valore alle linee di business.
9) I capitolati delle gare d’appalto, obbligatorie per la pubblica amministrazione nella scelta dei fornitori di servizi, tendono a non mirare più unicamente ai ribassi economici ma anche alla qualità dei contenuti tecnici e di servizio.
10) Le risorse economiche, soprattutto nella Pmi, sono state ridotte a seguito delle difficoltà dell’economia. Nell’elaborare i budget relativi all’assistenza It viene data priorità alla gestione dell’esistente, per fornire almeno eccellenza operativa.
Scarica le relazioni:
– It Maintenance – Affibabilità e flessibilità dei servizi per supportare l’innovazione d’impresa di Riccardo Zanchi, partner NetConsulting
– Nuovi scenari per realizzare una migliore gestione dell’It di Renato Confente, Maintenance & Technical Support Executive Ibm Italia, e Claudio Masella, Maintenance Sales Leader Ibm Italia.